-Okay, ci siamo divertiti.- Cedette Remus per accontentare Sirius. Erano appena tornati dalla Stamberga e si avvicinavano alla Sala Grande per la colazione. Stavano per entrare con la massima nonchalance, quando Lunastorta si accorse di un'esile figura che gli bloccava il passaggio e si fermò. Tutti gli altri lo imitarono.
-Evans! Che piacere vederti! Credimi, non c'è niente di meglio di vederti per iniziare una bella giornata.- Le sorrise James.
-Dove avete passato la notte?- Diventarono seri all'istante.
-Nel dormitorio.- Rispose Felpato.
-Non è vero, non c'eravate e sono sicura che eravate fuori la scuola. Remus, da loro me lo sarei aspettata, ma da te...forse dovresti cambiare compagnia.- Remua stava per ribattere ma James lo fermò.
-Lily, eravamo nel dormitorio, sul serio.-
-Potter, se ne avessi avuto la certezza, non vi avrei fermati, ma visto che sono sicura del contrario, voglio la verità, o dovrò dirlo alla McGranitt.- Li minacciò tenendo le braccia conserte.
-Ti fidi di me?-
-No, e in ogni caso non potrei visto che mi menti spudoratamente. Non avrai mai nessuna possibilità con me, specialmente se andiamo di questo passo, Potter. Avete dodici ore. Se entro le otto di stasera non avrò una risposta, come caposcuola sarò costretta ad avvisare il corpo docenti.- Gli diede le spalle facendo svolazzare i suoi lunghi capelli rossi e andò via.
-Siamo fottuti.- Constatò Sirius con schiettezza. Remus si sentiva in colpa. In un certo senso era colpa sua se i suoi migliori amici si trovavano in questa situazione. Doveva fare qualcosa, e già sapeva cosa.
-James, perché non le dici la verità?-
-Remus, ma sei pazzo? Per quanto io la ami, la sua fiducia non vale più della nostra amicizia. Non le dirò del tuo piccolo problema peloso.-
-Non voglio che finiate nei guai, e poi mi fido ciecamente di Lily, quindi se non lo fai tu lo faccio io.- Disse deciso.
-Perché proprio io?-
-Perché guadagneresti molti punti con lei, e ne hai disperatamente bisogno, amico.- Rise e Ramoso lo guardò male. Felpato e Codaliscia si limitavano a guardarli parlare mentre sgranocchiavano qualcosa di tanto in tanto.
-Remus, a me non interessa di finire nei guai, specialmente a questo prezzo.- Gli assicurò James.
-Ma sei un caposcuola, e poi ho deciso. Mi fido di Lily, e conto sulla sua discrezione al riguardo. Diglielo James.- Ramoso sembrava scettico e guardava il suo amico con circospezione. -Dai, vai.- Lo incitò. Si alzò lantamente senza mai rompere il contatto visivo con Lunastorta, che lo guardava deciso. -E smettila di guardarmi, ho deciso.- Chiuse il discorso e iniziò anche lui a mangiare.
Sembrava abbastanza sicuro della scelta che aveva preso, quindi James si fece coraggio e avanzò verso la Evans. Se era Remus a volerlo, lui doveva rispettare la sua scelta. Era il suo segreto e se diceva di potersi fidare così tanto, doveva essere vero, conoscendolo.
-Ragazze, vi dispiace se ve la porto un attimo via?- Esordì James una volta arrivato lì.
-Fa' pure.- Alice gli fece l'occhiolino e Lily la guardò male. -Ah, scusa James, ma come sta Frank? Non l'ho visto, so solo che è tornato.-
-Ehm, bene, ma secondo me dovresti chiederlo a lui.- La guardò con un ghigno.
-Andiamo?- Chiese Lily che era all'in piedi ormai da un po'.
-Certo, seguimi.- La prese per mano e lei sussultò a quel contatto. Era come aver preso la scossa. Ma perché? Dopo aver camminato per diversi metri, entrarono in un vecchio ripostiglio per le scope che era così tanto piccolo che ci andavano a stento entrambi. Erano praticamente attaccati, l'uno di fronte all'altra, meno di due centimetri a separarli.
-Allora?- Esordì Lily.
-È un po' complicato e Remus conta sulla tua discrezione al riguardo. Lui si fida di te e anche io, quindi abbiamo deciso di dirtelo a patto che non lo verrà a sapere nessun'altro.- Spiegò James.
-Dipende dalla gravità della situazione.- Incrociò le braccia. -Non sarò io a coprirvi.-
-Lily, è una cosa seria. Non si tratta di coprirmi, si tratta di Remus e si fida di te.-
-Dai, sentiamo.- Lo incoraggiò.
-Be', mi avrai sentito parlare del suo "piccolo problema peloso", non è vero?- Imitò le virgolette con le dita e lei annuì. -Non si trattava di un coniglio pazzo, bensì del fatto che lui è...lui è...è un...-
-Un cosa?- Lo interruppe.
-Un lupo...be'...mannaro. Ecco l'ho detto, è un lupo mannaro e visto che ieri c'era la luna piena, io, Peter e Sirius siamo andati con lui alla Stramberga e..-
-Dove, scusa?-
-Be', hai presente il platano picchiatore? C'è un passaggio segreto lì sotto che consente di entrare in una stanza nella quale Remus può trasformarsi.-
-Tutto questo è assurdo...- Era palesemente confusa. -Insomma e voi stareste con lui mentre si trasforma? Non vi aggredisce?-
-Ecco...no.-
-No?- Alzò un sopracciglio. -Potter, è ridicolo. I lupi mannari non sono più in sé una voltra trasformati, potrebbero perfino uccidere il proprio migliore amico in quel momento.-
-Non se i suoi migliori amici sono animali...-
-E con questo?-
-Be', devi sapere che io, Sirius e Peter siamo...be' insomma...Animagi...-
-Cosa?- Stavano per uscirle gli occhi dalle orbite, era questione di attimi ormai.
-Sì, sai, volevamo stare con Remus, quindi...-
-Ma siete dichiarati? Che domande, ovviamente no.- Gesticolò freneticamente facendo volare gli occhiali di James, visto lo spazio ridotto.
-Sempre gentile, Evans.- Si chinò a stento e rimise gli occhiali.
-Okay...quindi Remus è un lupo mannaro e voi altri Animagi. Chi mi dice che non menti, Potter?-
-Posso dimostrartelo.-
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Potter and Evans - Until the end.
Fanfiction-Ho poche certezze nella vita, anche se non sembra, e una di queste è che sono innamorato di te.- Si avvicinò a lei e guardò in basso per via della differenza di altezza per incontrare i suoi occhi verdi. I loro nasi si sfioravano e nessuno dei due...