Cinque.

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Mostro: Buongiorno.

Io: Weei.❤

Mostro: Come stai piccola?

Mi ha appena chiamata piccola. Waaa. *-*
Emily, suvvia è solo uno stupido messaggio non esultare troppo.

Io: Bene bene tu?

Mostro: Tutto bene.

Io: sto uscendo per andare a casa di un mio amico.

Mostro: No.

Io: Cosa no?

Mostro: Tu sei solo mia.

In quel momento non seppi con precisione esprimere come mi sentii.

Per la prima volta provai a pensare che forse qualcuno davvero ci tenesse a me, o almeno questo era quello che pensavo.

Erano le tre del pomeriggio ed io stavo andando da Marco per finire il progetto di scienze.

Io: Mh...sto andando dal mio amico.

Mostro: Non mi piace condividere ciò che è mio.

COSA?

COSA?

COSA?

IO?

SUA?

La situazione stava degenerando.

Mi sfregai gli occhi più volte per realizzare che ciò che stavo leggendo fosse davvero reale. Infatti lo era, Giorgio aveva appena detto che io ero sua.

Io: Tranquilla solo tua.

Lo tranquillizai nonostante pensai che a lui non fregasse più di tanto, con tutte le fans che aveva una non gli avrebbe di certo cambiato la vita.

O forse si?

Ecco che stavo di nuovo fantasticando...

Mostro: Ecco così mi piaci. *faccina perversa.*

Emily

ultimo accesso alle 10.30

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Mostro: Eccomi, ho appena finito il live a Bologna, sono stanco morto.

Io: Sei con Giulio?

Mostro: Ovvio!

Mostro sta registrando audio...

Io: Io sono a casa. Ma di dove sei?

Mostro: Io sono di Torino.

Io: Io sono di Milano.

Mostro: Brava Emily, resta a casa. Dio cosa ti farei. Che bella gnocca che sei nella foto del profilo. Mlmlml.

Improvvisamente scoppiai a piangere immergendo la testa nel cuscino per mascherare il mio volto coperto di lascrime e coprirne i singhiozzi.

Possibile che pensino tutti solo a fare sesso?

Fu tutto inutile, dopo pochi istanti udii mia mamma dal salotto precipitarsi in camera mia senza nemmeno bussare prima di entrare.
Cercò di confortarmi ma nulla in quel momento nessuno avrebbe potuto farmi stare meglio se non Giorgio.

La situazione era un po'ambigua.

Giorgio riusciva a farmi stare bene ma allo stesso tempo mi provocava del dolore, c'era qualcosa che mi impediva di credergli, di fidarmi di lui, era sempre così nervoso e strano.

Uscii fuoriosa di casa ed andai al parco, passeggiai per tutto il tempo con la musica che mi rimbombava nelle orecchie. Strenamente non era rap.

Wake me up,
Wake me up inside, I can't wake up,
Wake me up inside, save me,
Call my name and save me from the dark, wake me up
Bid my blood to run, I can't wake up
Before I come undone, save me
Save me from the nothing I've become

Now that I know what I'm without
You can't just leave me
Breathe into me and make me real, bring me
To life

+++++++

Io: Ma tu sei figo, tra tutte le ragazze che puoi avere sei andato a scegliere me...

Lo dissi con tutta la convinzione del mondo, non ero per niente presuntuosa...davvero... uno come lui avrebbe mai voluto stare con una come me? No, non era possibile.
Ammetto che l'idea mi piaceva ma era un po' come nel film la bella e la bestia, in cui io mi sentivo bruttissima e lui, invece, era incredibilmente bellissimo e così reale.
Peccato Emily che la vita non è come nei film, le cose possono anche non avere un banalissimo lietofine.

Ecco a voi...è incredibile come il mio pessimismo riesca a complicare le cose anche in così poco tempo.

Improvvisamente ricevetti un messaggio...era lui.

Mostro: Tu hai qualcosa che le altre non hanno...

Tremavo, capitava di rado e invece, ogni volta che ricevevo un suo messaggio rabbridivo.

Io: Cosa? Le tette grandi?

Risi nervosa ma la risposta mi sembrava così scontata.

Mostro: La determinazione.

Okay, ammetto che una risposta del genere non me la sarei mai aspettata.

Io: Mh, si ma sono anche testarda.

Eh si lo stavo già mettendo in guardia sul mio carattere, sui miei vizi, su tutto a quello a cui andava incontro.

Mostro: lo vedo, lo vedo. Ma mi piaci così.

Inziai a pensare che non bastava solo sentirsi per telefono io avevo davvero bisogno di vederlo di avere un'ulteriore conferma che fosse lui e di stringerlo forte a me. Di ritrovarmelo davanti, di guardarlo in quei suoi bellissimi occhi verdi color giada e quelle labbra così carnose che avrei voluto mordere fino a consumarle del tutto.

Mostro: Vorrei che tra quelle persone che applaudono per me, ci fossi pure tu.

Questo sembrava un invito ad uno dei suoi concerti, peccato che non sarei mai riuscita ad andarci. La mia vita faceva davvero schifo.

Il mio percorso scolastico stava procedendo di male in peggio come anche il mio comportamento in classe un giorno addirittura arrivò anche una lettera a casa dal preside della mia scuola con una sospensione di tre giorni.
Adesso avevo la conferma che l'avevo davvero combinata grossa, la mamma non mi avrebbe mai comprato quei biglietti, forse non riusciva nemmeno a permetterseli tendendo anche conto del fatto che ultimamente rischiava anche di essere licenziata.

Io: Non so, insomma tu sei sempre occupato non penso avresti tempo di stare dietro a me.

Mostro: Ehy, ehy, ehy, prima vieni tu, poi il resto. Il tour finirà presto.

Nessuno metterebbe una come me al primo posto. Ne sono sicura.
Sono sempre stata una ragazza dura con se stessa e poco sicura.

La cosa che desideravo più di ogni cosa al mondo era andare ad uno di quei fottuti concerti e qualcosa mi diceva che nessuno sarebbe riuscito a fermare la mia determinazione. Nessuno.

++++++

****NOTA AUTRICE****

Heeeeeei ciao a tutti!

Ebbene si sono ancora viva ed ho aggiornato. Spero davvero che il capitolo vi piaccia e commentate!

Elisa :)

Solamente unico|Ⓜⓞⓢⓣⓡⓞ & Emily| [Wattys2017]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora