7 - I want you now

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Mi apre la portiera della macchina, lo ringrazio e sale anche lui sull'auto.

«Ti porto in un ristorante qua vicino.» mi dice indicando la strada davanti a noi.

Annuisco e parte.

Durante il tragitto chiacchieriamo un po' e Louis canticchia alcune canzoni che trasmettono alla radio.

È davvero bravo a cantare, ha proprio una bella voce.

Louis parcheggia e scendiamo dalla macchina.

«Il ristorante è quello.» mi dice, indicando il ristorante davanti a noi.

Sembra uno di quei ristoranti di lusso.

Ha una grande insegna luminosa con scritto il nome del ristorante.

Le pareti sono dipinte da un bel rosso.

Louis mi conduce davanti al ristorante prendendomi per mano, a quel gesto mi spunta un gran sorriso che nascondo abbassando la testa.

Entrando si possono notare i tavoli dalle tovaglie rosse sparsi per tutta la grande sala.

Un ragazzo in giacca e cravatta ci accompagna ad un tavolo, ci sediamo e decidiamo di ordinare, per ora, da bere.

Poco dopo, quando arriva da bere, ordiniamo qualcosa da mangiare.

Io decido di prendere un filetto di manzo, mentre Louis prende il petto di pollo.

«Le ordinazioni arriveranno a momenti.» annuncia il cameriere andandosene ed io e Louis sorridiamo cordialmente.

«Allora, come ti sembra questo posto?» chiede accennando un sorriso.

«È davvero molto bello, mi piace veramente tanto.» poco dopo arrivano le ordinazioni, è tutto davvero molto buono.

Quando arriva il momento di pagare,io insisto a pagare almeno la mia parte, ma lui mi precede e paga il tutto.

«La prossima volta tocca a me pagare.» dico sorridendogli.

«Ah, quindi ci sarà una prossima volta eh?» mi chiede mostrandomi un sorrisetto malizioso.

Mi accompagna all'auto mano nella mano, ancora.

Ancora sento il mio cuore battere, ancora sento le guance arrossarsi, è tutto così bello.

Strofina delicatamente il suo pollice sul palmo della mia mano, amo quel gesto.

Arriviamo all'auto, sono circa le nove e mezzo.

Arriviamo a casa sua dopo circa cinque minuti di tragitto.

Entriamo in casa, è la prima volta che vengo, è molo carina.

«Vediamo un film?» mi chiede sedendosi sul divano.

«Si, va bene.» rispondo, sedendomi accanto a lui.

Optiamo per un film horror, anche se non mi va molto a genio, ma penso che sia una buona idea guardarne uno insieme a lui.

Il film fa davvero molta paura e nelle parti più paurose Louis mi consola e, a volte, fa qualche battuta ironica sui personaggi facendomi ridere.

Il film finisce, ma ho ancora i brividi.

«Cosa facciamo ora? Sono le undici e manca ancora un'ora a mezzanotte.» Dice, accendendo la luce del salotto.

«Non saprei...» dico con sincerità.
«Vieni, andiamo in camera mia.» mi prende per mano e mi porta in camera sua.

Percorriamo un piccolo corridoio che presenta a destra due stanze, mentre a sinistra ce ne sono tre.

La camera da letto di Louis si trova in fondo al corridoio a sinistra.

La sua camera è spaziosa, ha un letto matrimoniale al centro della stanza, una grande finestra dove la luce della luna penetra nella stanza.

Ha poi una piccola scrivania, un armadio abbastanza grande ed una televisione.

Decido di iniziare la conversazione dopo che lui si è seduto sul letto.

«Mio fratello ha scoperto che hai dormito con me e si è un po' incazzato.»

«Lo so.»

«Lo sapevi? Quando lo hai scoperto?» chiedo confusa.

«Oggi a scuola, qualcuno deve averglielo detto... Per caso lo hai detto a qualche tua amica? Magari glielo hanno detto loro.»

«L'ho detto a Margaret poco prima dell'inizio della prima lezione, ma lei non lo direbbe mai a nessuno, è la mia migliore amica.»

«Tu lo hai detto a qualcuno?» continuo.

«Harry ha insistito che glielo dicessi, ma so che lui non lo direbbe mai a nessuno, lo ha giurato quando eravamo in macchina con Nia...» Si ferma di colpo.

«Niall, è stato lui a dirglielo, quello stronzo, gli spacco la faccia se lo trovo.» sbraita, alzandosi dal letto e andando avanti e indietro per la stanza.

Sapevo che Niall non era affidabile, lo vedo da come si comporta, non mi ha mai degnato di uno sguardo,  è sempre freddo con me, è davvero odioso.

«Hey, tranquillo, è tutto apposto, fa lo stesso.» cerco di tranquillizzarlo prendendogli la mano e girandogli il viso per far incontrare i suoi occhi azzurri con i miei dello stesso colorito.

«Non è poi così importante.» continuo.

«Davvero? Fa lo stesso?» si è calmato.

«Certo, mi ha dato fastidio, ma non mi importa.» sorrido, facendo sorridere anche lui.

Ci guardiamo negli occhi per qualche secondo che sembrano ore, non smetto di fissare i suoi bellissimi occhi dalle tante sfumature blu.

Sento il suo fiato caldo sulle mie labbra, so già cosa sta succedendo e la mia felicità è indescrivibile.

Sento le sue labbra umide appoggiarsi alle mie, le sue mani che lasciano le mie per posizionarsi sui miei fianchi.

Metto le mie braccia attorno al suo collo e mi avvicina di più a sé.
Lecca delicatamente le mie labbra, come per chiedere il permesso, quindi le apro leggermente, facendo scontrare la mia lingua con la sua dolcemente.

Ci spostiamo verso il letto senza mai staccare le nostre bocche.

Louis si siede sul letto ed io mi metto a cavalcioni su di lui, ho il cuore che sta uscendo dal petto, lo giuro.

Mentre posa una mano sulla mia schiena, io mi avvicino al suo collo succhiando, in modo da lasciargli il segno.

Con l'altra mano mi tira su leggermente il vestito e mi accarezza la coscia, iniziando poco dopo a giocherellare con il pizzo delle mie mutandine.

Seppur io abbia sedici anni, non l'ho ancora fatto con nessuno, non mi sono mai sentita pronta, ma questa volta lo sono, sento davvero di amare Louis, sento davvero le farfalle nello stomaco quando sto con lui.

Ripenso alle parole che ha detto mio fratello: 'si porta a letto tutte e poi non ci parla più'.

Non ci credo alle sue parole, era solamente incazzato, e quando si è incazzati si dicono cose che non si vorrebbero dire.

Appoggio le mie mani sul suo petto sentendo che fa dei respiri affannosi, lo capisco,li sto facendo pure io.

Vedo i due succhiotti violacei che gli ho lasciato sul collo e sorrido compiaciuta di ciò che ho fatto.

Inizio a sbottonargli la camicia nera pian piano, dandogli ogni tanto qualche bacio sulle labbra.

Ho già sbottonato i primi tre bottoni, ma Louis mi ferma.

«Non voglio.» lo guardo stranita.

«Non vuoi?» ripeto, più a me che a lui.

«Non è giusto, so che è la tua prima volta, dovremmo aspettare un po' di tempo, non voglio che tu te ne penta.» penso che sia una cosa dolce il fatto che abbia detto di voler aspettare, questo mi fa capire che davvero ci tiene a me, anche se io volevo vivamente che la mia prima volta fosse con lui, stanotte.

I'm here for you » n.h.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora