Controllai nuovamente l'indirizzo e tirai un sospiro nel constatare che non mi ero persa per la città.
Dopo la nostra uscita e il bacio che ne era conseguito, Zayn aveva proposto di passare il pomeriggio insieme nel suo appartamento e avevo accettato senza esitazioni.Salii le scale di metallo che conducevano all'ingresso e giunsi finalmente di fronte alla porta principale dove suonai il campanello. Attesi pochi secondi prima di sentire dei passi e la serratura scattare per poi vedere la figura del bellissimo ragazzo che tanto desideravo vedere.
-Buon pomeriggio, splendore- le sue labbra si curvarono in un sorriso e con un gesto mi indicò di entrare in casa.
L'appartamento di Zayn era esattamente come me lo ero immaginata, era decisamente enorme per una sola persona.
Le pareti erano bianche, ma erano ben visibili delle chiazze di vernice su di esse. Alcuni libri erano sparsi per la casa e notai subito una tela al centro del salotto, c'era odore di vaniglia nell'aria. Quel posto mi piaceva già.-Buon pomeriggio a te- replicai dopo essermi guardata intorno.
-Tutto bene?- si avvicinò sfilandomi letteralmente la giacca e prese anche la borsa per appendere il tutto all'attaccapanni vicino alla porta.
-Benissimo, tu?- replicai squadrandolo per qualche secondo.
Forse era solo una mia impressione, ma ogni volta in cui lo vedevo mi sembrava sempre più bello della volta precedente.
-Sto divinamente ogni volta in cui entri nel mio campo visivo- un sorriso accompagnò tale risposta e sentii il viso diventare quasi fuoco.
-Sei troppo dolce con me- mormai osservando le mie scarpe, in quel momento erano diventate magicamente interessanti.
-Questo è semplicemente dare sfogo ai miei pensieri-
Seguii i suoi passi fino al divano dove ci accomodammo e calò uno strano, quasi imbarazzante, silenzio.
Posai lo sguardo sul ragazzo al mio fianco e lui mi stava già osservendo con nonchalance, accennó ad un sorriso e afferrò la mia mano senza smettere di sorridere.-Penso sia il caso di discutere riguardo alla nostra uscita e al nostro bacio. Ovviamente non mi sono pentito di nessuna delle due cose e spero sia lo stesso per te-
Tirai un sospiro di sollievo a quelle parole, avevo la terribile paura che potesse cambiare idea e invece si era dimostrato dolce come suo solito.
Sembrava apprezzare realmente la mia compagnia.-Non sono assolutamente pentita- replicai pochi istanti dopo.
-Mi rallegra sentirtelo dire- lo vidi nuovamente sorridere, ma prima che potessi replicare lo squillare del suo telefono disturbò il nostro momento.
Zayn mimò delle scuse con le labbra e lo vidi afferrare il telefono, controllò il mittente della chiamata e roteò leggermente gli occhi. Non sembrava una chiamata particolarmente gradita.
-Ciao mamma- rispose accompagnando le parole con una smorfia seccata e mi trattenni dal ridere sguaiatamente, era piuttosto buffo in quel momento.
Notò la mia reazione e mentre era impegnato in quella telefonata mi attirò a sè tirandomi leggermente dal braccio, mi ritrovai del tutto contro di lui. Forse aveva messo troppa forza, ma avermi così vicino non sembrava dargli fastidio in alcun modo.
Mi appoggiai al suo petto mentre il suo braccio mi circondò il busto per poi stringermi, continuava a rispondere a monosillabi e per un breve secondo provai ad immaginarmi la donna che lo aveva cresciuto. Aveva decisamente svolto un ottimo lavoro.-No mamma, non voglio parlarci e basta. Sì, ora ho da fare- il suo tono di voce era rimasto calmo fino a quel momento, ma alzò la voce scuotendo la testa. Era visibilmente infastidito.
Le sue labbra si appoggiarono sulla mia fronte e mi chiesi che cosa gli fosse preso. Forse lui e la madre non erano in buon rapporto.
-Va bene, ti voglio bene anche io. Saluta le ragazze- ora, il suo tono, era tornato calmo e pacato. Chiuse la chiamata e ritirò il telefono.
Le ragazze? Chi erano? Pensandoci bene non mi aveva parlato molto della famiglia, avevamo totalmente ignorato tale argomento. Cosa per cui, in realtà, ero stata grata dato che non era mai piacevole parlare della mia famiglia.
La sua mano si spostò sul mio braccio e iniziò a tracciare cerchi immaginari su di esso, il suo tocco era rilassante.-Tua madre?- chiesi con la speranza di non sembrare invadente.
-Mia madre, scusa per la scena. Chiama sempre nei momenti meno opportuni, ma ora vorrei dedicarmi solo a te- alzai lo sguardo incontrando il suo, era estremamente dolce.
-Non devi preoccuparti, mi dedichi anche fin troppe attenzioni-
-Sbagli, non saranno mai troppe. Non devi sminuirti in questo modo-
A quelle parole non osai replicare, portare avanti quel discorso sarebbe stato imbarazzante. L'idea di metterlo al corrente di tutte le mie insicurezze non era piacevole e cercai di sviare tale argomento in ogni modo possibile.
Passamo almeno un paio d'ore a discutere dei nostri studi all'accademia, Zayn sembrava estremamente interessato nel capire la mia passione per la fotografia. Porgeva molte domande ed era piacevole rispondere.
Io, invece, avevo cercato di approfondire la sua teoria sui colori e i risultati erano stati piuttosto scarsi. Aveva risposto ridendo e aggiungendo "ne parleremo più avanti" e non avevo osato insitere.-Ti andrebbe di restare per cena? Mi farebbe piacere e inoltre detesto passare tutto questo tempo da solo-
Sinceramente non mi resi nemmeno conto del passare del tempo, stare con Zayn era piacevole e le ore sembravano tracorrere troppo in fretta quando ero in sua compagnia.
Ancora una volta mi ritrovai a guardarmi in giro, avevo appena messo piede nella cucina ed ero rimata ferma sulla soglia della porta.
Zayn era intento ad aprire i vari mobili controllandone il contenuto, aveva confessato di non saper cucinare e mi ero offerta di farlo io al suo posto.-Cosa stai cercando, esattamente?- chiuse l'anta di uno dei tanti mobili e si girò in mia direzione.
-Del cibo, possibilmente qualcosa di commestibile o da cucinare- rise e l'atmosfera nella stanza mi sembrò subito più allegra.
Decisi finalmente di compiere qualche passo e mi avvicinai a lui che nel frattempo si era appoggiato al bancone al centro della stanza.
-Come hai fatto fino ad ora?- di nuovo faccia a faccia osservai la sua figura con attenzione.
-Suppongo sia stata tutta questione di fortuna, prima era mia madre ad occuparsi di ciò-
-Sei il cocco di mamma?- azzardai cercando di trattenere una risata.
-Più o meno, solo l'unico figlio maschio e suppongo di essere stato un po' viziato-
Provai ad immaginarlo da bambino, ma non ci riuscii. Zayn sembrava voler evitare di parlare della sua famiglia, forse era un tasto dolente.
-
Angolo autrice;
Salve gente, ecco a voi il capitolo quattro. Spero che vi possa piacere e se è così vi prego di farmelo sapere, ci tengo davvero. Detto ciò mi ritiro e al prossimo capitolo!
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Shades
FanficZayn Malik era il ragazzo più bello di tutta l'accademia, ma era anche il ragazzo con la mente più affascinante di tutto l'istituto. Aveva una sua personale teoria sui colori e non aveva mai pensato di condividerla con qualcuno prima dell'arrivo di...