Un leggero profumo di lavanda era nell'aria e il tiepido sole di fine settembre stava riscaldando la mia pallida carnagione.
Mi trovavo di fronte alla caffetteria del campus e stavo aspettando, da circa dieci minuti, l'arrivo di Zayn. La sua lezione era da poco giunta al termine e continuavo a girovagare con lo sguardo in attesa di vedere la sua chioma corvina tra la folla di studenti.-Signorina, mi stava forse aspettando?- girai subito lo sguardo verso il ragazzo che aveva appena parlato.
-Esatto, la stavo proprio aspettando- replicai trattenendo una risata.
Quel giorno sembrava perfino più bello del solito: jeans neri, camicia blu dalla quale erano ben visibili alcuni dei suoi tatuaggi e sopra di essa stava indossando una felpa del medesimo colore dei jeans. Adoravo il suo stile, qualsiasi abito sembrava donargli.
-Potresti accompagnarmi in biblioteca? Ho bisogno di alcuni libri e vorrei passare altro tempo con te- inclinò leggermente la testa in attesa di risposta.
-Ti accompagno volentieri-
Pochi minuti dopo arrivammo alla biblioteca dell'accademia, luogo in cui non avevo ancora messo piede.
Zayn salutò con un cenno della mano e un sorriso la minuta donna che si trovava seduta dietro alla scrivania disposta all'entrata.
La stanza era imponente, alti scaffali colmi di libri riempivano l'intero ambiente e riuscivo perfino a percepire l'odore dell'inchiostro stampato su carta.-Amethyst?- la voce di Zayn giunse alle mie orecchie quasi come un sussurro e tornai finalmente alla realtà. Ero rimasta incantata nell'osservare l'aerea circostante a noi.
-Sì? Scusa, ero distratta-
-Mi serve un libro intitolato "teorie sui colori" o qualcosa del genere, non lo ricordo esattamente. Un piccolo aiuto?-
Annuii alla sua richiesta ed entrambi ci avvicinammo agli scaffali della sezione intenti a cercare il libro di cui aveva bisogno.
Vedevo le sue lunghe dita vagare sul dorso dei libri leggendo rapidamente i titoli, cercai di concentrarmi e di imitare le sue azioni.-Trovato- annunciai per poi sistemare meglio la borsa sulla mia spalla.
-Dove?- Zayn spostò lo sguardo dallo scaffale a me e mi sentii quasi in imbarazzo.
-Nel ripiano più alto, ma come puoi ben vedere dalla mia bassa statura non credo di poter arrivarci- le mie parole lo costrinsero a trattenere una clamorosa risata, ma la cosa non mi offese. La mia scarsa statura era un dato di fatto.
-Grazie, ora recupero il libro e andiamo altrove-
Il suo corpo si avvicinò al mio, sentii una delle sue grandi mani appoggiarsi con delicatezza sul mio fianco e mi ritrovai così schiacciata tra il suo corpo e uno degli scaffali.
Alzò il braccio e afferrò il libro con nessun tipo di fatica mentre io mi beavo tranquillamente del suo dolce profumo.
Zayn aveva un delizioso profumo, ma era qualcosa di indescrivibile a mio parere. Era dolce, ma non in maniera eccessiva, deciso e avvolgente.-Possiamo andare, sempre se è di tuo gradimento l'idea di passare altro tempo con me-
Mormorai un timido sì in risposta, la sua vicinanza mi disorientava. Scordai perfino di chiedere quale era la nostra meta e lo seguii in silenzio per la maggior parte del tempo, con lui, sembrava non esserci bisogno di parole.
Lo vidi sedersi su una delle panchine sparse per il campus e con un gesto mi indicò di accomodarmi al suo fianco.-Come sono andate le lezioni?- quella fu la prima cosa che mi passò per la testa, mi piaceva ascoltare il riassunto delle sue ore di lezione.
-Procedono bene e le tue?- buttò letteralmente lo zaino a terra e iniziò a cercare qualcosa nella tasca della felpa.
-Bene, ma non sono abituata a questo luogo e a volte mi perdo ancora tra le aule-
Una sonora risata abbandonò le labbra di Zayn a quella mia confessione, mai suono mi era sembrato più cristallino e leggero. Scosse la testa divertito prima di estrarre dalla tasca un pacchetto di sigarette dalla marca a me ignota, non lo avevo mai visto fumare.
-Sei così innocente e spontanea- aprì il pacchetto estrasse una sigaretta e afferrò anche l'accendino. Ero incantata dai suoi movimenti.
-Cosa intendi?- risposi qualche secondo più tardi.
Il suo sguardo vagò sul mio viso qualche secondo e in seguito portò la sigaretta tra le labbra accendendola.
Lo osservai aspirare il fumo con estrema calma mentre attendevo una risposta alla sua precedente affermazione.-Ho una mia personale teoria e credo di poterla condividere liberamente con te- allontanò la sigaretta dalle labbra e mi scrutò per l'ennesima volta.
-Ti ascolto-
Un leggero sorriso comparve sul suo volto. Rigirò tra le dita il piccolo bastoncino ricolmo di tabacco e quel semplice gesto, fatto da lui, sembrava essere ricco di fascino. Qualsiasi sua azione sembrava affascinante, c'era qualcosa in lui di totalmente magnetico ai miei occhi.
-Tutto ciò che ci circonda è associabile ad un colore, anche le persone lo sono. Tu, però, sei un colore indefinito e non riesco ad identificarti- lo ascoltai con attenzione e rimasi sorpresa.
-Ed è una cosa positiva?- formulai quella domanda per poi appoggiare entrambe le mani sulle gambe, non avrei retto il suo sguardo in quel momento.
-Decisamente positiva, non riesco ad identificarti per un motivo ben preciso. Hai troppe sfumature e non riesco a coglierle tutte, per ora- la sua mano si posò sulla mia e le nostre dita si intrecciarono poco dopo.
-Tu che colore sei?- osservai le nostre mani unite e quel semplice contatto bastò per far battere il mio cuore più velocemente.
-Spetta a te scoprirlo-
Riflettei qualche secondo sulle sue parole, sarebbe stato interessante paragonarlo ad un colore. Lui che di colori ne aveva già abbastanza sulla pelle, i suoi tatuaggi erano ben visibili e ne era letteralmente ricoperto da quanto mi aveva detto. Avevo avuto occasione solo di intravederne alcuni sul petto e sulle braccia, ma lui aveva l'aspetto di un angelo e quei marchi indelebili creavano un contrasto quasi buffo.
-Sarà un'esperienza curiosa, ne sono sicura- replicai un paio di minuti più tardi.
-Io sono sicuro di altro, dato che siamo in vena di confessioni- la presa sulla mia mano divenne più forte e spostai il mio sguardo sul ragazzo al mio fianco.
-Cioè?-
-Lo sai tu e lo so io, tra noi c'è una sorta di connessione. Quando sono con te sento come una piacevole scossa. Hai uno strano potere su di me, Amethyst-
Sapevamo già entrambi che c'era qualcosa in più di una semplice amicizia, ma sembrava troppo azzardato provare a fare il passo seguente.
-
Angolo autrice;
Salve lettori, non so in quanti seguono questa storia, ma ecco qua il secondo capitolo. Vi chiedo ancora di stellinare e commentare dato che ci terrei molto a scoprire i pareri su questa storia, grazie se lo farete!
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Shades
FanfictionZayn Malik era il ragazzo più bello di tutta l'accademia, ma era anche il ragazzo con la mente più affascinante di tutto l'istituto. Aveva una sua personale teoria sui colori e non aveva mai pensato di condividerla con qualcuno prima dell'arrivo di...