-MYLA-
La testa mi girava, vedevo tutto un po' offuscato, non ero nella mia camera...dove mi trovavo?
-Ben svegliata, ti piace la camera?- riconobbi quella voce.
-cosa mi hai fatto?! Cosa ci faccio qui? Dov'è Steven?- all'ultima domanda mi tirò uno schiaffo.
-Il tuo 'caro' Steven, ti ha lasciata tutta sola, e io ne ho approfittato.-
Le lacrime mi rigavano le guance.
-Non ti serve piangere, ora sei molto lontana da lui. E non lo rivedrai, da ora in poi starai qui.-
Mi alzai di scatto.
-Non hai alcun diritto di rinchiudermi qui! Lasciami andare!- urlai.
-Ho capito devo ricorrere alle maniere forti-
Venne verso di me, mi girò con forza e mi legò i polsi.
-Ti porterò da mangiare dopo.-
Mi lasciò sola e piansi, piansi per ore, Steven mi starà cercando, magari pensa che io non lo voglia più vedere, e che sono scappata.
Come farò a scappare? A tornare da lui?
Amore mio...tornerò sempre da te.
Mi sdraiai in quel letto scomodo, freddo...la stanza era vuota, puzzava di muffa.
Guardai il soffitto, poi la porta nella speranza che entrasse Mirko nella stanza e mi lasciasse libera.
Spero che sia solo un sogno, chiudo gli occhi, li riapro ma nulla...ero ancora li.
Tremavo, così mi coprì con l'unica coperta che stava nel letto.
Ci misi un po' ma alla fine mi addormentai.***
-Svegliati! Svegliati o non ti lascerò da mangiare!-
Aprii lentamente gli occhi, mi misi a sedere, e senza dire nulla presi un pezzo di pane e lo addentai.
-Sei veramente bella, lo sai?- disse accarezzandomi il viso.
Lo spinsi lontano da me facendolo cadere a terra, si alzò e mi tirò uno schiaffo.
-perché fai questo?!- urlai con la voce rotta.
-Perché?! Il tuo caro fidanzato non ti raccontò come mi fece passare gli anni delle medie? No vero? Bene...mi picchiava, mi umiliava di fronte a tutta la scuola, e forse non ti ha nemmeno detto che siamo fratelli. Ora io lo priverò dell'unica cosa che ama.-
Rimasi in silenzio, non sapevo cosa dire.
Lui se ne andò di nuovo sbattendo la porta.
-STEVEN-
La cercavo come un disperato, dove poteva essere andata, nel bar non c'era più, a casa sua non era tornata, Susan era partita.. non poteva sparire nel nulla, il telefono era per terra...avevo paura che qualcuno le avesse fatto del male.
Denunciai la sua scomparsa alla polizia, feci vedere una sua foto a dei ragazzi che stavano nel locale la sera prima, ma nessuno la riconosceva.
Chiesi all'ultimo ragazzo, lui divenne serio e mi fece di no con la testa.
Stavo uscendo dal locale quando il ragazzo mi fermò.
-piacere, mi chiamo Back, io so dove si trova Myla, posso aiutarti-
-KAIL-
-Susan perché mi fai questo? Perché vai con un altro se puoi avere me? Ti ho dato tutto il mio amore, ho smesso di odiarti per amarti!- urlai nel soggiorno di casa.
Mio padre era uscito per lavoro, ero molto simile a lui, spero di non commettere mai i suoi errori.
Uscii per fare una passeggiata e la trovai li, sui gradini del giardino accovacciata.
-Susan piccola! Cosa ci fai qui al freddo?- non mi rispondeva, era congelata, la portai dentro e la misi a letto.
Mi coricai vicino a lei, tenendola stretta, non volevo che se ne andasse di nuovo.
-Ti amo- bisbigliai.
-ti amo anch'io Kail- disse sotto voce.
le baciai la fronte e notai che era bollente, le misurai la febbre ed era abbastanza alta.
Mi addormentai al suo fianco, stringendola forte.
Forse ero stato troppo duro nei suoi confronti.
Mi svegliai prima di lei e le preparai la colazione.
Entrai in camera controllandole di nuovo la temperatura, era scesa.
-piccola...è pronta la colazione dai...-
-Thom ancora cinque minuti...- bisbigliò
-Thom? Come mi hai chiamato?!- andai su tutte le furie, non potevo crederci! Lo conosceva da così poco e già mi rimpiazzava!
Presi le chiavi della moto e mi feci un giro.
Pensavo a lei... 80
Pensavo ai suoi baci... 100
Pensavo alle sue mani... 150
Pensavo ai suoi occhi... 200
Andavo veloce, il vento mi tagliava la pelle.
Un cane attraversò la strada, cercai di evitarlo, finendo fuori strada.
Ero sdraiato per terra, non sentivo più nessuna parte del mio corpo, mi sanguinava la testa, riconoscevo i rumori delle macchine e quello dell'ambulanza, sentivo una ragazza piangere ma non ero sicuro che fosse Susan.
mi caricarono su una barella e poi vidi tutto bianco.-----------------------
Shalve ragazzi, come vi sembra?
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La Mia Salvezza Sei Tu (#WATTYS2016)
ChickLitQuesta storia narra la triste infanzia di una ragazza che lotta da sola contro i suoi ricordi, le sue paure e insicurezze. Finché un giorno una persona che mai si sarebbe aspettata la aiuta a scoprire cosa vuol dire vivere aprendole le porte del s...