Capitolo 10.

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Dylan's Pov.

Quella mattina non mi andava di fare una passeggiata, quindi dormii fino alle 7.00.
La giornata scolastica si prospettava una vera schifezza dato che in prima ora avevo chimica con Abigail e il progetto non era pronto. Era la prima volta che non avrei consegnato un compito il giorno prestabilito, dovevo chiedere alla professoressa se poteva fare un'eccezione e consegnarlo di lunedì.

Uscii di corsa di casa, ero in ritardo, se il buongiorno si vede dal mattino, beh, sarebbe stata una pessima giornata.

Arrivai a scuola con il fiatone, dovevo decidermi a comprare un'auto, i corsi per la patente li avevo già fatti e li avevo superati senza errori, aspettavo solo una macchina.

Entrai in laboratorio con ben quattro minuti di ritardo.
"Oh, signorino O'Brien, faccia di nuovo ritardo e in questa classe non mettà più piede. Intesi?" Disse gracchiando la signora Mitchell.
"Si, mi scusi." Dissi col fiato corto prendendo posto vicino ad Abigail che salutai freddamente.
"Dov'è il vostro esperimento?" Disse avvicinandosi la professoressa picchiettando con le unghie il nostro banco.
"Cazzo è vero!" Disse sottovoce Abigail guardandomi.
"Modera i termini signorina Parker."
"Ehm...Abbiamo avuto alcuni problemi e non siamo riusciti a finirlo in tempo, lunedì lo porteremo, ve lo assicuro." Dissi cercando di essere più convincente possibile, ma alla signora Mitchell non parve convincere molto la mia scusa, anche se era vera.
"E che tipo di problemi?" Ci chiese. Stavo per aprir bocca ma Abigail mi precedette.
"Problemi personali." Disse lei.
"Chiacchiere." E poi ritornò alla cattedra valutando gli esperimenti degli altri compagni.

L'ora passò tranquillamente, ma prima che io e Abigail potessimo uscire dalla classe la professoressa ci chiamò alla cattedra.
"Sentite ragazzi, non voglio fare la parte della cattiva, cosa è successo?" Chiese togliendosi gli occhiali, guardai verso Abigail e le feci un cenno.
"Un ladro è entrato in casa mia e ha cercato di aggredirmi, quindi abbiamo avuto qualche inconveniente." Disse sottovoce come se avesse paura.
"Mi spiace tanto, non posso fare troppe eccezioni, quindi entro mercoledì dovete portarmelo, altrimenti sarete costretti a lasciare questo corso."
Sorrise, non l'avevo mai vista sorridere.
"Certo, non mancheremo." Dissi e lasciammo l'aula.

"Domenica ci vediamo per il progetto?" Mi chiese.
"Okay, poi ci mettiamo d'accordo." Le risposi sorridendole, lei accennò un sorriso e annuì.
"Abigail! Cosa ci fai con questo qui?"

Mi girai e trovai Mindy e Kimberly, con la faccia disguastata. Quanto le odiavo.

"C-ci stavamo mettendo d'accordo per quello stupido progetto di chimica. Ora devo andare, ciao sfigato!" Disse in modo arrogante e frettoloso, poi raggiunse le amiche che ridacchiarono, ma lei rimase impassibile. La guardai andare via, con quella sua camminata così sicura, ma in fondo, era una ragazza piena di insicurezze.

Non mi piaceva affatto che davanti le sue amiche doveva umiliarmi, mentre se eravamo soli più o meno si comportava normalmente.

Abigail's Pov

Mi sentivo terribilmente in colpa per quello che avevo detto a Dylan, mi aveva rivolto uno sguardo confuso, ci sarà rimasto male. Aspetta, mi stavo preoccupando di Dylan? Questa non ero io.

"Abigail!" Mindy mi disse scuotendomi.
"Che c'è?"
"Mi stavi ascoltando?"
Non risposi.
"Comunque, dopo la scuola veniamo da te a preparare tutto, ti aiuteremo per realizzare la migliore festa mai vista! Tanto alcool, tanta musica, tante persone e come tocco finale indovina? Abbiamo ingaggiato degli spogliarellisti!" strillò eccitata.
"Fantastico." Dissi accennando un sorriso.
"Un po' più di allegria!" Esclamò Kimberly.
"Non è giornata." Le liquidai e andai in classe.

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