Uno.

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Presi coraggio e gli scrissi anche se con la mano tremolante.
Lasciavo andare le mani adagiandole sui tasti, senza pensarci più di tanto.

Io: Ciao. :)

+39 328...: Ciao. Chi saresti?

Io: Dovrei domandarlo io a te non credi?

Io: Ho letto il tuo numero su un muro.

+39 328...: Ah si?

Io: Già.

+39 328...: Come ti chiami?

Io: Mi chiamo Emily, piacere.

+39 328...:Piacere mio, bel nome! Io sono Giorgio Ferrario; ma mi conoscono tutti semplicemente come Mostro.

La foto era quella di Giorgio ma poteva anche essere un fake, chi poteva confermermi che fosse davvero lui?

Nessuno.

Non poteva essere vero, probabilmente, stavo sognando non poteva essere lui.
Mi immedesimai in quelle che sarebbero sempre state le mie aspettative andare ad un suo concerto, conoscerlo, SPOSARLO.

SPOSARLO? Ma che stavo dicendo per caso ero diventata impazzita?

I desideri stavano cercando di prendere posto ai miei pensieri, stavo arrivando al punto di volerlo più di ogni altra cosa al mondo.

In effetti era così...per quando riguardasse il mio punto di vista, mi ero sempre immaginata con un cantante ma solo nei miei sogni.

In questo periodo però sentivo di avere davvero bisogno di stare con qualcuno, ma non una persona qualunque. Una persona che mi avrebbe stravolto completamente la vita.

Necessitavo di qualcuno che riuscisse a sopportare i miei sbalzi d'umore, le mie cattive abitudini, i miei vizi e le mie cazzate (soprattutto quelle).

Improvvisamente sentii entrare mia mamma senza bussare in camera mia
«Perché hai chiuso la porta?» mi domandò preoccupata.

«Mamma...quante volte ti ho ripetuto che devi bussare prima di entrare?» borbottai un po'seccata.

«È tutto okay davvero» proseguii, non so con quale convinzione lo dissi, sembrava come se lo stessi ripetendo a me stessa. Non ci avrebbe creduto nessuno il mio tono era troppo fragile e pacato, in quel momento era tutto uno schifo e stavo solo prendendo in giro per prima oltre che a me stessa anche mia mamma.

«Non sembra» mi fissò con quei suoi occhi smeraldi «Non esci più da un bel po'di tempo» si chinó verso di me per darmi un bacio sulla fronte «...e io sono molto preoccupata, vederti stare così mi fa male...molto male alla tua età dovresti essere sempre in giro a svagarti» sospirò, le rughe erano pronunciate sul suo viso così come le occhiaie sembrava non aver dormito da almeno un paio di giorni o poco più.

Annuii e la abbracciai stringendola forte a me. Lei era tutto per me insomma quando hai il mondo contro i genitori sono l'unica ancora di salvezza.

Poggiai la mia testa sulla sua spalla le carezzai la nuca per sussurrarle all'orecchio «Grazie di tutto mamma».

Poggiai la mia testa sulla sua spalla le carezzai la nuca per sussurrarle all'orecchio «Grazie di tutto mamma»

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Solamente unico|Ⓜⓞⓢⓣⓡⓞ & Emily| [Wattys2017]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora