Felpato

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-Ha detto che odia i ritardatari.- James continuava a camminare avanti e indietro nella sua stanza del dormitorio.

-Sì, ma mancano quaranta minuti, fratello.- Sirius cercò di calmarlo mentre era steso a peso morto sul suo letto.

-Cosa? Mancano ancora quaranta minuti alle cinque?- Disse spalancando gli occhi.

-So ancora contare.- Rispose con voce annoiata.

-Ti stai agitando troppo, dov'è il James Potter determinato e sicuro di sé che tutti conosciamo?- Intervenne Remus dandogli una pacca sulla spalla.

-Io agitato? Proprio i-io? Spero tu stia scherzando Lunastorta, perché no, non è così.- Gesticolò freneticamente e Felpato roteò gli occhi.

-Scusa se te lo dico James, ma sembra che tu te la stia facendo sotto.- Intervenne Peter.

-Ma andiamo, Codaliscia.- Si buttò a peso morto sul letto. Ogni minuto che passava sembrava un secolo per il povero Ramoso che si tormentava le dita ormai da quando Lily aveva accettato il suo invito.

-Dieci minuti alle cinque.- Esclamò Sirius e fu tutto quello che servì per far scattare James all'in piedi.

-Ci vediamo dopo, ragazzi.- Li salutò uscendo velocemente dalla stanza. Scese in tutta fretta le scale e arrivò nel piccolo tratto tra il dormitorio femminile e quello maschile. Camminava lentamente avanti e indietro in attesa della ragazza.

-Vedo che hai tenuto a mente quello che ti ho detto.- James si girò e la vide sorridere ancora sulle scale.

-Eh, già.- Scrollò le spalle sorridendo solo da un lato, come faceva sempre. -Vogliamo andare?- Le porse il braccio ma lei lo ignorò sorpassandolo per uscire dal buco del ritratto. Lui scosse la testa e la seguì.

-Evans, dove stai andando?- Quasi urlò lui camminando rilassato e con le mani in tasca subito dietro di lei.

-Di sotto, no? Al portone di quercia. Non dobbiamo andare ad Hogsmeade?-

-Seguimi.- Le prese la mano e quel familiare brivido pervase il corpo di Lily. Non fece obiezioni, forse per la prima volta in vita sua e si limitò a correre per i corridoi mano nella mano con James Potter, assurdo. Si fermarono di fronte ad un gargoyle e James gli puntò la bacchetta contro pronunciando l'incantesimo:

-Dissendium.- Si aprì immediatamente un passaggio e la ragazza rimase a bocca aperta.

-Andiamo.- Le sorrise lui continuando a tenerle la mano. Il passaggio era buio ma non angusto fortunatamente. -Mi dispiace Evans, mi avevi detto che non ti piacciono gli spazi bui, ma giuro che durerà pochissimo.- Le strinse la mano accarezzandole il dorso con il pollice. Perché glielo stava lasciando fare? Era più forte di lei, sentiva che finché gli avrebbe tenuto la mano, tutto sarebbe andato bene. Lui l'avrebbe tenuta al sicuro.

-Dove siamo?- Chiese lei una volta fuori da quella specie di tunnel.

-Nella cantina di Mielandia.- Sussurrò. -Dai, usciamo.- Salirono di soppiatto e andarono via dal negozio di dolci. -Ti va di andare ai Tre Manici di Scopa?- Propose il ragazzo.

-Certo, ma...posso farti una domanda?- Incrociò le braccia.

-Tutto quello che vuoi.- Mise le mani in tasca.

-Voi in tutti questi anni siete, diciamo, evasi da Hogwarts attraverso passaggi segreti?-

-Ehm, si può dire di sì.- Le aprì la porta del locale. -Prima le signore.- Le sorrise e lei ricambiò.

-Stai facendo il gentiluomo, Potter?- Alzò un sopracciglio.

-In un certo senso.- Entrarono e presero posto al bancone. -Due Burrobirre.- Ordinò lui.

-Scommetto che lo fai con tutte.- Accennò una risata.

-Solo con te, Evans.- Ma lei era scettica. -Non mi credi?- Alzò un sopracciglio.

-Mi viene difficile.- Madama Rosmerta gli servì le Burrobirre ed iniziarono a bere.

-Intanto è vero, sono sette anni che non ho occhi che per te.- Le assicurò.

-Perché ti ostini tanto a provare a conquistarmi?-

-Perché me vale la pena, Lily. Tu ne vali la pena.- Le prese la mano, ma questa volta lei la allontanò subito.

-Non così di fretta, Potter.- James annuì e riprese a sorseggiare. -Ti piace il Quiddich?-

-Mica tanto.-

-Lo immaginavo.-

-Peter, non mi spingere!- Sussurrò Sirius con veemenza. Erano tutti e tre fuori dai Tre Manici di Scopa a spiare James dal vetro.

-Ma non ci vedo!- Rispose di rimando mentre Remus diceva: -Dai, andiamo.-

-Andiamo?- Chiese Sirius sbalordito. -Devi essere pazzo, Lunastorta. Dobbiamo vedere come va.-

-Oppure andiamo via e facciamo in modo di fargli avere un po' di privacy. Tanto Ramoso ci racconterà tutto.- E trascinò via da quel vetro i due Malandrini.

Potter and Evans - Until the end.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora