Capitolo 15.

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Dylan's Pov
Mi alzai di scatto dal letto, guardai la sveglia, era mezzanotte e mezza. Spalancai la porta e corsi verso la sua camera, la aprii.
Abigail era stesa su quel letto, dimenandosi, piangendo e urlando, le andai vicino, stava ancora dormendo.
"Abigail! Abigail! Svegliati!" Le urlai cercando di tenerla ferma per le spalle, era inutile, continua a dimenarsi.
"Apri gli occhi. Sono io!"

Mi misi a cavalcioni su di lei e iniziai a scuoterle leggermente le spalle.

"Vattene non mi toccare!" Urlava e mi spingeva con forza lontano da lei. Stava avendo un incubo.
"Sono io, sono Dylan! Svegliati Abigail!" Dissi urlando e sovrastando le sue grida.
Sembró calmarsi un po', ma era ancora irrequieta.
"Ci sono io qui, non aver paura." A queste parole la sua resistenza cessó e aprì lentamente gli occhi.

"Dylan." Disse quasi come un sussurro, poi mi strinse delicatamente a sè, io feci lo stesso.
Sciogliemmo l'abbraccio, la guardai negli occhi, erano ancora lucidi, poi abbassó lo sguardo.
Le alzai il mento con la mano, le asciugai le lacrime col pollice e le sorrisi.

"Non aver paura, non ti lascio sola."
"Dicono tutti così." E poi scacció la mia mano dalla sua morbida guancia.
"Io non sono 'tutti', io non ti lascio, affronteró le tue paure, le affronteremo insieme, se vuoi, anche tu meriti qualcuno che sia al tuo fianco.
"Smettila di dire cazzate, ma comunque apprezzo il gesto, mai nessuno mi aveva detto cose simili." Sorrise, era diventata rossa per l'imbarazzo, era così tenera a volte.
"Tutto okay?" Dissi alzandomi dal letto.
"Solo un incubo. Rimani qui per questa notte?" Mi chiese.
"Certo." Le risposi sdraiandomi accanto al suo corpo.
"Grazie." Disse per poi mettere la sua testa sul mio petto e cingendo con le sue fragili braccia il mio corpo.
Ci addormentammo così, come se fosse la cosa più naturale del mondo.

"Dylan! Avevo detto niente mini O'Brien in questa casa! Spero abbiate usato le protezioni!" Sentivo mia madre punzecchiarmi la spalla con il dito, mi girai verso di lei, aveva uno sguardo divertito, poi mi resi conto che avevo ancora il viso di Abigail sul petto.

"Mamma, non è come pensi." Dissi, sentivo il rossore espandersi per le mie guance.
"Era anche ora che ti dessi una mossa figliolo." Disse per poi andare via chiudendosi la porta alle spalle.

Tutto il tempo rimanente lo passai a guardare Abigail dormendo, era così bella, con quel sorriso accentuato sul suo viso, quel sorriso che molto spesso non sfoggiava mai, ma era così innocente quel sorriso, così puro.

"Non mi fissare quando dormo." Disse per poi girarsi dall'altra parte del letto.
"Come fai a sapere che ti sto fissando?" Chiesi stranito.
"Me ne accorgo quando una persona mi fissa."
Ops, sgamato. Era davvero  imbarazzante.

Scesi le scale e diedi il buongiorno a mia madre che si limitò a guardarmi con una faccia che faceva intendere tutto, sempre la solita.

Questa bozza risale ad anni fa, ho ripescato la password del profilo e credo sia l'ultima parte che pubblicherò, ringrazio tutti quelle persone che l'hanno seguita♥️
Se volete, la mia migliore amica ha iniziato a scrivere una nuova storia, la trovate nel mio elenco di lettura♥️
Bacini ♥️

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