La ragazza Drago: l'avventura continua

RITORNO AL PASSATO

*Sofia*

Io, Fabio, Lidja e Karl ci guardiamo perplessi. Il professore sa? O faceva riferimento all'albero? Che cosa dovremmo rispondere?

«Allora?» insiste fissandoci negli occhi.

Lidja decide si prendere posto con indifferenza. «A cosa ti riferisci, prof?». Il professore la guarda di sottecchi, ma non dice nulla. A quel punto prendiamo posto anche noi mentre Thomas inizia a servire la cena.

«Cosa avete fatto questo pomeriggio, Sofia?» Sto per strozzarmi con l'acqua quando sento il mio nome. Non sono mai stata brava a mentire, a lui poi meno che mai.

«Dai gemelli.» rispondo senza alzare gli occhi dal piatto vuoto.

«Allora vi racconto il mio di pomeriggio. Questa mattina mi hanno comunicato che il convegno a cui dovevo prender parte era stato spostato. Sapete dove?» Il professore scruta attentamente i nostri volti prima di proseguire. 

«A villa Mondragone. La ricordi Lidja?» Istintivamente guardo Lidja, che ricorda benissimo quel posto. Il nostro primo vero scontro con la viverna. Lei deglutisce senza dire una parola.

Karl si accorge all'istante che Lidja è rimasta di sasso sentendo nominare quel posto e decide di intervenire. «Deve essere un posto stupendo! Vorrei visitarla! Ormai sono quasi cinque mesi che vivo a Roma e non ho visitato un gran che. Tra un po inizia anche la scuola e non avremo più tempo... mi ci porterai un giorno, prof?» Il prof distoglie lo sguardo dal volto di Lidja per annuire a Karl.

Nel frattempo il cellulare di Lidja squilla. «Scusate, devo rispondere» dice uscendo dalla sala da pranzo. Fabio si avvicina al mio orecchio. «Non è che ha recuperato la memoria come noi abbiamo recuperato i poteri?» Lo guardo. Magari, risolverebbe un sacco di problemi.  

«Come dici ragazzo?» Chiede il professore.

«No... ehm... dicevo... vista la reazione di Lidja alla chiamata, sicuro era Ewan!» sto ammirando la sua capacità di mentire come non mai. Lidja intanto rientra. E guarda il prof con un sorriso ambiguo. 

Poi d'un tratto, mentre il prof sta avvicinando alla bocca la forchetta dice: «Hai recuperato la memoria non è così?» Il professore la guarda esterrefatto e posa la forchetta.

«Era Ewan, e mi ha detto che Gillian ha recuperato la memoria, in merito ai draghi, la lotta e tutto. Sei stato scoperto, il tuo giochetto è finito, prof. Sei di nuovo uno di noi.» Lui iniziò a ridere. 

«Certo che ho recuperato la memoria! Vorrei sapere invece, perché voi non avete detto di aver recuperato i poteri!» dice lui dopo aver ripreso fiato.

«Ma se ogni volta che provavo a parlartene tu mi prendevi per pazza!? Volevi farmi vedere da uno psichiatra!» dico guardandolo.

Lui non sapendo come controbattere, borbotta un paio di "Oh bene" e poi chiede a Karl la cosa che più importa: «Quali notizie abbiamo?»

Karl si rabbuia: «Il punto è questo. Abbiamo sognato i draghi che ci dicevano che non era finita, abbiamo recuperato le sfere e con esse i poteri, ma non sappiamo chi è il nostro nemico. Può essere che Niddhogr sia tornato un'altra volta?»

«Questa è la più improbabile delle ipotesi ragazzo mio»

«E allora chi dobbiamo combattere? Perché abbiamo di nuovo i nostri poteri?» Fabio non ha mai amato non sapere chi si trova di fronte, ma devo ammettere che anche io non sono per niente entusiasta dell'idea di non sapere.

Il professore si accarezza la barba «Non ne ho idea. Domani faremo venire qui i gemelli, e ne parleremo tutti insieme. Magari durante la notte i draghi vi daranno qualche altro indizio. Quindi adesso a nanna forza!»

Saluto il prof con un bacio. «Non sono mai stata così felice! È splendido che tu ricordi di nuovo noi e la missione!»

«Sono qui apposta. Adesso vai a letto.» risponde posandomi un bacio sulla fronte. Io annuisco e segui gli altri fuori dalla sala da pranzo. Fabio mi accompagns fino alla porta della mia stanza, dove ci salutiamo con un bacio, poi va a dormire in camera sua.

Io però non ho sonno. Nel buio della mia stanza, stesa sul mio letto provo a cercare Thuban dentro di me.