●Capitolo 13●

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《Mà!》
《Bea!》
Mi saltò addosso come non faceva da tanto e ci stringemmo entrambe in un lungo abbraccio.

《Sono contenta ora che sei qui con me.》 Disse lei con un sorriso a trentadue denti.

《Anchio.》

Decidemmo di trascorrere il pomeriggio al cinema, a guardare un film horror che ci eravamo promesse di vedere insieme, come daltronde, facevamo con ogni film che sapevamo che ci sarebbe piaciuto.
Una volta finito pensammo di mangiare in pizzeria.

《Una coi wurstel e un'altra con salame piccante bellezze?》Disse Simone, il cameriere, nostro grande amico che  ormai conosceva i nostri gusti a memoria.

《Sì, grazie Simo.》 Rispondemmo in coro.

《Senti...riguardo alla telefonata di poco tempo fa...》

《Non c'è bisogno che ne parliamo, ora che sei qui con me tesoro.》Non sembrava affatto preoccupata.

《Sì invece che ce n'è il bisogno. Non è una cosa da nulla,capisci Bea?》

《Non c'è nessuna zia a Milano vero?》smise di mangiare.

《Come fai a saperlo?》Ero incredula a quelle parole,come faceva a esserne a conoscenza?

《Tuo padre...》Farfugliò.

Di solito è mia madre che non riesce a trattere i segreti o cose del genere. Invece non potevo credere alle mie orecchie. Ebbene sì, quell'uomo non ne fa una giusta.

《Bea...te l'avrei voluto dire io...》

《Lo so, credimi non l'ha fatto apposta, ha dato per scontato che me l'avresti detto. Ora però cambiamo argomento,perfavore.》

Silenzio, solo silenzio. Bevevamo le nostre bibite evitando di incrociare ognuna lo sguardo dell'altra.

Ma poi mi scappò un pianto spontaneo.

《Sc...usa,sc...usa,scusa,scusa,scusa!》Dissi io singhiozzando.

Bea venne vicino a me e mi abbracciò fortissimo sussurrandomi che non era colpa mia, all'orecchio.

《L'hai detto a Loris?》

《Lo sai che sono come una tomba quando si tratta di segreti! Mica come..》

《Mio padre?》

《Tuo padre!》
Scoppiammo in una risata isterica entrambe, sapeva come ritirami su il morale in un attimo.

《Però se vuoi un consiglio è meglio che glielo dici...oggi aveva una semifinale di calcetto,domani penso la finale,andiamoci insieme!》

《Come mai così esperta di calcio la mia Bea?》

《Bhè sai...non c'è solo il tuo ragazzo nella squadra...》Divenne rossa come il salame sulla sua pizza.

《Shh! Non mi dire niente! Voglio sapere tutto domani!》

Ci perdemmo in pettegolezzi, per tutta la serata, gli raccontai anche dei miei primi giorni a Milano, della nuova scuola e di una nuova amica, Silvia.
Gli accennai solo per un secondo di Mattia, non voglio che si sappia troppo in giro, non riesco a capire bene il perchè, ma è una cosa che voglio tenere per me, come un segreto.

Quando arrivò l'ora di andare via salutai Bea e Simone e mi diressi a casa.
Una volta arrivata non avevo nemmeno le forze di arrabbiarmi con mio padre per quello che aveva fatto, perciò mi buttai sul letto pensando a quello che sarebbe successo il giorno dopo.

"Drrrriiiin"

Oggi avrei rivisto Loris.
Di solito prima che io scenda dal letto passa un bel pò di tempo, ma in certe occasioni, posso essere più veloce della luce.

Decisi di lasciare i capelli sciolti,con il ciuffo davanti.
Misi dei jeans strappati e una maglietta un pò attillata.
Infine mi truccai, questa volta esagerai un pò, devo essere sincera, volevo fare colpo su Loris, anche se mi diceva sempre che per lui, truccata o struccata ero bella comunque.

Una volta arrivata al campo, ho visto Bea che si sbracciava per far sì che la vedessi e mi mettessi nei posti in tribuna vicino a lei.

Nascosi il viso coi capelli il più possibile: non volevo che Loris mi vedesse ora. A fine partita gli avrei fatto una sorpresa scendendo in campo e abbracciandolo, proprio come nei film.

Ti ricordi di me? | Mattia Briga |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora