Codaliscia

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-Una scopa, Potter?- Alzò lo sguardo su di lui.

-Eh, già.- Sorrise. -Dai, vieni qui.- Le porse una mano e lei la guardò con riluttanza prima di frasi coraggio ed afferrarla. La aiutò ad alazarsi, ed una volta in piedi si ripulì il retro dei pantaloni e guardò James.

-Si può sapere che cosa hai in mente?- Chiese accennando una risata.

-Vieni con me.- Disse montando sulla scopa.

-Oh, no, non se ne parla. Assolutamente no, Potter, te lo sogni.-

-Evans, non costringermi a costringerti.-

-Che squallido gioco di parole.- Rise la rossa.

-Già.- Sorrise. -Vieni?- Lei era molto riluttante. Non le piaceva molto volare, ma forse per quella volta avrebbe potuto farlo. Annuì in un modo quasi impercettibile, ma James lo notò.

-Allora vieni dietro di me, e se dovessi avere paura, ti consiglio di reggerti forte.- Si avvicinò alla scopa e si mise proprio dove le aveva indicato. -Pronta?-

-Sì.- Rispose abbastanza decisa. Era una strega, non poteva aver paura di volare. Anche se la smaterializzazione era molto più comoda e sicura.

-Allora tieniti, ci stiamo alzando.-

-Potter, per quale motivo dovrei dovrei tenermi, è solo un...- Ma non concluse mai quella frase, perché appena James si alzò di circa dieci centimetri da terra, si strinse a lui con una velocità impressionanate. Questo gesto fece fare un balzo al cuore di James che ormai festeggiava alla grande.

-Cosa dicevi, Evans?- Scerzò lui.

-Ah, chiudi quella boccaccia, Potter. Non so neanche perché ho accettato di venire, moriremo entrambi.- Si strinse ancora di più.

-Andiamo, Evans! Ci siamo alzati di appena due metri.- Quasi non riusciva a parlare dal ridere, gli mancava il fiato. O forse era per la presa solida che Lily esercitava sul suo busto. -Posso salire un altro po'?- Le chiese a distanza di qualche secondo. Voleva darle il tempo di adattarsi. Si girò verso di lei che lo teneva stretto e aveva gli occhi chiusi. La vide annuire, così si alzò ancora un po'. Ad occhio e croce erano a quindici metri da terra.

-Apri gli occhi, principessa, qui fuori c'è uno spettacolo da non perdere.-

-Come sai che ho gli occhi chiusi?-

-Ti ho vista prima.- Lei strinse la presa su James e aprì gli occhi verdi lentamente. Il buio ormai aveva pervaso tutto il cielo e l'unica fonte di luce erano la luna e le stelle che Lily osservava ammirata.

-È meraviglioso.-

-Visto?- Si girò sorridendole dolcemente. Era tutto perfetto, fin quando la ragazza non guardò in basso.

-Dio Potter, ma quanto siamo lontani da terra?- Rifugiò la testa nella sua schiena tenendo salda la presa su di lui.

-Ora...diciamo venticinque metri.- Le rispose mentre faceva un giro intorno al castello ad una velocità discreta.

-Ma è sicura questa cosa?-

-Certo che sì, se sai guidarla.- Scrollò le spalle.

-E tu sai farlo?-

-Ovvio, Evans, per chi mi hai preso? Solo qualche ora fa ero in questo campo a dedicarti la cattura del boccino.- Le parole lasciarono le sue labbra senza permesso.

-Allora avevo capito bene..- Aprì gli occhi e poggiò la testa sulla spalla dela ragazzo che si voltò a guardarla.

-Eh già. Mi ero ripromesso che se tu fossi venuta, avrei preso il boccino, e l'avrei fatto per te.- Riportò lo sguardo di fronte a sé.

-È la cosa più dolce che qualcuno abbia mai fatto per me.- Sorrise osservando il cielo. -Sto iniziando ad abituarmi a questa scopa, sai? Inizia a piacermi.-

-Sul serio?- La guardò.

-Sì, e poi te la cavi a guidarla.-

-Me la cavo? Tutto qui? Io vivo sulla scopa, e tu mi dici che me la cavo?- Risero entrambi.

-È quello che ho detto, Potter.- Poggiò la testa sulla sua schiena continuando a stringerlo. Ora non aveva più paura come prima, volendo avrebbe anche potuto lasciare James, ma stringerlo le dava un gran senso di sicurezza e, suo malgrado, ci aveva preso gusto.

-Conosci le costellazioni?- Chiese Ramoso.

-Certo, studio astronomia.- Rispose come se fosse una cosa scontata.

-Aah, dimenticavo.- Sorrise. -Hai freddo?-

-Un po'.-

-Allora tieni.- Tolse la sua felpa scarlatta con l'interno dorato della divisa per gli allenamenti e la diede a lei. -Mettila.- Le disse con tono gentile. Lily notò subito che sul retro c'era una scritta color oro, Potter, ma la indossò senza esitazione.

-Grazie, Potter, sei gentile.- Riprese ad abbracciarlo appena dopo aver infilato la felpa.

-Per te tutto, Evans. Questo è niente.- Le sfiorò la mano con la sua e Lily sentì la familiare sensazione allo stomaco e il brivido correre lungo la schiena. Lo strinse più forte a sé e chiuse gli occhi. Il suo profumo pervase ogni cellula del suo corpo, era la sensazione più bella del mondo, avrebbe voluto che non finisse mai, ma era inevitabile, infatti circa mezz'ora dopo James, a malincuore, atterrò. Accompagnò Lily nella torre di Grifondoro, esattamente ai piedi della scala del dormitorio femminile.

-Grazie Potter, sono stata bene.- Abbozzò un sorriso timido.

-Mi fa piacere.- Sorrise di rimando. -Be' buonanotte, Evans.-

-Buonanotte.- Appena però si girarono per andarsene, Lily ricordò una cosa. -Potter, la felpa!-

-Tienila, voglio che la abbia tu.- Le sorrise e salì le scale per il suo dormitorio.



Potter and Evans - Until the end.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora