«Gem ti sta male cambialo»
«Lo so non devi dirmelo tu...infondo non mi é mai piaciuto quello a sirena»
«Sinceramente sono belli ma tu odi i vestiti aderenti»
«Ecco esattamente e adesso ne abbiamo altri due,da principessa e quello imperiale..Aiutatemi»
Solo due vestiti ce la posso fare ce la devo fare.
Perché non so che vestito prendermi?
Semplice perché non ho mai sognato me stessa che mi sposavo con il ragazzo perfetto.
Non potevo sapere che sarebbe realmente accaduto quindi adesso mi devo provare tutta la nuova collezione da sposa di chissà che stilista.
La ragazza del negozio come sempre sorridente mi porge il classico vestito da Cenerentola, ovvero una grande gonna a mongolfiera messa velo su velo e strato su strato,piú che una principessa mi ricorda tanto un panino imbottito.
«Dai provalo magari é questo»
Rivolgo uno sguardo a Josephine come per dirle "Non sarò un panino ambulante!". Credo mi abbia capito perché é scoppiata a ridere.
Sospiro ed entro in camerino uscendone poco dopo.
Mi fisso allo specchio.
«É un grande no»
«Jos non vorrei sembrare vanitosa o altro ma hai ragione»
«Io ho sempre ragione»
«Se tu hai sempre ragione io troverò il vestito perfetto. Cosa molto difficile»
E torniamo in camerino.
Ancora.
Che rottura credevo fosse facile scegliere un vestito. Ecco l'ultimo,finalmente,lo indosso e torno fuori guardandomi allo specchio.
Questo era stupendo.
Il classico vestito lungo con uno strappo su tutta la gamba destra fino a metà coscia,ne troppo largo ma neanche aderente,una scollatura a cuore con decorazione di brillanti e il corpetto era ricamato con fantasie floreali e la gonna aveva un lungo strascico. Abbinato ad un diadema con un lungo velo bianco e il bouquet già scelto di rose bianche e orchidee é perfetto.
«Gem...»
La interrompo.
«Si é questo.»
[...]
Nel mentre Liam e compagnia bella vanno a prenotare chiesa e ristorante io e Jos ci preoccupiamo della damigella ovvero lei.
Qui sarà veramente dura.
«Questo?»
«No»
«E questo?»
«No»
«Ques...»
«Noo»
«Jos c'è rimasto solo ques...»
«Ancora ho detto n...si! É stupendo! »
«Finalmente!»
Dopo un'ora e mezza sicuro passate a guardare ogni vestito esistente in quel negozio ora ne dobbiamo passare un altra per scarpe,una per gli accessori e credo dopo sia finito... O almeno spero....
--
Finalmente riposo!
Non voglio vedere mai piú tacchi o cose del genere!
«Gem come ti farai i capelli?»
«Non so...dobbiamo pensarci su»
«Conosco una ragazza che é brava e farà entrambe»
«Menomale mi hai tolto un pensiero.»
«Pensa che adesso il mio Luke sta con Liam in una chiesa»
«Mica si sposano e uououo fermi tutti. Tuo Luke? Che mi nascondi?»
Sta cercando di evitare un discorso ma potrei picchiarla da un momento all'altro.
«Bhe...Gem...ecco...»
«State insieme?»
Annuisce velocemente alle mie parole.
«Trova un motivo per cui non dovrei ucciderti adesso. É una cosa bellissima perché non me lo hai detto? Da quanto?»
«Sono sei mesi e non tel'ho detto perché pensavo che ti piaceva»
«No seriamente la tua stupidità non ha limiti.Sto con Liam adesso me lo devo anche sposare e tu pensi che possa piacermi uno come lui?Pffffft ti porterò dallo psicologo come regalo per i sette mesi»
Ridiamo e poi prendo il cellulare che inizia a squillare. É Liam.
-Pronto?
-Piccola hai fatto tutto?
-Si ci abbiamo messo tipo un oretta per me dopo ti spiego il perché e minimo minimo tre ore per Josephine.
«Hey Gem!»
«Shhhhhh zitta tu»
Sento Liam ridacchiare e mi immagino la sua espressione.
Mi sento sciogliere.
-Qui abbiamo chiarito tutto e a quanto pare ci sarà esattamente tra due mesi.
-Quindi luglio? Estate! Perfetto.
-Dove siete? Io e il biondo vi raggiungiamo.
-Non serve vi vedo già io da qui. Uh di a Luke che se vuole gli ricucio i pantaloni.
Scoppiamo a ridere mentre loro ci raggiungono.
Luke stringe a se Josephine mentre io mi beo delle coccole di Liam facendomi piccola piccola tra le sue braccia.
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Shadow of Blood ||L.P||
FanfictionSTORIA COMPLETATA Un bambino ed un giocattolo, almeno una coppia su tre si basa su questa frase. Lui bambino, lei giocattolo. Non si sa come ma questo genere di "rapporto" ancora esiste, ancora qualcuno tratta le persone come un oggetto, come se la...
