12 - you suck me

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Oggi è Venerdì, ma non andremo a scuola perché fanno uno sciopero abbastanza importante, a cui tutti partecipano.

Mi sveglio a causa di un campanello che non la smette di suonare.

Scendo immediatamente prendendo con me i soldi, sarà sicuramente qualcuno che deve darmi i biglietti del golf.

Appena apro la porta principale faccio un gridolino: sono arrivati i biglietti.

Ringrazio il signore in divisa e poi pago.

Sono veramente contenta che siano arrivati, avevo paura che potessero arrivare in ritardo.

Ritorno in camera con i biglietti in mano, controllo il telefono per vedere che ore sono: 10:27 am.

Noto che ci sono anche dei messaggi mandati da Louis, ma non rispondo.

Sbuffo e ritorno a dormire.

Sento qualcuno scuotermi dalle spalle.

«Emily alzati,è pronto da mangiare,muoviti.»

È mio fratello.

«Mh,arrivo.» Aspetto alcuni minuti poi mi alzo.

Vado in bagno e mi specchio: ho gli occhi stanchi e rossissimi per il pianto e per non aver dormito la notte.

Ci sono anche delle occhiaie un po' meno evidenti.

Mi faccio una coda alta, mi risciacquo il viso e metto del fondotinta per scacciare via lo zombie che è in me.

Pranzo velocemente e, per fortuna,nessuno si accorge dello stato cadaverico in cui mi ritrovo.

Studio per la verifica di Inglese che avremo domani, è una materia in cui me la cavo facilmente, ma tutti questi pensieri che mi ronzano nella testa non mi sono d'aiuto.

Sono ormai le quattro del pomeriggio quando finisco di studiare, mi sdraio sul letto volendo iniziare un pisolino, ma mia mamma entra in camera.

«C'è qualcuno, giù di sotto, che ti vuole vedere.»

«Okay.» Non so chi possa essere.

«Io e George, intanto, andiamo a fare la spesa, in casa c'è solo Luke.» Annuisco e la vedo sparire dalla camera.

Qualche secondo dopo vedo entrare Louis.

Entra nella porta con un piccolo sorriso stampato sulla faccia.

Mi verrebbe da prenderlo a pugni.

«Che cazzo vuoi?» Chiedo, girandomi di spalle a guardare dalla finestra le foglie secche staccarsi lentamente dal ramo dell'albero, lasciando appese quelle che hanno ancora un colorito verdastro.

«Sono venuto perché voglio spiegarti quello che è successo ieri.» Mi dice, sedendosi vicino a me.

«Cosa vorresti spiegarmi? Ho visto quello che hai fatto, non c'è una scusa plausibile che potrebbe farmi ritornare da te.» Sono calma, non ho voglia di sprecare le mie grida per lui.

«Lo so che ti ho ferito Emily, davvero, scusa, non so cosa mi sia preso.» Mi dice, appoggiando la sua mano sulla mia coscia.

«Leva la mano.» Lo fulmino con lo sguardo.

«Tanto lo so che mi ami ancora, lo vedo da come mi guardi.» Mi risponde con tono malizioso, lasciando la mano lì dov'era e avvicinandosi sempre di più al mio viso.

Sono come ipnotizzata dai suoi occhi celesti.

Sento le sue labbra posarsi sulle mie fino a continuare il bacio con più foga.

La sua mano scivola lentamente sul mio interno coscia facendomi venire i brividi.

Mi stacco dal bacio e gli levo la mano di dosso, lo fulmino ancora con lo sguardo.

«Vattene.» Rispondo fredda, indicando la porta, ma senza urlare.

Mi sono alzata dal letto, non voglio che succeda di nuovo quello che è successo prima.

«Lo so che mi vuoi ancora.» Non lo avevo mai visto così tanto sicuro di sé, così stronzo.

Mi fa vomitare il pensiero di essere stata con lui.

«Vattene da qui, ho detto.» Sto urlando, mi sta veramente facendo incazzare.

Louis si alza dal letto avvicinandosi a me.

«Emily, che succede, ti ho sentito url...» Mio fratello entra in camera e vedo il suo volto diventare rosso per la rabbia.

«Che cazzo ci fai qui Tomlinson?» Si sta avvicinando a lui pericolosamente.

«Sono venuto dalla mia ragazza,come sempre, no?» Sta sicuramente cercando una scusa, ma invano.

«Ti sei già fatto Brigitte ieri, vuoi farti pure mia sorella?»

Come faceva a sapere che Louis era con Brigitte ieri notte?

«Non sono affari tuoi Luke!» Sbraita.

«È mia sorella e non puoi trattarla così.» Lo vedo sempre più incazzato, so già cosa sta per succedere.

Vedo Luke tirare un pugno in viso a quello che fino a ieri era il ragazzo a cui sussurravo di amarlo.

Louis cade, ma mentre cerca di rialzarsi, mio fratello si posiziona sopra di lui e inizia a tirargli un'infinità di pugni.

«Okay, basta Luke.» Cerco di fermarlo, Louis sembra ridotto abbastanza male.

Luke si alza e lo guarda.

«È meglio se te ne vai.» Sbraita mio fratello.

Louis si alza e se ne va dalla mia stanza in silenzio.

«Come facevi a saperlo?» Gli chiedo.

«È stato Niall, ti ha visto scendere le scale incazzata, poi ha visto Louis che cercava di seguirti e Brigitte dietro di lui.» È calmo mentre si siede sul letto.

«Io te l'avevo detto, ma non mi hai mai ascoltato.»

Ha fottutamente ragione, è sempre stato iperprotettivo verso di me e ora capisco che era vero tutto quello che diceva su Louis.

«Sono stata una stupida.» Ammetto.

«Va bene, ora basta piangersi addosso, ormai è successo, non si può rimediare agli errori del passato.» Si alza dal letto e fa per andarsene. «Mi dispiace.» E chiude la porta.

Ho sentito una fitta allo stomaco quando ha pronunciato la parola 'errori'.

Louis, per me, è stato davvero un errore?

Tutte quelle frasi dolci che mi diceva, gli abbracci che mi dava quando ero triste, il sorriso che mi faceva spuntare ogni qual volta che mi chiamava 'piccola', 'tesoro',' amore', quando mi diceva di amarmi, è stato un 'errore' averlo amato così tanto, da non rendermi conto in che guaio mi stavo mettendo?

I'm here for you » n.h.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora