É ormai da dieci minuti che si diverte a fare il piccolo chirurgo con il mio corpo,ho tagli ovunque...
fianchi,cosce,glutei,interno coscia.
Sto per chiudere gli occhi ormai stanca di dimenarmi quando poi la sua voce attira la mia attenzione.
«Sai piccola Gemma,hai urlato,non devi urlare»ha il volto avanti il mio ma con il taglierino fa un altro taglio sulla mia gamba,questa volta molto profondo.
Lascia il taglierino insanguinato sul mobiletto per poi prendere qualcosa che sembrano ago,filo,un limone,acqua ossigenata e acetone,ora mi domando con limone e acetone cosa vorrà farmi.
Con ago e filo molto lentamente ricuce il taglio ma lascia un po di apertura mentre il mio volto é rigato da qualche lacrima,é un dolore atroce...
«Suvvia piccola non piangere»
«Non.chiamarmi.piccola!» scandisco bene le parole,ho sempre odiato quei nomignoli.
«Ti chiamo come voglio cara troietta» nel mentre parla fa un taglio al limone e lo spreme sulla ferita ancora aperta e sanguinante,poi prende l'acetone facendolo scorrere lentamente su di essa godendo nel vedermi disperata mentre cerco di liberarmi tra le urla e lacrime. Come se non bastasse aggiunge dell'acqua ossigenata,brucia uguale ma almeno disinfetta.
«Tel'hanno mai detto che sei un gran bastardo?!»
«Si mel'hanno detto tutte quelle prima di te.Hanno avuto la loro lezione»
«Le hai squartate per caso?!»
«Forse si,se lo chiami squartare le ho squartate » fa un altro dei suoi sorrisetti malefici e mi slega sapendo che non ho le forze per muovermi.
«Sei stata brava piccola,non sei svenuta quindi dopo una punizione ci sarà un premio»
Dovró comprarti un paio di occhiali perché di certo non sono un animale.
«Da quando sono diventata un cane....?» mormoro ormai debole mentre mi siedo vedendolo mettere a posto le cose e uscire.
«Da adesso,ti do dieci minuti per riprenderti e toglierti il vestito»
Tanto passo i dieci minuti in lacrime realizzando il fatto che non tornerò mai a casa,la mia casa che mi sta mancando già da ora.
Eccoli,dinuovo...i suoi passi accanto la porta che poi si apre.
«Sei ancora vestita? Meglio mi piace togliere quella maledetta stoffa» si é cambiato,non é piú giacca e cravatta,ma ha una maglietta bianca semplice e un paio di jeans molto usati per via degli strappi,essendo a vita bassa noto che non c'è l'elastico dei boxer quindi é senza intimo.
Si avvicina a me portando due dita sotto il mio mento,mi guarda dritta negli occhi...tanto bello quanto pericoloso,pazzo...un mostro che si nascondeva dietro quello che sembrava il ragazzo perfetto.
Sposta una ciocca di capelli dietro il mio orecchio sedendosi accanto a me,io continuo a fissare il vuoto avanti a me.
«Ora non fare la statua offesa continua a fare la brava bambina» mi circonda la vita con un braccio attirandomi accanto a lui e usando un po piú di forza mi distende sulle seu gambe. Ormai l'ho capito,sono una bambola che sfrutta a suo piacimento e nessuno mi verrà a salvare,tanto vale farlo essere calmo per evitare di non svegliarmi piú.
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Shadow of Blood ||L.P||
FanficSTORIA COMPLETATA Un bambino ed un giocattolo, almeno una coppia su tre si basa su questa frase. Lui bambino, lei giocattolo. Non si sa come ma questo genere di "rapporto" ancora esiste, ancora qualcuno tratta le persone come un oggetto, come se la...