Capitolo 1.

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"Accademia delle belle arti di Londra" così recitava il cartello presente all'ingresso del vasto edificio.
Sapevo che quella era la scelta giusta per me e sentivo che da quel momento tutto sarebbe cambiato drasticamente.

Ambivo a diventare una fotografa, l'arte era la mia passione fin dai miei primi ricordi di bambina. Una fotografia aveva il potere di catturare un attimo per sempre, un semplice click ed era fatta. Un ricordo indelebile e stampato a colori oppure in bianco e nero, ma io amavo le varie tonalità o sfumature di cui il mondo era ricco e il bianco e nero non mi aveva mai attratto particolarmente.

Il viaggio era stato più stancante del previsto e avevo trascinato a fatica le mie valigie fino alla segreteria, luogo dove mi fu consegnata la chiave della mia stanza nel campus femminile.
La mia compagna di stanza era un personaggo piuttosto pittoresco: era davvero una bella ragazza, abbastanza alta, di bell'aspetto, tratti graziosi, ma i suoi capelli erano letteralmente un ammasso di colori indefinito. Dal giallo canarino al rosso, dal verde al blu. Come un piccolo arcobaleno. Il suo nome era Brooke, ma le piaceva farsi chiamare Brooklyn. Lo riteneva più artistico.

-E quella è l'aula di pittura-

La mia nuova e variopinta compagna di stanza si era offerta di mostrarmi l'accademia, le lezioni sarebbero cominciate il giorno seguente e io mi sentivo ancora una bimba sperduta in quella vasta struttura di cemento.

Il nostro giro turistico stava ancora procedendo quando udii delle ragazze ridacchiare sonoramente, notai solo in quel momento la presenza di un ragazzo e l'intera attenzione femminile era su di lui.
Avrei voluto scattargli una foto, era quel tipo di bellezza che meritava e doveva essere immortalata.

Un ragazzo particolarmente alto stava attraversando il corridoio, pelle mulatta, bel fisico, tratti leggermente orientali, capelli scuri e stava indossando un paio di occhiali da vista neri in armonia con il suo look total black. Era stata quasi un'apparizione la sua.

-Lui chi è?- lo avevo osservato svanire in lontananza, ma aveva catturato la mia totale attenzione.

-Zayn Malik ed è in assoluto il più desiderato dell'accademia, ma non sembra molto interessato alle ragazze. È qui solo per disegnare- Brooke sembrava aver ripetuto quelle parole almeno un centinaio di volte, ma non osai approfondire il discorso.

Il suonò della mia sveglia, quel giovedì mattina, sembrò perfino più fastidioso del solito. Levai contro voglia le coperte dal mio corpo e cercai di prepararmi in fretta mentre la mia compagna di stanza dormiva beatamente.
Storia dell'arte era la prima materia in programma per quella giornata e arrivai in aula decisamente presto.

Il ragazzo di ieri era seduto ad uno dei primi banchi e non sembrò nemmeno notare la mia presenza. Mi accomodai in uno dei banchi nella seconda fila posizionando il mio libro sulla superficie di esso.
Osservai il ragazzo di fronte a me per qualche minuto, era impegnato a disegnare. La sua mano si muoveva decisa sul foglio e sembrava totalmente incantato dai suoi stessi movimenti.

-Potrei avere la tua opinione?- il ragazzo si girò verso di me e mi porse il suo disegno con aria curiosa.

Il mio tentativo di spionaggio, se così si poteva definire, era fallito e lui non sembrava minimamente infastidito. Risultava essere davvero interessato ad avere una mia opinione.
Osservai il disegno, una semplice margherita dalle linee delicate era stata tracciata su foglio bianco.

-Semplice, ma bello. Mi piace il tuo stile, delicato e deciso- riporsi il foglio al proprietario e lui era intento ad osservarmi.

-Zayn Malik, piacere- sorrise mostrando i denti e allungò la mano in mia direzione.

-Amethyst Jordan-

Afferrai la sua mano e la nostra pelle a contatto mi provocò una sensazione incredibilmente piacevole, sentii un leggero brivido attraversarmi il corpo. Quel ragazzo aveva un fascino tutto suo.

-Amethyst? Complimenti, hai un incantevole nome. Originale e degno della tua bellezza, se mi permetti di dirlo-

Se ero rimasta affascinata dal suo aspetto il suo modo di parlare mi incantò del tutto, le parole uscivano dalle sue labbra come se fossero perle ed era impossibile non prestargli attenzione.
Quel complimento riuscì a farmi avvampare da testa a piedi.

-Anche il tuo è un bel nome- replicai pochi istanti dopo.

-Sei nuova? Purtroppo non ho ricordi di te in quest'aula-

-Sono nuova- il suo sguardo era come bruciante e sapevo che stava osservando ogni dettaglio del mio corpo.

-Questa rischiesta ti sembrerà sfacciata, ma ti andrebbe di passare un po' di tempo insieme? Magari oggi pomeriggio. Mi incuriosisci-

Accettai quella strana richiesta, ma in quel momento mi sembrò tutto spontaneo.
Era in assoluto uno dei più bei ragazzi che avessi mai visto e da quella nostra breve conversazione mi era sembrato anche un tipo interessante e intelligente.

Un semplice pomeriggio insieme, che male avrebbe fatto?
Così al termine delle lezioni mi ritrovai con lui, il ragazzo più bello dell'accademia e con una mente piuttosto eccentrica.
Zayn si offrì di mostrarmi il campus ed evitai di dirgli che avevo già avuto il piacere di girovagare per l'accademia. La sua compagnia era incredibilmente piacevole era quasi sublime sentirlo parlare.

Mi spiegò brevemente la sua storia al'accademia, era lì da circa un paio d'anni e voleva diventare un pittore. Era uno dei pochi ragazzi a non vivere nell'aerea del campus. Aveva cercato un appartamento nel centro di Londra e diceva che lì poteva fare tutto ciò che era di suo gradimento.

Era un ragazzo dolce, intelligente e con grande fascino. Tra noi sembrava esserci una sorta di collegamento o attrazione e sapevo che la cosa non era passata innosservata nemmeno a lui.

Ero incantata dal conoscerlo e volevo approfondire quella conoscenza.

-
Angolo autrice;
Salve lettori! Ci tengo a dire che questa storia è ispirata grazie alla os "colors" che ho scritto e potete trovare sul mio profilo. Spero che qualcuno segua questa storia, dato che ci tengo molto.
Detto questo vi saluto e vi chiedo di lasciare una stellina o un commento.
Al prossimo capitolo.

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