Il sole faceva capolino dalla finestra illuminando la stanza con i suoi raggi caldi: finalmente il tanto atteso venerdí!!
Tutta allegra si pettinò, si vestí e fece colazione.
Era contenta nonostante il venerdí non avesse nel programma informatica: avrebbe potuto prendersi una meritata pausa!Vide subito le sue amiche aspettarla al cancello.
"Ciao ragazze!"
"Ehi!!"
"Com'è andata la gita ieri?"
"Già, Alisia, dille com'è andata!" Giorgia tirò piccole gomitate all'amica con un sorrisetto malizioso.
"Ma che!" rispose lei un po' irritata.
Giorgia assunse una posizione nobile e proclamò: "La qui presente principessa ha accettato il fidanzamento con il suo amato principe!"
"Ma sei matta!!??" Alisia la spintonò e Yunmi non poté fare a meno di ridere.
"Ma se eri tutta uno zuccherino con Alex!"
"Non è mica vero! Tu hai le allucinazioni! Mi era caduto lo zaino e lui me l'ha raccolto, PUNTO!"
"Mah, sarà cosí, ma tu ora stai arrossento!"
"Non è assolutamente vero!!" si difese, ma effettivamente stava arrossendo davvero.
"E tu Yunmi? Ti siamo mancate? Che hai fatto?"
"Beh, mi è andata proprio bene!!" lanciò un'occhiata entusiasta alla piscina e le amiche capirono immediatamente.
"Parliamo seriamente: lui vuole stare con te." affermò Giorgia "Ti ha invitato a vedere i suoi allenamenti di nuoto!! Non lo aveva chiesto a nessuna!"
"Concordo." interruppe Alisia "È la prima volta che si comporta cosí."
"Vi dirò la verità, sono ancora un po' incerta, voglio dire, è troppo strano! Però spero davvero che voi abbiate ragione, lo spero davvero!"Le amiche si abbracciarono forte.
Ciascuna aveva la propria fantastica ed incredibile avventura e insieme potevano sconfiggere qualsiasi ostacolo!
Giorgia stava col suo ragazzo da un po' e due anime di fuoco come loro generavano scintille in ogni momento. Giorgia non desiderava altro che questo: un ragazzo che la tenesse impegnata ogni momento e risvegliasse continuamente il suo interesse.
Alisia sembrava scoprire quello che potrebbe essere il ragazzo giusto. Anche se tentava ancora di opporsi resistenza, era evidente che provava qualcosa.
Quello che aveva raccontato a Yunmi non era l'esatta realtà. O per lo meno, non era completa.Alisia stava consumando il pranzo al sacco da una scatolina chiusa non troppo ermeticamente. Ad un certo punto, una loro compagna si mise a gridare e tutte si precipitarono da lei immediatamente. Alisia appoggiò precariamente la scatola aperta col pranzo sullo zaino e mise entrambi sul tavolo, poi corse dall'amica. Non era successo niente di grave, la ragazza era aracnofobica e si era trovata un ragno a pochi centimetri da sè, ma nella fretta il gruppo aveva urtato lo zaino e questo era caduto, e con esso la scatola del pranzo. Naturalmente non essendo chiusa il pranzo si era sparso per terra ed era diventato immangiabile.
Alex aveva assistito alla scena e aveva aiutato Alisia a raccogliere le proprie cose, poi ha diviso il suo pranzo con lei. Avevano chiaccherato allegramente e spensierati. Nessuno avrebbe mai detto che in classe era sempre dietro a romperle le uova nel paniere!Yunmi invece aveva una porta rimasta chiusa per anni che le si spalancava davanti agli occhi: tutti i suoi piú grandi desideri si erano realizzati in cosí poco tempo.
Ecco, la campanella. Di nuovo ad interromperle. Si salutarono col sorriso e si diressero verso le aule, pronte ad affrontare l'ultimo giorno di scuola della settimana.
Matematica e geografia... Due materie noiose insieme nella stessa mattina. Tutto sommato di venerdí i compagni piú simpatici sfoderano le loro battute migliori e quindi era sempre piacevole partecipare alle lezioni, anche per la semplice curiosità di scoprire cosa si sarebbero inventati i burloni.
Come aveva previsto, infatti, i suoi compagni non avevano mancato di farla ridere e si era divertita, soprattutto quando, nell'ora di matematica, la prof stava scrivendo una formula alla lavagna e ha chiesto "Cosa sto facendo?": la risposta è stata "Dando i numeri!".Durante l'intervallo l'atmosfera era piuttosto tranquilla e le tre amiche chiaccheravano serenamente.
"Aaaaaah che noia quella lí!" esclamò con un tono cantilenante Giorgia.
"Quella... Chi?"
"La prof di italiano! Compiti extra a tutti solo perché uno le ha fatto uno scherzo!" disse irritata.
"Ma lo scherzo era divertente?" chiese Yunmi.
"Sí."
"Se fosse venuto in mente a te l'avresti fatto?"
"Eeeeehhhh... Sí."
Ridacchiarono tutte e tre allegre.
"Arrivo subito, vado in bagno."
"Ti aspettiamo."La ragazza si alzò e lasciò il bar diretta verso i servizi.
...però...
Mentre camminava si sentí afferrare con molta forza da dietro. Tentò di urlare, ma la voce le si strozzava in gola per la troppa paura. Vide tre ragazzi vestiti di nero tutti intorno a lei.
Erano bulli conosciuti in tutta la scuola. Erano del quarto anno, ma la loro corporatura superava anche gli studenti del quinto, per il fatto che tutti e tre erano stati bocciati piú volte in diverse classi. Non avevano pietà per niente e nessuno: picchiavano anche per il semplice gusto di farlo e rubavano agli altri i soldi per il pranzo o uno snack al bar. Era inconcepibile come i professori non li vedessero mai.
Uno di loro, probabilmente il capo, afferrò il braccio di Yunmi con tanta forza che a lei sembrò che si stesse sgretolando, la trascinò aiutato dai due compagni in un angolino buio e nascosto e le assestò un forte pugno sulla guancia. La povera ragazza avvertí il dolore crescere ed espandersi da un piccolo punto a metà viso e bruciare in una maniera terribile. Fece appena in tempo ad aprire gli occhi che un altro le sferrò un calcio diretto sullo stinco e un pugno nello stomaco facendola piegare in due dal dolore.Non poteva urlare, non riusciva ad urlare. E la paura cresceva sempre di piú.
Proprio in quel momento vide una figura affacciarsi dall'angolo del corridoio. Riconobbe subito i suoi occhi: John!!
Era salva. Si sentiva salva. Al sicuro. John l'avrebbe sicuramente aiutata e avrebbe combattuto per lei.Invece...
I bulli si girarono nella sua direzione e lo minacciarono malamente se si fosse avvicinato. Lui non ci pensò due volte e scappò via senza nemmeno voltarsi indietro. Come un coniglio. Un codardo.
E Yunmi soffriva terribilmente, non piú tanto per i lividi che bruciavano, perché l'aver visto il suo ragazzo perfetto comportarsi cosí bruciava dannatamente di piú. Troppo. Non rispondeva piú ai colpi che riceveva, non reagiva. Non c'era. La sua lei si era infranta irreparabilmente.Era stata pestata a dovere e i tre delinquenti erano pronti, insieme ad assestarle il colpo di grazia. Lei indietreggiò spaventata ma presto si ritrovò spalle al muro. Rannicchiata e con gli occhi sgranati si preparava a subire. Non poteva fare altro.
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Mirror World
AdventureYunmi ha un problema di cuore: il ragazzo che le piace non la degna di uno sguardo. Grazie ad un desiderio, però, lui comincia a cercarla e a starle vicino e la rende la ragazza piú felice del mondo! La sfortuna vuole che non molto tempo dopo resti...