10 - party

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Quando ritorno a casa mi siedo subito a tavola per mangiare, stranamente non vedo Luke, mi chiedo dove sarà andato.

«Dov'é Luke?» chiedo, sia a George, sia a mia mamma.

«È in camera sua, ha detto che non ha fame.» risponde George tranquillamente.

Finisco velocemente il pranzo, poi decido di andare da mio fratello.

Di solito lui ha sempre fame, è strano.
Busso alla porta, aprendola delicatamente.

«Non ho fame, mamma.»

«Sono Emily.» rispondo timidamente, entrando di più nella stanza e chiudendomi la porta alle spalle.

«Vattene.» noto che ha un taglio sul labbro, vicino al piercing nero.

«Cos'hai fatto?» chiedo, indicando il labbro.

«Non sono affari tuoi.» mi dice, imitandomi con una voce da femminuccia.

«È stato Louis?» chiedo, anche se so già che è stato lui.

«Si.» risponde semplicemente.

«Perché ti da tanto fastidio se esco con Louis?» sono calma, non voglio farlo irritare ancora di più.

Mi siedo sulla sedia della scrivania e la posiziono davanti al letto dov'è seduto.

«Perché non sai com'è fatto veramente, vuole solo portarti a letto.»

«Non è vero, smettila di dire così.» sbuffo.

«Ti prego Luke, non voglio litigare ancora con te ma a me, Louis, piace davvero tanto, ed io piaccio a lui.» continuo.

Passano alcuni secondi, dopodiché sbuffa anche lui e mi risponde.

«Okay, vi lascerò in pace, ma giuro che se ti fa qualcosa...» senza che finisse la frase lo abbraccio e faccio un gridolino di gioia.

«Grazie grazie grazie!»

«Si okay, ora vattene.» mi dice, spingendomi delicatamente fuori dalla porta ed aggiungendo un sorrisetto.

Sembra di essermi tolta un peso di dosso, mi sento meglio, più serena.

Appena torno in camera mia chiamo Louis che risponde subito al primo squillo.

«Ho saputo che hai fatto a botte con mio fratello, tu come stai?» sono un po' preoccupata, mio fratello da piccolo fece alcuni corsi di box ed è abbastanza bravo.

«Puoi venire a casa mia, ora?»

«Si, arrivo.» e riattacco.

Avverto mia mamma e George che ritornerò a casa tardi, gli dico che vado da un'amica.

Cammino per circa quindici minuti, quando arrivo davanti a casa sua suono il campanello e mi ritrovo la figura di sua madre, sempre in ottima forma.

«Ciao Emily, da quanto che non ti vedo,quanto sei cresciuta.» si complimenta con me. «ti serve qualcosa» mi chiede infine.

«Si, Louis ha detto che deve parlarmi...»

«Oh, certo.» mi sorride facendomi entrare in casa. «Ultima stanza a sinistra.» dice, indicando il corridoio, anche se sapevo già dove si trovasse la sua stanza.

Busso delicatamente alla porta e sento un «entra.» da parte di Louis.

Entro e lo vedo sdraiato sul letto con le mani incrociate dietro al collo, mi siedo vicino a lui e lo guardo per un po'.

«Vuoi parlarne?» chiedo, vedendo che ha sullo zigomo una macchia violacea con un piccolo taglio, le nocche leggermente rosse con dei piccoli tagli e un'altro taglio vicino al mento.

I'm here for you » n.h.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora