Il caso

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John non ha, ovviamente, ancora ben chiaro la situazione: "Quindi tu ci stai chiedendo di proteggerti?" Lo guardo con aria di superiorità: amo dimostrare la mia intelligenza: "Hai fatto dei corsi o ti viene naturale non usare neanche un decimo del tuo cervello?" Mary scatta in piedi, furibonda al posto di suo marito: "In cinta di quasi 8 mesi: sta attenta" le faccio notare.
Guardo Sherlock, non mi aspetto che gli altri capiscano ma lui è come me, dovrebbe arrivarci: " La Adler ha ragione, se è come sua sorella se la sa cavare anche da sola ma ha bisogno di noi. Secondo te quel cellulare non ha una password? Secondo te è l'unico oggetto che contiene quei dati? E secondo te uno che sa tutte queste cose non ha un piano?" Come ho detto, ci è arrivato. Non aspetto neanche un istante: "Esattamente, qui dentro c'è il suo piano, e password per aprire le sue porte, Moriarty doveva farlo sparire. Del resto lui di informazioni così ne ha decine..." mi pare ovvio. Cade un silenzio che qualcuno definirebbe lugubre. A me piace. "La domanda è: di chi era quel cellulare?" Mary oltre a essere una spia è anche intelligente a quanto pare. "Non so, gli informatori mi hanno solo avvertita della presenza di questo cellulare che Moriarty doveva distruggere. Ma ho la lista dei presenti alla festa che avrebbero potuto consegnare il telefonino." (e qui nella mia mente ringrazio Irene, per la sua organizazzione su questi punti) John mi squadra poi sentenzia: "Abbiamo qualcosa da cui iniziare, ma Christine non è in grado di aiutare" gli scocco un occhiata piena d'odio: non solo è completamente nella media ma è anche fastidioso! "Ce la posso fare benissimo. Sono o no riuscita ad arrivare fin qui?" Le parole sono uscite sicure ma sono pallida come un lenzuolo: questo non mi aiuta a sembrare forte. Dallo sguardo di John capisco che non mi lascierà uscire senza una buona ragione.
...accidenti, odio ammetterlo ma ha ragione, probabilmente non mi reggerei neppure in piedi se tentassi. E per colmo di sfortuna ciò che dovremo fare non richiede alcun spostamento...
***
Abbiamo passato il pomeriggio a cercare dati riguardanti le persone della mia lista. Ammetto che è stato uno dei pomeriggi più lunghi di tutta la mia vita. La mia parte del lavoro, naturalmente, è la più noiosa: devo dire quello che so su quella data persona, (il che di solito è pari a zero) aspettare che gli altri abbiano scoperto il più possibile su Taldeitali poi leggere un altro nome e ripetere il procedimento.
In più ora la casa è così affollata che non si respira: oltre a Sherlock, John, Mary e la signora Hudson sono stati invitati una certa Molly e Lestrade. Lui lo ho già sentito nominare: è della polizia.
La signora Hudson prepara the a quantità industriale (forse è perchè ne ho bevuto così tanto che non mi sono ancora addormentata). Visto che almeno l'80% di tutti i nomi della lista ha dei precedenti in prigione Lestrade torna molto utile. Ma il mio tempo lo passo osservando Molly, come si studia un animale selvatico, osservando senza comprendere esattamente. È effettivamente molto interessante: dice di essere tanto innamorata del suo fidanzato Tom ma fissa sempre Sherlock con occhi sognanti e quando lui le chiede qualcosa è sempre contenta di accettare.
Ammetto che l'amore è troppo complicato anche per me.

Sherlock contro Sherlock [in revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora