Mi osserva salendo con la mano lungo le cosce,cerco di spostarla muovendo appena la gamba ma lui stringe la presa facendomi fermare.
Salendo arriva alla cintura dei jeans slacciandola,non dirmi che ancora non é sazio? Quanto ancora deve farmi soffrire?
«Tu vuoi zittire me?» sussurra tenendo lo sguardo vicino il mio e sento il suo respiro spostarsi sul mio collo per poi continuare la frase
«e io faccio urlare te»
Il tono della sua voce diventa cattivo facendomi rabbrividire mentre mi sfila i pantaloni.
Scuoto la testa guardandolo negli occhi per cercare un briciolo di pietà ma lui fa un ghigno malizioso per poi afferrare un coltello da macellaio a punta affilata approfittando del mio sguardo sul suo.
Avvicina l'arma a se e con l'altra mano mi sfila la maglietta di dosso,afferrandomi il polso mi trascina portandomi avanti a se in piedi poggiata al bancone e il suo corpo tiene fermo il mio.
Poggia le labbra sul mio collo lasciando vari baci,incominciavo a rilassarmi e abituarmi quando poi lo sento sorridere quasi come un ghigno e mi accorgo che mi ha bloccata solamente quando cerco di spostarmi.
Allunga la mano verso quel coltello e un paio di forbici che erano lí accanto,di tutto questo ho notato solo le forbici quindi tengo lo sguardo fisso su quelle mentre la lama scivola sui miei polpacci quando poi lancio un urlo sentendo la punta del coltello conficcata di poco nella schiena,tanto per far uscire del sangue e far provare dolore,facendola poi scivolare lungo la mia pelle mentre urlavo sentendo la sua risata spontanea in risposta ai miei gemiti di dolore.--
10:00 P.M
Abbiamo finito di mangiare da una mezz'oretta per poi ritrovarci lui in camera io in cucina osservata dai suoi segugi.
«Devo ancora cambiarmi ma non ricordo dove sta la mia stanza...»
Alzo lo sguardo verso la scalinata e lentamente mi dirigo verso di essa dopo di che la percorro ritrovandomi cinque porte differenti tutte bianche,inizio dalla prima ed é una camera con cucce lettini e tutte cose per cani quindi ci metto poco a capire di chi fosse.
La seconda porta era chiusa a chiave con un lucchetto e la cosa mi incuriosisce molto.
Terza porta,un bagno davvero grande con doccia,vasca nel pavimento e due lavandini.
Mancano due stanze,ne apro una e lo trovo li disteso su un letto matrimoniale con rosse coperte morbide,dormiva e il mio cuore troppo buono non poteva fare a meno di obbligarmi ad osservare intenerita l'espressione innocente che ha mentre dorme,sembra debole e indifeso poi tocco il mio corpo ancora semi-nudo e sentendo i tagli ho gli occhi pizzicare poi in un lato della sua stanza trovo la mia borsa dove tenevo trucchi,cellulare e il caricatore che per un mio buon vizio porto sempre con me.
Corro nella camera di fronte iniziando a piangere,cerco il contatto di Harry e lo chiamo ma ciò che sento é qualcosa che fa cadere morale e autostima a picco.Segreteria: siamo spiacenti di comunicarle che il suo credito non é sufficiente per il servizio da lei richiesto grazie e arrivederci.
Fantastico...non ho una ricarica...l'unica cosa che posso fare é scrivere sul blocco note per sfogarmi...
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Shadow of Blood ||L.P||
FanficSTORIA COMPLETATA Un bambino ed un giocattolo, almeno una coppia su tre si basa su questa frase. Lui bambino, lei giocattolo. Non si sa come ma questo genere di "rapporto" ancora esiste, ancora qualcuno tratta le persone come un oggetto, come se la...