Inizio a raccontare prima del tentano incendio della mia scuola.
-Allora stavo tranquillamente fumando una sigaretta, in classe di chimica- sottolineo e lei si mette a ridere.-Il prof ormai aveva perso le speranze con me e quindi facevo tutto quello che volevo, comunque, stavo giocando con l'accendino con una mano e con l'altra versavo il liquido. Dovevo metterne due millilitri, ma per sbaglio la sigaretta mi cadde nella provetta, con lei tutto il liquido, in più l'accendino riscaldò il tutto e boom. Lascio a te l'immaginazione- faccio spallucce. La sento ridere di gusto.
-In pratica non è stato colpa tua- dice tra le risate.
-Infatti, ma tutti i professori mi odiavano e dovevano trovare una scusa per sbattermi fuori dalla scuola. Espulsa- dico con il tono del preside, facendo ridere di più Cassandra.
-Okay okay. Ora voglio sapere degli atti osceni- dice fissandomi. Esilaranti anche quelli.
-Allora, mi trovavo con questo figo della madonna in giro per strada, ubriachi fino al vomito. Forse fui presa dagli ormoni che mi misi a baciarlo in mezzo alla strada. Non c'è niente di male in un bacio, pensai. Ma si trasformò in qualcosa di molto più intenso?- suona più come una domanda e lei ridacchia.
-Fatto sta che lui mi sbatté su una panchina e si mise sopra di me. E ti lascio di nuovo all'immaginazione. Pensa che una vecchietta ci ha urlato dietro "se proprio dovete farlo, fatelo a casa vostra" non risi mai così tanto in vita mia- Cassandra è caduta a terra per le troppe risate.
-Sei forte. Quanto devi restare qui dentro?- mi chiede dopo essersi calmata. Gli sorrido per ringraziarla.
-2-3 anni. Ma ora voglio sapere cosa hai fatto tu- dico indicandola.
-Una volta ho fatto irruzione in casa di una tipa e le ho rubato un po' di roba. Poi un altra volta ho danneggiato l'auto della mia prof di lettere. Le ho scritto troia sulle portiere e le ho rotto tutti i vetri, con una mazza da hockey, bucato le gomme e fui tenta e di buttarla da un burrone, ma il mio complice mi convinse a non farlo e poi altre cose- ridacchia e io con lei.
-Però mica male. E tu quando devi starci?- mi complimento con lei.
-Ci sono stata per un anno. Adesso devo farmi un paio di mesi o giù di lì- dice. Vado per rispondere ma la guardia mi interrompe.
-Mitchell hai una visita- ci interruppe la guardia. Vedo sbucare mio fratello. Ecco adesso mi fa la ramanzina.
-Come mai qui?- chiedo subito.
-Sono qui perché pensavo che avessi bisogno di compagnia. Ascolta mi spiace per come ti ho trattata oggi- dice mortificato abbassando la testa.
-Tranquillo, lo so che sei arrabbiato- dico abbracciandolo.
-Oh che stupida, Cassandra lui è Chris mio fratello, Chris lei è Cassandra, la mia "coinquilina"- dico indicando prima uno e poi l'altro. Si danno la mano.
Mio fratello resta per poco tempo, dato che il tempo delle visite era di 10 minuti. In meno di 5 minuti mi ritrovo nel mondo dei sogni. Sogno un orfanotrofio. E delle persone senza volto che lasciano una cesta vicino alla porta. Capisco che sono la bambina nella cesta. Però è come sei fossi esterna a quel sogno. Come se lo stessi guardando. Inizio ad urlare di non lasciarmi li, di portarmi con loro. Ma niente.
Mi sveglio di soprassalto tutta sudata.
-Ehi Kirs che succede?- mi chiede Cass con la voce impastata di sonno.-N-niente un incubo- spiego cercando di calmarmi. Questo incubo mi tormenta da anni ormai. Sempre la stessa storia.
-Ti va di raccontare?- mi chiede alzandosi e sedendosi accanto a me.
Annuisco e incomincio a raccontare.-È sempre lo stesso da anni. Sogno che delle persone senza volto mi abbandonano in un orfanotrofio. Però il sogno è come se lo guardassi da fuori, non come se lo vivessi- spiego gesticolando. La mi accarezza un braccio.
-Ricordi a cosa è legato questo sogno?- mi chiede. E mi ci vuole tutta lo forza del mondo per raccontare.
-I miei genitori, se posso chiamarli così, mi abbandonarono quando ero piccola. Avevo si e no un anno. Abbandonarono anche mio fratello. Restammo li dentro fino a quando lui non compì diciotto anni. Non ricordo niente dei miei e Chris evita del tutto il discorso- spiego tentando di trattenere le lacrime.
-Io, ehm scusa non lo sapevo- dice mortificata.
-Tranquilla è normale che non lo sapevi- la rassicuro.
-E dimmi come hai fatto a conoscere gli amici di tuo fratello. Dato che siete stati là dentro fino a 2 anni fa, credo- dice. Annuisco alla sua supposizione. Quando era venuto mio fratello avevamo parlato anche dei suoi amici.
-Mio fratello ogni tanto sgattaiolava fuori da li. E loro ogni tanto venivano a farci visita- spiego, sorridendo per tutte le cose che abbiamo combinato.
-Me li farai conoscere vero?- chiede speranzosa. Annuisco. Cala il silenzio e lei va a stendersi sul suo letto. Chiudo gli occhi e sprofondo di nuovo nel sonno. Per fortuna non faccio più quell'incubo. Credo che parlare con Cass mi abbia fatto distrarre.
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Spazio autrice,
Eccomi dinuovo qui dopo quasi 2 settimane. Davvero scusate ma non avevo proprio il tempo di scrivere. Non so assolutamente quando pubblicheò il prossimo capitolo, spero non troppo tardi. Comunque spero che questo secondo capitolo vi sia piaciuto, scusate eventuali errorri è scusate se è corto.
BAYYYY
VE SE AMA❤️❤️❤️
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Bad girl[Andy Biersack]
Fanfiction-Ti odio Andy Biersack- dico a pochi centimetri dalle sue labbra -Il sentimento è reciproco Kirsten Mitchell- sussurra e unisce le nostre labbra.