Capitolo 18

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Siamo in macchina con una destinazione non precisa. Siamo usciti da casa mia per svagarci un po' dato che questa mattina il buongiorno non era dei migliori, anzi.

Entrambi eravamo silenziosi, ognuno con i propri pensieri.
Siamo incazzati l'uno con l'altro è sembra che l'aria in questa maledetta macchina stia per finire. Sembra che tra poco scoppierà una terza guerra mondiale, ed io non sono ancora mentalmente pronta.

"Cosa stiamo facendo esattamente? A cosa stiamo giocando?" Mi chiede Harry rompendo il silenzio.

"Non lo so." Sospiro.

"Devi smetterla con tutto Renesmee. Con il tuo atteggiamento, con le feste, con il fumo, l'alcol e con le strusciatine e i baci vari dati ai coglioni dei ragazzi li presenti." Mi giro fulminandolo.

"Tu non capisci, vedi solo quello che vuoi." Dico.

"Cosa dovrei vedere allora? Cosa dovrei capire? Fare la troia alle feste e vestirsi nel modo in cui ti sei vestita ieri sera non mi sembra un atteggiamento che io dovrei vedere ne capire. Dannazione."
Pensa alle parole che ha detto e sono sicura che in questo momento si stia maledicendo da solo. Perfetto, altro sbaglio aggiunto alla lista di Harry Styles gente.

Ma non mi importa. A me non importa mai. Non deve importare.

Le sue parole continuano a ripresentarsi nella mia mente e maledizione, ora fa tremendamente male.

"Non fare quello che fai sempre. Non stare zitta. Perché questa volta non mi calmerò se fai così. Non provarci."
Sospiro ancora.

"Allora?" Chiede

Mi slaccio la cintura, ora siamo faccia a faccia perché lui si è fermato davanti ad un piccolo bar di una zona disabitata di Londra.

"Allora Harry il punto è che con te sto bene. Davvero molto bene. E non stavo bene da davvero troppo troppo tempo. Poi però a queste cazzo di feste succede sempre un putiferio. Io che mi bacio con un altro. Tu che palpi una bionda o ancora che io mi vesto male o anche tu che ti scopi un'altra. E va bene perché insomma noi non usciamo insieme e niente altro, ma tu ieri sera mi hai lasciato andare li senza nessuno e a qualcosa dovrò pur affidarmi. Che sia l'alcol, una sigaretta o un semplice e insignificante bacio con un altro dannatissimo ragazzo. Tu puoi scoparti tutto il college, ubriacarti uscire e fumare quanto vuoi ed io no?
Non è per niente giusto questo. Non riesco a capire a che gioco stiamo giocando."

Segue il mio discorso senza fiatare.

"Non mi piace vederti attaccata ad un altro ragazzo. E non mi piace nemmeno quando fumi o ti ubriachi." Sospiro per la centesima volta, santo cielo.

POV DI HARRY :

Riusciremo mai a non litigare per tutto questo? Penso proprio di no.
Vorrei che ci fosse un altro tipo di rapporto fra me e lei solo che entrambi non siamo capaci. O forse non sono capace io. Non lo so.

Riaccendo la macchina e questa volta so perfettamente dove portarla, dobbiamo iniziare ad avere un certo tipo di rapporto? Bene inizieremo così.

Siamo arrivati dopo circa dieci minuti.

Ora non siamo più davanti ad un bar mezzo andato, siamo nella mia piccola villetta. Casa mia.

"Harry dove mi hai portato?" Le dico di scendere e lo fa incuriosita da tutto ciò.

"Beh ho pensato di portarti a casa mia" apro la porta e Nootka, la mia husky, ha circa sei mesi ed è meravigliosa, mi raggiunge facendomi le feste.

Non apre bocca, coccola solo Nootka che le lecca prontamente la faccia, ma lei si sposta sorridendo.

La casa è in un completo disordine e mi maledico per questo ma lei sembra non farci caso.

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