●Capitolo 16●

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Appena vide Lola saltarmi addosso, lasció cadere il guinzaglio a terra e restò impalato davanti all'ascensore dell'Hotel.

《I cani non sono ammessi in questo Hotel! Mattia,dovresti saperlo!》 Disse con una voce insopportabilmente stridula la receptionist.

《Zitta o ti farò licenziare!》Alzò la voce Mattia,indicando con l'indice la porta alla sua destra.
《Come osi...》chiuse gli occhi marcati di troppo eyleiner in due fessure,battè un pugno sulla scrivania e notai le sue vene ingrossarsi sul polso. Ma poi riacquistò un pò di calma e continuò.
《Come osi rivolgerti a me in questo modo! Lo sai che tuo padre non mi licenzierà mai.》Accennò un sorrisino soddisfatto.

Rimasi completamente sbigottita dalla conversazione appena avvenuta con la segretaria un pò troppo impicciona, (come avevo notato appena entrata nell'Hotel) e Mattia.
Decisi di andare via,penso di avere già abbastanza problemi per conto mio,e intromettermi in una conversazione privata avrebbe messo la cigliegina sulla torta.

《Ciao...》sussurrai e me ne andai.
《Aspetta!》urlò ma poi riprese lentamente.
《Come hai visto Viki è un pò antipatica. A dire il vero la odio. Ma ti prego di non ascoltarla,qualunque cosa dica.》
《Avevo capito subito,ho visto che mi hai mandato un pò di messaggi...》dissi guardando una crepa nel marciapiede.
《Già,allora ci vediamo lì.》
Mentre faceva per andare via mi sfiorò il braccio con la mano e sentii il metallo degli anelli che portava alle dita.
Subito rabbrividi,non so se era per la sua pelle a contatto con la mia,o per il metallo freddo.
Lo guardai andare via,e non mi girai finchè non lo vidi scomparire in un piccolo vialetto.

Mi precipitai a casa con in testa una domanda che mi ero posta centinaia di volte:cosa mi metto per stasera?
Sì,ero più che convinta di andare alla festa,ci saranno Silvia e Mattia e starò con loro. O almeno spero.
Non ho ancora capito se quello di Mattia era un invito ad uscire: non mi dava fastidio,è stato gentile dal primo momento con me,è stato il primo che ho conosciuto a Milano,e penso che un'uscita fosse il minimo per ricambiare la sua gentilezza.
Loris. Loris,dannazione. Se lo avesse scoperto sarebbe andato su tutte le furie.
Sabato sera è uscito dopo esser stato con te,hai avuto la conferma della tua migliore amica. È andato senza dirti niente,quindi perchè glielo devi dire?
Mi ricorda la mia coscienza,non posso darle torto.

《Dove vai?》mia madre entrò nella stanza mentre frugavo nell'armadio, nella speranza di trovare un vestito adatto per l'occasione.
《Vado...vado ad una cena di classe.》
《Ah,sono contenta! Ti lascio 20 euro sul davanzale della cucina,ciao tesoro.》uscì dalla stanza,con la mia menzogna negl'occhi.
Non amavo mentire ai miei genitori,ma penso che non mi avrebbero fatto mai andare da sola in discoteca di una nuova e sconosciuta città.
Il fatto che mia madre mi lascia sempre soldi sul davanzale,mi ricorda che devo trovarmi un lavoro: ho sempre desiderato fare la psicologa,ma finchè non otterrò il diploma e non seguirò corsi di laurea,dovrò accontentarmi di fare qualcos'altro. Penso che lavorare come cameriera in una bar sarebbe perfetto al momento,o magari qualcuno avrà bisogno di una babysitter...qualcosa mi inventerò. Ma non posso stare a casa a far nulla.

Mentre penso alla mia futura professione,mi capita tra le mani un vestito bordò.
Arrivava appena sotto il ginocchio, e aveva una scollatura a cuore.
Decisi di coprire il seno appena in mostra con un cardigan nero,non volevo risaltare troppo,sarei stata l'obbiettivo di tanti ragazzi con cattive intenzioni.
Raccolsi i capelli in uno chignon e tracciai una linea di eyleiner sulle palpebre.
Ero pronta,così chiamai Silvia per dirle di venirmi a prendere.
Arrivò puntualissima,come a scuola,lei era sempre in classe due minuti prima di tutti gli altri.
Appena entrai in macchina non potei evitare di farle dei complimenti: indossava un abito corto verde,con una vertiginosa scollatura sulla schiena,che lasciava poco all'immaginazione.
A scuola sembra la studentessa perfetta da ottimi voti,mentre il weekend...bhe,il weekend è davvero sexy.
《Stasera farai strage di cuori!》
《Macchè! Piuttosto tu,sei bellissima Marta!》
So che lo diceva per compassione,perchè il mio vestito non sembrava affatto adatto per una festa,ma comunque non avrei mai avuto il coraggio di mettermi qualcosa del genere.

La discoteca era più grande di quanto pensassi. C'era un grande palco dove un dj faceva magie alla console,e dall'altra parte,dei divanetti attaccati alle pareti facevano spazio a dei ragazzi che stavano limonando...piuttosto volgarmente.

《Vado a prendere da bere,tu aspettami lì.》mi urlò Silvia all'orecchio,perchè la musica era troppo forte.
Annuii e presi posto in uno sgabello vicino al bancone.
Mi guardai intorno: ballavano tutti,sopratutto sotto al dj,non potevo dar torto a tutta quella gente,quel ragazzo ci sapeva fare. La mia attenzione si spostò su una ragazza mezza nuda che "ballava" sopra ad un tavolino. Questo mi ricorda ancora di più che non mi ubriacherò mai.

《Eccoti.》
Mi girai di scatto,era Mattia.
Indossava una t-shirt nera che lasciava intravedere i muscoli sui quali erano disegnati tantissimi tatuaggi. Quest'ultimi mi stavano piacendo sempre di più. Portava dei jeans non troppo attillati,ma gli stavano benissimo.
Che cosa non gli sta bene?
No,non lo stavo pensando davvero. Okay,forse lo stavo pensando,ma Mattia non mi interessava,sono fidanzata.
《Mi stai ascoltando?》
《Ehm,si scusami stavo...》
《Ti ho offerto un cocktail,ma stai bene?》
No,non stavo bene,mi ero persa in quei suoi bellissimi occhi verdi,che le luci della discoteca rendevano più chiari.
Marta,smettila.
《Si sto benissimo.》
Imbarazzata e non sapendo cosa fare,bevvi un sorso dal bicchiere che mi aveva offerto.
Sentii la bocca bruciare. Sputai. Ma che roba è?!
《Oh mio dio,guarda cosa hai fatto...》
《Mattia scusami! Non volevo te lo giuro! Non l'ho fatto apposta...》
《Lascia perdere.》si alzò dallo sgabello e si immerse tra la folla.

Sono solo una stupida,avevo rovinato tutto. L'avrò messo in imbarazzo,era comprensibile la sua reazione. Avrei dovuto fingere di andare in bagno e poi avrei buttato il drink nel water,come facevo a tutte le feste. Ma perchè l'ho fatto?

Mattia è andato via e Silvia non so dove sia. Sono sola.

《Ciao bellissima,non sapevo fossi da queste parti.》
Era piuttosto alto,aveva i capelli biondi a spazzola e vestito molto bene.

《Ci conosciamo?》e intanto indietreggiai di tre passi.
《Sì. Sono Alessadro ci siamo visti sull'autobus per andare a casa,non ricordi?》
Ah già,sono quasi scappata da lui,per evitare una conversazione.
《Ah si ricordo...》dissi con voce poco convincente.
《Ti piace la mia musica?》
《Quale musica?》
《Questa!》gli scappó un sorriso.
《Oddio ma sei tu...》

《Sì,lui è il deejay.》intervenne Mattia. Ma dov'era finito?
《Complimenti per la musica...Mattia dov'eri?》
《Cosa te ne importa?》rispose lui.

Ti ricordi di me? | Mattia Briga |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora