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Aspetto una ventina di minuti prima che Conor entri nell'ufficio. Entra molto tranquillamente, si toglie il cappotto, lo appende e poi si siede di fronte a me.

-Allora?- va dritto al punto incrociando le baccia al petto.

-Odio quello che sto facendo- dico passandomi frettolosamente una mano tra i capelli.

-É giusto quello che stai facendo- dice molto tranquillamente, troppo tranquillamente. Oggi mi sta dando molto fastidio.

-Non è giusto cazzo. Tradire la fiducia del ragazzo che amo non per niente giusto. Mi fa sentire uno schifo- praticamente sto urlando. Le lacrime ormai stanno scendendo dai miei occhi e non faccio nulla per fermarle. Conor se ne sta li senza fare un cazzo e la voglia di prenderlo a calci cresce sempre di più.

-Ascolta Kirsten, capisco le tue intenzioni, ma noi ne abbiamo bisogno. Non c'è nessun altro modo per farlo, se lui si rifiuta, tu sei l'unica che ci può aiutare. Ti prego. Ti ho già detto che faremo tutto quello che vuoi- dice alzandosi e venendo verso di me, che ero in piedi già da prima.

-Io lo faccio, ma l'unica cosa che voglio è che non lo portiate via da me. Ti prego Conor, è l'unica persona di cui mi importi, oltre mio fratello. Chiedo solo questo- lo sto pregando, mi netto in ginocchio un altro po.

-Non so se é possibile- dice passandosi una mano dietro il collo

-Ti prego, non posso fare nulla senza di lui, non sono nulla senza di lui- cado di peso in ginocchio mettendomi le mani sul viso

-D'accordo, va bene. Farò il possibile- dice aiutandomi ad alzarmi. Sorrido, ma poco, asciugando le lacrime.

-Grazie- lo abbraccio istintivamente. All'inizio è un po titubante, ma poi si lascia andare e ricambia. L'abbraccio dura si e no 5 secondi. Quando ci stacchiamo, mi intima di sedermi e così faccio.

-Hai voglia di dirmi qualcosa, oppure...- lascia in sospeso la frase e mi prendo dei secondi per pensare se dirgli quello che so o no. Alla fine opto per dirgli tutto.

-In realtà non ho scoperto molto. Andy e Emily erano fidanzati, ma poi lui l'ha sorpresa a letto con il suo migliore amico Edward. Mi ha detto solo questo- sospiro all'ultima frase. Il rimorso crese dentro di me e mi sto gia pentendo di tutto questo.

-Quindi può essere che li abbia uccisi per gelosia?- lo dice come se fosse più una domanda. In realtà non l'ho mai pensato da quando me l'ha detto.

-Non ne ho idea. Adesso posso andare?- chiedo, stufa di stare qui dentro. Lui annuisce distrattamente e mi alzo dala sedia, per uscire dalla stanza. Cammino rapidamente verso l'esterno, quando due mani mi afferrano per la vita e fanno aderire la schiena al muro. Paul.

-Ehi- dico in sussurro. Lui fa un sorriso sbilenco e mi fossa senza dire nulla.

-Allora...?- continuo, ma lui sta ancora zitto. Sbuffo innervosita dal suo comportamento.

-Voglio capire- decide di parlare dopo un paio di minuti

-Capire cosa?- chiedo aggrotrando le sopracciglia.

-Perché lui e non me- dice in tono amaro. Non metto nulla a capire di cosa sta parlando. E non capisco perché non si sia fatto avanti prima, ma credo sarebbe stato inutile, dato che ero già cotta di Andy, anche se non me ne ero accorta. Un lamento esce dalle mie labbra.

-Oh Dio. Ascolta Paul, se tu fossi arrivato prima di Andy, magari, forse, io e te potremmo stare insieme. Non...non ti fare starane idee, io amo Andy, non voglio darti false speranze- dico allontanandomi da lui. Abbassa la testa, per poi alzarla e puntare i suoi occhi verdi nei miei nocciola.

-Ho capito- dice tutto sconsolato. Un po mi dispiace essere stata così, diciamo, senza cuore, ma doveva saperlo.

-Mi dispiace- dico mettendo una mano sulla sua spalla, per poi abbracciarlo. Le sue braccia mi avvolgono subito stringendomi.

-Scusate, ho per caso interrotto qualcosa?- ci stacchiamo non appena sentiamo la voce di Andy. Non mi lascia il tempo di spiegare, che va via.

-Cazzo- urlo stringendo i capelli in un pugno. Mi metto a correre per raggiungerlo. Quando lo raggiungo, non troppo lontano da dove stavamo, gli prendo il braccio facendolo girare verso di me. Nei suoi occhi non c'è nessuna emozione, sono scuri, vuoti. Credo, anzi no, sono sicura di averlo ferito. Stiamo qui, in mezzo a questo corridoio a guardarci senza dire nulla. A voIte il silenzio è meglio delle parole. Ma adesso non dovevo starmene zitta, dovevo spiegargli tutto.

-Non è come credi. Prima di farti tutti i film mentali ascoltami- mi fermo per vedere la sua espressione. É serissimo.

-Il problema è che io me li sono già fatti- quasi urla.

-Non urlare- sussurro, ma lui non mi ascolta e continua ad urlare

-Cazzo! Sai come ci si sente a vedere la ragazza che ami abbracciare la persona che più odi?- che ve lo dico a fare che sta urlando.

-Non abbiamo fatto nulla di male- ora sto ulrando anch'io.

-Niente di male? Quindi se io ora vado da Janet e l'abbraccio non è niente di male, giusto?- dice ghignando. Lo guardo sbalordita.

-Ma se non mi hai fatto neanche spiegare- credo che perderò la voce a furia di gridare.

-No, adesso voglio stare da solo. Parleremo dopo- dice e se ne va. Io rimango inchiodata sul posto, la in piedi come una cogliona, ancora interdetta. Cosa diamine è appena successo? Perché si è comportato in questo modo? Perché non mi ha lasciato spiegare da subito e facendosi i film mentali o idee sbagliate? Voleva un scusa per mollarmi? Me lo poteva benissimo dire normalmente senza tutte queste scenate. Poteva dirmi che era tutto un gioco e farla finita. Ma no, il signorino le sue responsabilità non se le prende. Sai cosa, io non ho fatto nulla, ha fatto tutto da solo, quindi lui mi deve chiedere scusa, non io. Decido di muovermi ed andare in cella. Quando arrivo Andy non c'è e, sinceramente, ci sono rimasta un po male. Scuoto la testa e vado a stendermi sulla branda. Chiudo gli occhi e mi addormento subito.
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Aloha ragasse...
Perdonate il grosso rirardo *si inginocchia* ma non ho avuto tempo per scirvere, ed adesso sto scrivendo mentre sto al ristorante. Comunque scusate gli errori.
Arriviamo a 10 🌟 e 2 commentini.
BAYYYY
VE SE AMA❤️❤️❤

Bad girl[Andy Biersack] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora