Capitolo 17

101 6 8
                                    

Aprí gli occhi con fatica, ritrovandosi sdraiata su un suolo gelido. Alzarsi risultava difficile, perché i suoi muscoli erano ancora in parte congelati, ma ci riuscí comunque. Osservò attentamente ciò che aveva intorno: era come un grande campo liscio e freddo, dal colore bluastro, contornato da alte punte di ghiaccio tendenti al viola e all'azzurro. Era bellissimo, ma la faceva sentire in trappola.
Poi, una voce la riscosse dai suoi pensieri, facendola voltare di scatto.

"Ben svegliata, ragazzina."

Quella voce... come poteva dimenticarla?

"Tu!!!" cercò di trattenersi dal saltargli addosso.

"Sei contenta di vedermi?" un ghigno sottile comparse di nuovo sul suo volto.

"Tu!!! Sottospecie di mostro!!! Sparisci immediatamente dalla mia vista!!!"

"Suvvia, che accoglienza! Dai, facciamo un gioco." mosse qualche passo in avanti "Se vinci tu, ti lascio libera."

"...E se vinci tu?"

"Se vinco io, dovrai pagare cara la vita del tuo amico." il ghigno si accentuò.

Yunmi aveva capito, era tutto fin troppo chiaro. Quello dove si trovava era un campo di battaglia, e il "gioco" era in realtà un duello: il vincitore si prendeva la vita del perdente.

"Yunmi, non farlo!" una vocina la chiamò.

"Flavia!"

"Sento una potentissima forza negativa provenire da quello lí. Non lo fare."

"Mi dispiace Flavia, ma non ho scelta." poi, rivolgendosi allo sfidante "Va bene, giochiamo."

Pochi secondi dopo, Kyoru d'ombra era addosso a Yunmi, sferrando un colpo dopo l'altro. La ragazza era concentratissima e riusciva a pararli tutti, anche se con un po' di fatica. Affondo dopo affondo, la spada del nemico di avvicinava sempre di piú e lei era costretta a muovere qualche passo indietro per non farsi prendere e poter schivare con comodità. Lui saltò e fece calare rapidamente l'arma sulla ragazza, che si scansò rotolando a terra. Colse l'occasione per attaccarlo dal fianco, ma lui riuscí a parare il colpo e con una finta si gettò su di lei.
Il suono stridulo delle lame che continuavano ad incrociarsi rieccheggiava nel silenzio.
Poi, però, Yunmi si ritrovò con le spalle al muro. Era bloccata, con la schiena contro una colonna di ghiaccio, che fissava il suo rivale. Era cosí vicino da poter sentire il suo fiato sul viso, constatando con orrore che era piú freddo della corrente nella grotta. Il suo ghigno sembrava sempre piú soddisfatto.

"E ora... muori!"

La sua espressione perfida si tramutò lentamente in stupore. Infatti, la sua spada era stata fermata da un'altra lama.
Quella di Yunmi.

"Non ancora, mostro!"

Ricominciò cosí quella lotta fra due armi pari e due combattenti determinati. Volteggiavano come fatti di carta, ma resistevano come fatti d'acciaio. Yunmi però cominciava ad essere provata: la battaglia era estenuante. Invece Kyoru d'ombra sembrava ancora al massimo delle sue energie!

"Hai perso ragazzina! Ammettilo!" disse lui sferrando due colpi dall'alto.

"Non crederai che mi arrenda cosí facilmente??" Yunmi li parò e tentò una finta dal basso. Se la cavava piuttosto bene.

"Pfff, ma guardati!" con un balzo schivò l'attacco di Yunmi "Sei solo una ragazzina gracilina, sfinita da quattro colpi, che si crede capace di battermi. Dove pensi di andare?" si lanciò dunque di nuovo verso di lei, immobilizzandola e portandole la lama della spada sotto il mento.
Lei fu però piú rapida e riuscí a invertire i ruoli. Scagliò a terra l'avversario e, tenendolo fermo con un piede, gli provocò un piccolo taglio sulla spalla. Ma anziché provare dolore, questo scoppiò in una fragorosa risata.

"Ingenua!" disse poi "Se ferisci me, si farà male anche il tuo amico!"

A queste parole, la ragazza si fermò di colpo. Era un enorme problema! Come avrebbe fatto a vincere?
Approfittando di questo suo momento di distrazione, Kyoru d'ombra si liberò e tornò in piedi.
A questo punto, doveva trovare un altro modo per uscire. Si guardava intorno mentre schivava gli attacchi e cercava di capire dove potesse essere la via d'uscita. Sembrava però un posto ermeticamente chiuso: gli spuntoni erano troppo alti per essere scavalcati e troppo massicci per essere frantumati, e non c'era spazio fra uno e l'altro. In alto si poteva vedere solo quello che poteva assomigliare ad un cielo nuvoloso, completamente bianco. Guardò dunque in basso, in cerca di una botola o di qualche passaggio segreto, ma ancora una volta senza risultato.

Parò un affondo. Spuntarla sarebbe stato difficile.

Poi, per caso, notò accanto al suo piede una strisciolina di ghiaccio chiaro. Direzionò la lotta nella sua direzione e sembrò disegnare una figura.

Ma sí... una runa!!!

"Flavia!" esclamò, attirando l'attenzione dell'esserino, che illuminò lo schermo del cellulare. "Guarda il ghiaccio, leggi la runa!"

Ancora un po' confusa, obbedí, e si accorse che effettivamente era disegnata una runa nel campo di battaglia!

"Ki!! Yunmi, la runa é ki!!"

La ragazza con un salto schivò l'ennesimo attacco e atterrò proprio al centro del campo, urlando assieme a Flavia:

"KI!"

Una luce scaturí dalla figura ai loro piedi rivelando uno specchio identico ai precedenti.
Kyoru d'ombra era incredulo e disperato, nel vedere la ragazza oltrepassare soddisfatta la superficie liscia e luminosa e sparire dalla sua vista.

--

Una volta arrivata, Yunmi tirò un sospiro di sollievo. Era riuscita ad uscirne. Si guardò intorno: era già stata lí. Con la coda dell'occhio scorse un pezzetto di vetro a terra, seguito da un altro, un altro e un altro ancora. Un'enorme cornice argentata si ergeva imponente su quanto c'era intorno.
Quel luogo era... era l'uscita della grotta, dove si era ritrovata la prima volta!!!
E quello era il portale dove era stato intrappolato Kyoru!
Si lasciò cadere sulle ginocchia e si abbandonò alle lacrime. Erano lacrime sia di gioia, per essere riuscita a tornare lí, sia di dolore, perché Kyoru era ancora intrappolato in quello specchio e lei non sapeva come tirarlo fuori.
Cadevano sui frammenti di vetro e si infrangevano in tante goccioline.

Perché?
Perché era tornata?
Perché non sapeva come far tornare lo specchio intero?
Perché non sapeva come liberare Kyoru, nonostante le sue avventure?

Cercò degli indizi in quello che aveva passato, delle somiglianze, delle...

...delle...

...delle rune!

Si alzò in piedi e, con fare ancora insicuro, pronunciò le rune in cui si era imbattuta.

"Han."

Niente.

"Sha."

Niente.

"Ki."

Ancora niente.

<<Se una runa fa comparire uno specchio piccolo...>> pensò <<Tre rune possono... Riparare lo specchio grande!>>

"Han, sha, ki!"

<<Piú forte!>> si disse.

"HANSHAKI!"

Eccolo! Era proprio quello l'incantesimo! Ciascun pezzettino si sollevò da terra emanando un lieve bagliore, per poi sistemarsi uno ad uno nello spazio vuoto. Quando tutti furono al loro posto, la luce si intensificò per un attimo, cambiando il colore della cornice da argento a oro.
Ci era riuscita.

"Andiamo Flavia! ...Flavia?"

La piccola tremava e la sua luce era debolissima.

"Cosa c'é?"

"Non posso entrare." era rannicchiata su sé stessa "Io sono una creatura eterea e in quel portale c'é troppa energia negativa. Mi spegnerò se ci entro."

Yunmi posò la borsa a terra.

"Non preoccuparti, torna a casa."

Poi si abbandonò all'indietro nello specchio, dedicandole un ultimo, dolce sorriso.

<<Kyoru,>> pensò mentre il suo volto attraversava quella superficie liscia <<vengo a cercarti.>>

Mirror WorldDove le storie prendono vita. Scoprilo ora