Codaliscia

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-Ma non è possibile, state ancora dormendo?- Urlò Ramoso spalancando le tende. -Questa volta non le richiudo, tutti giù dal letto!- Iniziò a battere le mani.

-Ma perché, Jamie?- Bofonchiò Sirius.

-Perché sono le undici e mezza passate, ragazzi, tra un'oretta si mangia e voi dormite e tu Felpato, devi ascoltarmi, quindi svegliati. Dove diavolo è Remus?- Chiese poi guardandosi intorno.

-Questo non lo posso sapere perché lui quando si alza, si prende la briga di fare piano e di non svegliare nessuno.- Roteò gli occhi e si mise a sedere. -Dai, che vuoi?-

-Quando sono sceso, ho trovato la Evans in Sala Grande e abbiamo fatto colazione insieme.- Sorrise e si buttò a peso morto sul letto di Sirius, a fianco a lui.

-E non ti ha cacciato?- Rise Felpato.

-No, brutto idiota.- Rise a sua volta spingendolo. L'amico si alzò scuotendo la testa e iniziò a vestirsi.

-Aspetta un secondo.- Indicò James. -Quella è mia.- Guardò attentamente la camicia che indossava.

-Hey, te l'ho chiesta.- Gesticolò.

-Come sempre.- Scrollò le spalle. -Ti sta bene, sai? Non tanto quanto a me, però..- Si stava infilando i pantaloni.

-Ma chiudi quella boccaccia!- James gli lanciò un cuscino in piena faccia ed entrambi risero.

-Tu credi che...insomma se dovessi avere una relazione con la Evans, cambierebbe qualcosa nella nostra amicizia?- Felpato lo guardava serio. Il suo Felpato forse per la prima volta in vita sua, era serio. La seconda. La prima James la ricordava ancora...

-James, va' ad aprire!- Urlò sua madre dal piano di sotto.

-Come se io fossi più vicino, vero?- Roteò gli occhi mentre scendeva le scale.

-Io sto cucinando.- Era meglio non ribadire, così si diresse alla porta e la aprì. Era Sirius, la prima cosa che gli venne in mente fu quella di sorridere, ma quando i loro occhi si incrociarono, capì che non era il caso, era successo qualcosa. Aveva due valigie in mano e l'aria esasperata.

-James sono andato via da , non ne potevo più e ora...ora non so dove andare.

-Muoviti, entra. Questa è casa tua, idiota.- Gli diede una pacca sulla spalla e lo abbracciò forte.

-Stai scherzando, spero..- Si passò una mano tra i capelli. -Tu sei mio fratello, nessuno potrà separarmi da te. Dai, vieni qui.- Allargò le braccia e Felpato rise.

-No, non ti abbraccio, femminuccia.-

-Stronzo.-

-Seh.- Risero entrambi e quando Sirius finì di vestirsi, scesero a cercare Remus.

-Secondo te dove diavolo si è cacciato?- Chiese James mentre camminavano per il lungo corridoio.

-Non lo..- Felpato si bloccò e guardò dritto di fronte a lui, spalancando gli occhi.

-Cosa c'è?- Ramoso guardò nella sua stessa direzione e vide Lunastorta con una ragazza. Non gli aveva detto niente a proposito di una ragazza. Le stava spostando dolcemente una ciocca di capelli dal viso, e subito dopo le lasciò un bacio sulla guancia. Lei lo abbracciò forte e poi si salutarono prendendo due direzioni diverse.

-Andiamo?- Chiese Sirius.

-Ovvio.- Rispose James e si diressero verso Remus.

-Lunastorta.- Lo riprese Felpato e i due Malandrini iniziarono a camminare ai due lati dell'amico innamorato. -C'è qualcosa che devi dirci?-

-Ehm...tipo?- Spostava lo sguardo tra i due.

-Tipo che esci con Grace Miller.- Rispose Ramoso.

-Ah..ecco...ve l'avrei detto, ma...-

-Ma cosa? Ti vergognavi dei tuoi migliori amici? Sei tutto rosso.- Iniziò a ridere il ragazzo dagli occhi azzuri con qualche sfumatura di grigio.

-No..è che...-

-Dai, non giustificarti, è tutto okay, ci fa piacere.- Sorrise James e Sirius gli diede una pacca sulla spalla. -Dai, andiamo a mangiare.-

Potter and Evans - Until the end.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora