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Dopo varie ricerche riesco a trovare un posto dimenticato da tutti. Mi siedo per terra e poggio i fogli sulle ginocchia. Apro lentamente il fascicolo e vedo una foto di Andy in primo piano. Dovrebbe essere di un paio di anni fa, dato che i capelli sono più corti e si vede che é più giovane. La prendo in mano e l'ammiro. Cazzo se era bellissimo. I tatuaggi spuntano dal colletto e dalle maniche della maglietta. Ci passo un dito sopra e la poso a terra. Prendo il primo foglio e lo leggo.

Nome: Andrew Dennis Biersack

Data di nascita: 26 Dicembre, 1990

Luogo di nascita: Cincinnati, Ohio

Accusato di pluriomicidio, della sua ragazza e del suo migliore amico, Emily Sancez e Edward Smith. Accusato di infermità mentale. Si sospetta che l'accusato abbia, volutamente, assassinato le due vittime mentre era sotto effetti della droga. Lui afferma di non aver fatto nulla di ciò, ma i giudici lo hanno condannato a scontare la pena di 20 anni in prigione, tenuto sotto osservazione, data l'infermità mentale. Si sospetta che sia anche l'assassino di Grace Johnson la sorella di Emily, il cognome lo ha preso dal marito, la ragazza trovata morta in casa sua. Il ragazzo afferma ancora di non essere stato lui...

Smetto di leggere quado un mio singhiozzo rompe il silenzio. Oh mio Dio, non ci posso credere. Perché Andy mi ha tenuto nascoste tutte queste cose? Perché non si è confidato con me? Aveva detto che si fidava. Scuoto la testa cacciando furiosamente le lacrime via. Con le mani tremanti prendo gli altri fogli; sono due foto. Le immagini sono raccapriccianti, il ragazzo é immerso in una pozza di sangue, la testa forata e, guardando bene, é stato anche accoltellato. La metto subito via e prendo l'altra; la ragazza non é messa meglio. Ha la gola tagliata, immersa sempre in una pozza di sangue. La sensazione di vomito si spazio dentro di me, ma inghiotto reprimendola. I due ragazzi devono essere per forza Emily ed Edward. Sono scioccata, non pensavo che avesse fatto questo, ma non riesco a capire perché non ricorda niente, voglio dire io mi ricorderei avessi ucciso delle persone, anche a distanza di anni. Devo scoprirlo, ma non prima di aver finito di leggere quei maledetti fogli.

Due altre foto attirano la mia attenzione, dovrebbe essere Grace. L'immagine fa ancora più schifo delle altre. La ragazza mora é legata ad un tavolo con delle corde molto spesse e dei coltelli conficcati per tutto il corpo. Butto via la foto coprendomi gli occhi con le mani. É orribile quello che ha fatto. Anzi orribile é dire poco. L'altra foto é di Grace che sorride abbracciata ad un ragazzo, suo marito probabilmente. Devo scoprire assolutamente tutto su questa storia. Mi alzo in piedi, rendondomi conto che é passato molto tempo e sicuramente mi stanno cercando. Prendo i fogli e mi incammino verso la cella. Devo nascomderli, se non voglio che Andy li veda, quindi li metto sotto il materasso.

-Ehi piccola, finalmente- dice Andy entrando nella cella e abbracciandomi. Rimango immobile senza ricambiare l'abbraccio, sono un po schifata, ma non posso farci niente. E se facesse la stesa cosa a me? Se mi facesse del male?

-Che succede?- mi guarda corrugando la fronte. Mi sposto dal suo tocco e vado a sedermi sul letto. Rimango ancora in silenzio. Non so cosa dire, non so come mi devo comportare, sono intimorita da lui. Cerca di avvicinarsi di nuovo, ma io mi scanso nuovamente.

-Perché non mi hai detto di Grace?- chiedo senza pensare, subito mi tappo la bocca, quando si gira lentamente verso di me.

-Io...Scusa- dico velocemete. Viene verso di me e mi intrappola al muro, chiudo d'istinto gli occhi.

-Chi te lo ha detto?- domanda duramente. Apro lentamente gli occhi.

-M-mio fratello- balbetto. Mi guarda con quei suoi occhi grigi.

-Senti, io non so cosa tu abbia visto, cosa ti abbia detto, ma io non ricordo nulla di quel giorno, come non ricordo di aver ucciso Emily o Edward. Non so come sia possibile, ma é come se avessi un amnesia. Ricordo solo il volto di Emily che mi implora di non so cosa e basta. Conor mi ha detto che sono stato io ad ucciderli ma non ricordo nulla- dice facendo leva sulle mani e allontanandosi. Io lo guardo che cammina avanti e indietro e si passa nervosamente le mani nei capelli. Prendo coraggio e gli chiedo quello che volevo sapere prima.

-Non ti ricordi proprio nulla di Grace? Sforzati un po'- dico dolcemente per non farlo arrabbiare. Si volta verso di me e poi va a sedersi sul letto.

-No. Ricordo che é la sorella di Emily. Mi aveva minacciato, molto prima che...la uccidessi, che se non l'avessi lasciata stare avrebbe chiamato la polizia, per dire loro tutte le cose che avevo fatto in passato. Io le dissi che non era nessuno per comandarmi. Ricordo che ero molto arrabbiato e che sono andato a casa sua, ma poi il vuoto- dice scuotendo la testa. Rimango in silenzio non sapendo cosa dire, così vedendo il mio silenzio, continua.

-Sai, lo so che mi credono pazzo. Lo so che associano la mia amnesia a questo. É come se il mio subconscio, quando sono arrabbiato, prendesse il sopravvento, come se fossi posseduto, mi impone di uccidere o di fare altro e quando lo faccio, svengo e quando mi risveglio non ricordo più nulla. É da un bel po' che non mi succede, sto imparando a reprimerlo- dice voltrandosi verso di me. Con riluttanza vado a sedermi accanto a lui.

-Sono sicura che si risolverà tutto. Questo non toglie che ci sono molte probabilità che sei stato tu. Ma risolveremo- dico accarezzandogli i capelli.

-Lo sai, vero, che non ti farei mai del male- dice guardandomi negli occhi. Annuisco leggermente e fa unire le nostre labbra in un bacio voglioso e pieno di amore. Le nostre lingue si scontrano subito dando molta più passione. Allaccio le braccia dietro il suo collo e lui mi fa sedere a cavalcioni sulle sue gambe, mettendo le mani sui miei fianchi spingendomi di più verso di lui. Quando ci stacchiamo per riprendere fiato si stende completamente sul letto. Vaga con le mani per tutto il corpo, insinuando le mani dentro la maglietta.

-Biersack, Mitchell- ci stacchiamo velocemente, tanto che cado a terra, facendomi un dolore assurdo al sedere. La guardia ci guarda tra l'incazzato e il divertito. Fa un cenno fuori e altre guardie entrano a prendere Andy. Che non oppone nessuna resistenza.

-Dove lo state portando?- chiedo piazzandomi accanto al mio ragazzo.

-Isolamento. Forse una volta per tutte capirà che non deve farsi le detenute- dice ghignando.

-Per la cronaca é la mia ragazza, cazzone- sbraita Andy prima che lo portino via

-Una delle tante- replica la guardia che lo tiene fermo. A quella frase mi rabbuoio, ma mi riprendo subito. Mi abbasso per prendere i fogli sotto il materasso e seguo la guardia.
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Scusate l'enorme ritrardo, ma il 26 sono partita per il molise, poi quando sono tornata ho dovuto finire i compiti per le vacanze, poi c'é stato Capodanno e non ho fatto in tempo a scrivere. Comunque spero che vi sia piaciuto e come al solito 10e 4 commenti.
BAYYYY
VE SE AMA❤❤❤

Bad girl[Andy Biersack] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora