Capitolo 11.

2.6K 228 43
                                    

Associare Zayn ad un colore non era impresa facile, ma quel momento era grigio. Totalmente grigio.
Era crollato di fronte ai miei occhi e non ero stata in grado di fare molto se non stringerlo al mio petto.
Il suo respiro era irregolare e i suoi occhi, che tanto amavo, erano gonfi e ancora lucidi.

Eravamo rientrati in casa e prima che potessi fare qualsiasi cosa lui aveva già chiuso la porta d'ingresso, si era appoggiato su di essa ed era scivolato lentamente a terra. Mi ero messa a cavalcioni su di lui e avevo iniziato ad accarezzargli in maniera delicata il viso nella speranza di calmarlo.

-Ti prego, non andartene. Non lasciarmi anche tu- quelle parole mi sciolsero il cuore. Mai lo avevo visto così.

-Zayn, sono qui e non vado da nessuna parte. Mi spieghi cosa sta succedendo?-

Appoggiai la fronte sulla sua e i nostri sguardi si incrociarono. I suoi bellissimi occhi erano ancora lucidi e sembravano perfino più scuri del solito, forse proprio a causa del pianto. Le sue braccia circondarono i miei fianchi e mi strinse forte a sè, il suo tocco era insicuro quasi come se avesse paura a sfiorarmi.

-Devo spiegarti chi è Maggie e questo per me non è facile. Ti chiedo di non fermarmi a fine racconto potrai domandarmi ciò che vuoi, ti prego-

Zayn iniziò a parlare e lo ascoltai con estrema attenzione.
Maggie, o meglio Margaret, era la sua migliore amica da quando ne aveva praticamente memoria. L'aveva descritta come una bellissima ragazza, alta, bionda e con gli occhi chiari. Era forse lei la ragazza del disegno che avevo visto?

Erano cresciuti insieme e lei era una ragazza estroversa, Zayn le era molto affezionato e lo si capiva dal modo in cui ne parlava. Un leggero sorriso era presente sulle sue labbra.
Con il tempo il suo rapporto con la ragazza era cambiato, Maggie aveva iniziato a provare qualcosa per lui. Qualcosa che Zayn non ricambiava, per lui era soltanto la sua migliore amica. Maggie era stata costretta ad accettare la cosa, ma il loro rapporto era cambiato e la ragazza aveva iniziato a frequentare un giro non molto raccomandabile.

Pensai che potessero avere ancora una speranza, se avevano perso i contatti si poteva sempre rimediare. Prima che potessi dire qualsiasi cosa, Zayn terminò la sua storia.
Maggie era morta. Era uscita un sabato sera per andare ad una festa e non era più tornata, avevano litigato il giorno prima e non si era mai perdonato ciò.

Spiegò inoltre che suo padre lo aveva colpevolizzato fin dal primo istante dicendo che la ragazza era morta proprio per colpa sua. Da allora Zayn e il padre non avevano più alcun tipo di rapporto e ciò aveva solo contribuito a farlo stare peggio.

-Pensi ancora molto a lei?- furono le uniche parole sensate che riuscii a formulare.

-Sì, era la mia migliore amica. Eravamo davvero legati, ma non sono mai riuscito a ricambiare i suoi sentimenti. La vedevo come una sorella più piccola-

Osservai le sue azioni, appoggiò la testa contro la porta e serrò gli occhi.
Mi sentii totalmente impotente, sapevo di non poter cancellare quel terribile avvenimento e sapevo anche che stava soffrendo.

-Le volevi bene, questo lo sapeva di sicuro- a quelle mie parole aprì di nuovo gli occhi e il suo sguardo si posò su di me.

-Sai, quel giorno la nostra lite è finita nello stesso modo in cui stava terminando la nostra discussione. Lei si è alzata e se ne è andata via con la scusa più banale al mondo e io non posso lasciare andare via anche te. Io non ti posso perdere e questo lo capisci, vero?-

Rimasi in silenzio ad ascoltare le sue parole e realizzai di non avere idea di come rispondere. Mi limitai ad annuire e stringerlo forte a me, mi sembrava l'unica azione sensata da fare e lui ricambiò il mio abbraccio senza battere ciglia.

-Non me ne vado da nessuna parte, te lo posso promettere-

Quella mia frase aiutó a farlo sorridere, anche se per qualche breve secondo.

-Questo è il periodo del suo compleanno, ecco a cosa sto pensando ultimamente. Avrei dovuto dirtelo, mi dispiace- era tutto più chiaro e capii anche perchè volesse evitare di parlarne.

-Ora non preoccuparti, lo capisco. Puoi parlarmi di lei ogni volta che vuoi, ma non nascondermi più nulla-

Rimanemmo sul pavimento per ancora qualche minuto e Zayn sembrò finalmente calmarsi del tutto. Con un cenno mi fece capire di dovermi alzare, gesto che imitò anche lui poco dopo.
Afferrò la mia mano e intrecciai le dita alle sue seguendolo in silenzio fino alla cucina e a quel punto lo costrinsi a sedersi, volevo solo farlo stare tranquillo.

-Amethyst, non c'è bisogno di accudirmi come un bambino. Sei premurosa, ma non devi- una leggera risata lasciò le sue labbra, ma scossi la testa decisa.

-Dimmi ciò che vuoi e lo preparo, ma stai seduto a guardare. Va bene?-

Lo vidi appoggiare entrambi i gomiti sul tavolo in legno e sentii il suo sguardo sulla pelle.

-Potrei guardarti per sempre, credimi. Ora, ti prego, vieni qui- la sua mano circondò il mio polso e con un semplice gesto mi fece sedere sulle proprie gambe.

-Cosa vuoi fare ora?- domandai mordendomi il labbro poco dopo.

-Amethyst?- sembrò ignorare totalmente la mia domanda.

-Sì?-

-Grazie, non so cosa farei senza di te. Sei fondamentale-

-
Angolo autrice;
Ed ecco a voi svelato il mistero di Maggie, ve lo aspettavate?
Vi chiedo come sempre di farmi sapere cosa ne pensate e ringrazio tutti voi che state seguendo questa storia❤

ShadesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora