Felpato

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-È il tuo nome, amico, non gli darei troppa importanza.- Disse Sirius a James mentre vagavano nei corridoi.

-Tu non capisci, è molto importante. Lei mi ama.- Gesticolò.

-Allora ti amo anch'io, per quante volte ti ho chiamato James.-

-Smettila, tu.- Lo spinse scherzosamente. -Mi ha sempre chiamato Potter.-

-Vuol dire che voleva cambiare.-

-No, perché poi l'ha negato.-

-Allora hai sentito male.- Rise e James roteò gli occhi.

-Ti dico di no.-

-Okay, amico, ora parliamo di cose serie.- Disse Felpato. -Hai visto il Woollongong Shimmy che ho fatto ieri?-

-Ovvio, non sei certo passato inosservato, era perfetto. Sei il degno vicecapitano della squadra.- James gli diede una pacca sulla spalla e si diressero verso la torre di Grifondoro.

-Posso chiederti una cosa?- Chiese Lily alla sua migliore amica appena entrata in camera. Lei annuì. -Come diavolo ti è passato per la testa di lasciarmi sola con Potter?-

-Non volevo essere d'intralcio.- Scrollò le spalle buttandosi a peso morto sul letto.

-D'intralcio? Mi hai abbandonata!-

-Non ti ho abbandonata, ti ho fatto solo un piacere.-

-Ma quale piacere? È stato...è stato...oh, l'ho chiamato James inavvertitamente.- Iniziò a camminare avanti e indietro nella stanza, nella quale per fortuna erano sole.

-Ma è il suo nome, è ovvio.-

-No, non lo è. Lui per me è Potter, Potter e basta. Non siamo tanto in confidenza da poterci chiamare per nome.- Gesticolò freneticamente.

-Per me gli stai dando troppa importanza, lui non ci avrà neanche fatto caso. -

-Certo, come no, me l'ha fatto notare all'istante. Oh, Alice...come devo fare?- Si buttò a peso morto sul letto e si coprì il viso con il cuscino.

-Dichiarati.- Gesticolò in modo teatrale.

-Dichiararmi, dici? Ma sei pazza? E poi cosa dovrei dirgli? Io non provo niente per lui.-

-Cazzate.-

-Alice!- La rimpoverò.

-Okay, okay, ma fatti un esame di coscienza, così forse capirai che ho ragione.-

...

-E quindi? Anche io per lei sono Remus ma questo non significa che sia innamorata di me, non so se mi spiego.- Disse Lunastorta.

-Per tua fortuna no, altrimenti non so se saresti ancora vivo.- Rispose James di rimando. -Però tu e lei siete amici, mentre con me, be', fino a poco tempo fa no, quindi non eravamo così in confidenza da chiamarci per nome.-

-Dai, amico, ne stai facendo un dramma, ti prego tira fuori quel maledetto boccino e parla di Quidditch.- Sirius roteò gli occhi mentre leggeva un libro.

-Che diavolo leggi?- Chiese Ramoso ignorando il suo intervento.

-Le Fiabe di Beda il Bardo.- Non distolse lo sguardo dal libro.

-Ma quella cosa è in Antiche Rune, tu non segui quel corso.-

-Lo so, ma mi piace e io conosco le Antiche Rune, quindi lo leggo.- Gli fece la linguaccia.

-E come fai a conoscerlo?-

-Me l'ha insegnato mia madre, l'unica cosa utile che ha fatto quella vecchia megera saccente.- James rise e anche Remus, ormai erano abituati a sentire Sirius parlare così della sua famiglia. -Ad ogni modo, quand'è la prossima partita?-

-Tra circa una settimana, contro Tassorosso.- Lo informò James.

-Perfetto. Stupirò tutti ancora una volta.-

-Piuttosto cerca di allenarti.- Disse Ramoso.

-Ah, di certo non sono io quello senza la felpa della divisa.- Trattenne una risata e il suo migliore amico gli lanciò un cuscino.

-Ne è valsa la pena.- Lo informò lui.

-Certo. Se io regalassi vestiti a tutte le ragazze che mi piacciono, a quest'ora sarei costretto ad andare in giro nudo.-

-Lei non mi piace.- Disse James deciso.

-Cos..- Remus stava per ribadire, ma lo interruppe.

-Io la amo.-

Potter and Evans - Until the end.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora