-KAIL-
Susan stava per tornare da scuola e volevo farle trovare il pranzo pronto, so bene che mi farà domande ma non dovró parlargli della lettera per ora.
Dopo dieci minuti sentì la chiave che girava all'interno della serratuta e la porta si aprì, entrò facendo il più piano possibile, poi sicuramente avendo sentito l'odore del cibo si girò nella mia direzione.
-Ehy ciao, come è andata a scuola?- mi guardò come se fossi stato un alieno sceso da Marte.
-Bene Kail...Perché...- la zittì prima che iniziasse a fare domande.
-Poche storie e vieni a mangiare! Dai ci ho impiegato due ore per prepararti questo pranzetto con i fiocchi!- era molto insicura, però alla fine si avvicino, era molto dimagrita nell'ultimo periodo...sicuramente per colpa mia! Stavo mettendo a repentaglio la sua salute! Sono solo un idiota. Sicuramente lei si accorse del mio improvviso cambio d'umore.
-Kail non so perché hai fatto tutto questo, però grazie...e ora dimmi cosa succede? Prima eri felice di mostrarmi cosa avevi preparato e ora sei triste, a cosa pensi?- nonostante tutto quello che le ho fatto passare lei è ancora in grado di preoccuparsi di me. Perché non mi ero mai accorto di come fosse fatta in realtà? Ero accecato dall'odio e non avevo notato che nonostante tutto, lei ci teneva a me.
-Stavo pensando a l'altro giorno, dopo quello che ti avevo fatto tu mi hai aspettato sveglia tutta la notte solo per assicurarti che io non facessi qualche cazzata. Poi non lo so qualcosa è riuscito ad aprire una fessura del mio cuore...sicuramente era per il troppo alcool...e ti ho dato un bacio, so che per te non conta nulla però io non ho mai provato dell' affetto verso qualcuno e quel gesto per me era nuovo e mi ha fatto sentire un mostro per non averlo mai fatto.- seguirono molti minuti di silenzio, sicuramente lei stava assimilando tutto ciò che ho detto durante il mio sfogo.
-Quindi, secondo te, per me non ha avuto alcuna importanza? Da quel giorno passo la maggior parte del tempo a pensarci!- quindi anche per lei ha significato molto...ecco sono stato uno stupido un altra volta!
-Mi è passata la fame, mangia da solo!- oh no era arrabbiata, di solito quello era il mio ruolo!
-No! Rimani qui e mangia!- mi guardò in cagnesco e se ne andò nella sua stanza.
Io finì di mangiare e me ne andai a fare un giro.
Era bello passeggiare durante l'inizio della primavera, non c'era ne troppo freddo ne troppo caldo.
Mi fermai a riposare in un parco, di fronte a me c'erano due bambini che giocavano a fare la lotta, chiusi gli occhi per riposare un po' ma pochi instanti dopo un pianto mi riportò alla realtà.
-Fa male! Mi fa male la gamba!- il bambino più piccolo era caduto.
-Ehy piccolo, tranquillo, ci sono qui io adesso, dimmi dove ti fa male.-
Mi indicò la gamba, stava perdendo molto sangue e non sapevo cosa fare. Vidi una figura maschile correre veloce nella mia direzione.
-Papà, papà!-
-Cosa è successo? Ti porto subito dal dottore!-
-No, il dottore no!-
Vedendo che il piccolo aveva paura intervenni.
-Dai stai tranquillo, lo sai che anche superman va dal dottore? Non devi avere paura.- l'uomo mi sorrise in segno di approvazione.
-Hai sentito Thomas? -
-si papà, allora andiamo, voglio essere anche io come superman-
Era bello vedere come quel padre si preoccupava per suo figlio, anche a me sarebbe piaciuto avere una figura paterna nella mia vita.
-MYLA-
Finalmente le lezioni erano finite, Susan era andata via subito quindi dovevo fare la strada per casa da sola.
Sentì qualcuno chiamarmi, era Mirko, chi sà cosa voleva.
-Ehy Mirko! Come va?- era molto felice.
-Oh... bene... sei sola?- aveva gli occhi che gli brillavano, ma perché?
-Si, oggi Susan aveva da fare...- risposi vaga.
-Se non hai impegni...ti va di venire a pranzo con me? Cioè da amici non ci sto provando...Merda sono pessimo!- poverino era in imbarazo.
-Mirko calmati! Si sarei felice di pranzare con te.- nei suoi occhi tornò la speranza, Però non volevo illuderlo, io non ero più riuscita ad aprire il mio cuore dalla seconda media quando...
-Myla a che pensi? Ci stai ripensando? Se non ti va possiamo sempre rimandare non c'é fretta..- aiuto quel ragazzo era così impacciato!
-Mirko! Ahahah dove andiamo? Cinese?-
-Si al cinese va benissimo! Cioè ovunque con te va bene...non fraintendermi volevo dire che..- lo zittì non c'é la facevo più a sentire le sue paranoie.
-Andiamo!-Ci sedemmo nel tavolino più isolato del locale, ordinammo degli involtini primavera, anche perché era l'unico alimento che trovavo commestibile in quel ristorante, eravamo immersi in un silenzio imbarazzante.
-Sei molto bella sai?- mi sentivo a disagio per tutte le attenzioni che Mirko mi dava.
-Grazie...- ero arrossita come una bambina.
-Bene. Bene. Bene...nuova coppietta?- ed ecco che quell'odioso idiota fa le sue apparizioni!
-Non sono affari tuoi Stev!- risposi con odio.
-Allora è vero.- ghignó.
-E se anche fosse? Di certo è meglio di te.- Mirko mi sorrise a queste parole.
-Ci si vede.- furono le sue ultime parole, era arrabbiato, frustrato e...triste?
-Mirko devo tornare a casa, ho da fate.- ero stata molto fredda.
- O-okay...ci sentiamo...- era molto dispiaciuto ma adesso volevo solo stare sola a riflettere sul perché di quel comportamento.
Ero quasi all' ingresso di casa, quando mi decisi a indagare ancora sul mio giardino e Mr. Incognita. Avevo paura di salire le scale, così mi addentrai nel boschetto della villa accanto in modo da poter aggirare il problema e trovarmi dal lato opposto alla mia siepe.
Sentì dei rumori, 'e se era il cane?' Iniziai a correre senza fine avevo paura che mi trovasse, inciampai su qualcosa e cadendo pestai la testa su un sasso, feci in tempo a urlare, e poi...il buio.
-STEVEN-
Non poteva stare con un altro! Dannazione! Decisi di seguirla sino a casa, volevo sapere se era vera la storia di Mirko. Lui era intetessato si notava, ma lei no! Non può!.
Era quasi a casa sua, ma improvvisamente cambiò meta, si dirisse verso il bosco, la stavo seguendo da diversi minuti così mi stancai però come feci per tornare in dietro pestai delle foglie secche che mi tradirono e Myla accorgendosi del rumore iniziò a correre. Rimasi fermo ad aspettare.
Poi quell urlo disperato mi fece gelare il sangue, iniziai a correre veloce ma non la trovavo, feci lo stesso percorso più volte ma nulla! Avevo paura, era stata tutta colpa mia!
Ma poi...grazie a Dio.
Eccola! Mi chinai verso di lei, era svenuta e stava perdendo sangue dalla testa!
-Myla non mi lasciare!-------------------------------------
Ta ta daaaaa! Scusate il ritardo ragazzi ma, come accennato in precedenza, ho diversi impegni, spero vi piaccia, perdonate gli eventuali errori ma é tardi, e la testa non è più lucida ahahaha.
Chi sà cosa succederà nel prossimo capitoloooo?❤
Kiss:*❤❤❤❤❤❤
Sara x
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La Mia Salvezza Sei Tu (#WATTYS2016)
ChickLitQuesta storia narra la triste infanzia di una ragazza che lotta da sola contro i suoi ricordi, le sue paure e insicurezze. Finché un giorno una persona che mai si sarebbe aspettata la aiuta a scoprire cosa vuol dire vivere aprendole le porte del s...