*Lidja*
Stanotte ho dormito da Sofia. O meglio, io ho dormito, lei mi ha detto di averlo fatto, ma ha una faccia che dice tutt'altro. Devo trovare il modo per farle passare una giornata tranquilla, o almeno qualche ora.
«Sof io vado in camera mia, mi cambio e ci vediamo giù ok?»
«Mmh mmh..» risponde mordendosi il labbro. Eh no, proprio non ci siamo.
«Hai dormito almeno un po'?»
«Qualche ora. Ho fatto degli incubi terribili.»
«Capito.. ci vediamo giù ok?»
Annuisce poco convinta. Ok, devo parlare con Fabio. Entro nella sua stanza senza bussare, ma è ancora a letto, allora decido di usare le maniere forti: spalanco la finestra e gli tolgo il piumone.
«Dico, ma sei pazza?! Mi prendo una broncopolmonite così!»
«Bene, sei sveglio. Dobbiamo fare qualcosa per Sofia. Dobbiamo regalarle una giornata di tranquillità, deve staccare per un po' da questa missione o diventerà una malattia.»
«Sono d'accordo. Hai qualche idea?»
«Allora, io credo che dovremmo coinvolgere anche Karl e i gemelli. Pensavo di prendere la tua macchina e la moto di Ewan e andare al mare ad Ostia, tutta la giorn..»
«A Sofia non piace il mare..»
«Allora un parco divertimenti. Qui vicino ce ne sono tanti..»
«Sofia in parco divertimenti?»
«Uffa! Eh allora proponi tu qualcosa..!» Sbotto. Quel ragazzo sa essere davvero indisponente.
«Sofia ama Roma. Facciamo una giornata da turisti. C'è tantissimo da vedere, perché impegnata com'era con la missione non ha mai visitato la città. Organizziamo una visita guidata... che ne dici?»
«Effettivamente nessuno di noi conosce Roma.. mi scoccia dirlo, ma si, è una buona idea!»
«Avvisi tu gli altri?» mi chiede aprendo il suo portatile.
«Sì, ci vediamo a colazione..»
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«Andiamo, ho già parlato con il prof e gli altri e Fabio ha organizzato tutto. Dai Sof, non farti pregare...»
«No Lidja, non me la sento. C'è mia madre e il prof... »
«E proprio per questo abbiamo bisogno di una pausa. Dai Sof, non insistere, vestiti che andiamo a fare le turiste! Non si discute..»
«Va bene...»
Scendiamo dopo poco, gli altri sono già pronti. Fabio e Ewan discutono su quale monumento visitare prima, Chloe sta parlando con Karl ma appena ci vede sulle scale si avvicina a noi.
«Dimmi che stai meglio... almeno un po'..» chiede a Sofia, che sorride debolmente anche se non sta meglio. So esattamente come si sente. Come mi sentivo io quando a Benevento per inseguire Nida l'ho lasciata indietro. Se le fosse successo qualcosa... Scuoto la testa. «Andiamo?» dico avvicinandomi a Ewan.
«Certo piccola.» mi risponde sorridendo.
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«Prima tappa: colosseo!» esclama Fabio scendendo dalla macchina. Mi piace un sacco quest'aria da gita scolastica. Io non ci sono mai stata in gita scolastica... Sof deve distrarsi. «Perché il colosseo? Qui siamo molto più vicini a piazza di Spagna!» contesta Ewan.
«Quando arrivi a Roma la prima cosa che si vede è il colosseo, per la miseria!» replica Fabio.
«Ma chi ha deciso che questo è al comando?» sbotta l'altro. Mi fanno ridere, per quanto si adorano, litigano praticamente su tutto. Guardo Sofia, magari anche lei ha trovato divertente il siparietto, ma lei non ci sta nemmeno guardando. È altrove. «Dove andiamo allora, Sof? Dai decidi tu...» dico mettendole un braccio intorno alle spalle. Lei si riscuote «Eh cosa... come dice Fabio, andiamo!» dice prendendo per mano il suo ragazzo e lasciandosi guidare.
La nostra visita alla città eterna parte dal colosseo. Beh carino... ho visto di meglio. Poi vorrei capire perché il foro romano si chiami "foro". Avevo letto una battuta a proposito sui libri di Harry Potter, ma non l'avevo capita. E continuo a non capirla... bah!
Dopo andiamo a piazza Venezia, e all'altare della Patria. «Da qui il Duce italiano ha dichiarato guerra a Francia e Gran Bretagna nel 1940. Al fianco del Terzo Reich.» spiega Karl con la sua solita aria da professore. «Voi tutti contro me e mia sorella quindi? Vi stracceremmo ad occhi chiusi...» replica pavoneggiandosi il mio ragazzo. «Darling, ti ricordo che stiamo parlando della seconda guerra mondiale, fatta dagli umani. Io ti massacrerei anche da sola...» rispondo io.
Andiamo a pranzo in un fighissimo ristorantino di Trastevere. Mangiamo benissimo, tutti piatti tipici e dopo pranzo riprendiamo la nostra visita. Mentre ci avviamo verso il Pantheon, mi avvicino verso Sofia. «Allora? Ti stai divertendo?» «Sì, certo. Abbiamo un sacco da fare a casa, ma una pausa ci serviva.» Dopo la visita ci infiliamo in una stradina e prendiamo un ottimo gelato, poi ci dirigiamo verso piazza Navona. Roma è davvero un museo a cielo aperto. Sono anni che viviamo qui, e questa è la prima volta che la visitiamo. «È in questa fontana che si lanciano le monetine per esprimere i desideri, Karl?» chiede Chloe. «No, dobbiamo andare a fontana di Trevi, venite!»
Quando arriviamo nella piccola piazzetta dove si trova l'imponente fontana, rimaniamo tutti senza fiato. «Dai Sof esprimiamo un desiderio!» le dico io «Lo sai che non ci credo a queste cose...» mi risponde lei. «Dai, amore, facciamolo insieme..» propone Fabio abbracciandola.
Ci sono un sacco di cose da vedere in questa città! Andiamo verso il Pincio, passando per piazza di Spagna e piazza del Popolo. «Qui ci torneremo...- annuncia Fabio - qui ogni 1 maggio organizzano un concertone fantastico, torneremo tutti insieme per il concerto, promesso!» dice battendo il cinque a Ewan. «Andiamo a vedere il cupolone?» chiedo io. «Sì è l'ultima tappa della nostra visita. Anche perché si sta facendo tardi e dobbiamo rientrare.» risponde Fabio.
Arriviamo a piazza San Pietro e restiamo tutti di stucco. È davvero magnifica. «Sapete in questo momento, passeggiando, stiamo attraversando un confine. Lo Stato della Chiesa è sempre stato un Paese a parte, fino al 1871 era esteso fino alle Marche e anche oltre. E vedete questa strada? Prima non c'era, nel progetto originale di Bernini, dico. Il colonnato aveva un'altra parte, che Mussolini ha fatto radere al suolo per colarci sopra il catrame e creare via della conciliazione nel 1923, all'indomani dei patti Lateranensi.» «Tra i tanti danni che ha fatto...» sussurra Ewan.
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Passiamo una gran bella giornata, ho i piedi a pezzi, ma mi sono divertita. Ci siamo divertiti tutti, anche Sof, a tratti. Sicuramente non ha pensato per un po' a quello che le stava succedendo, a quest'inferno che è la nostra vita da Draconiani.
Dopo cena entro nella sua stanza senza bussare. «Come stai?» le chiedo buttandomi sul letto.
«Stanca.» mi risponde a mezza voce.
«Almeno stanotte dormirai, DEVI dormire Sof, devi essere lucida per elaborare un piano.»
«Se non troviamo una soluzione entro una settimana sarò io stessa ad ucciderla. Non posso più vederla così.» dice risoluta.
«Sof, ma cos...» provo a chiederle.
«Ho deciso, sono Thuban e sono il capo. Si farà così. Domani mattina lo comunico agli altri. Buonanotte Lidja.» dice mettendosi a letto e spegnendo la luce.
Esco in silenzio e vado dal prof: non può farlo.
*Angolo autrice*
Ok, manco da mesi, lo so. Questo capitolo era in bozze dal 20 settembre.. rendiamoci conto. Non farò passare altri nove mesi, promesso, ma ho bisogno di un po' di tempo per pensare allo svolgimento della storia. Credo che per Bea non ci sarà nulla da fare, ma si vedrà... al prossimo aggiornamento! Grazie a tutti per aver letto la mia storia fino a qui...
-Cri.
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La ragazza Drago: l'avventura continua
FanficI draghi sembrano ormai scomparsi dalle anime dei draconiani, e con essi tutti i loro poteri. Ma la battaglia per la salvezza del mondo non si è ancora conclusa del tutto. In qualche modo la viverna Nidhoggr tiene ancora assoggettato un umano, e toc...