Volevano fuggire, andare via da quel covo di aquile pronte per divorare i loro animi, capire che fossero dei ragazzi con dei sentimenti era difficile per loro, il fatto che le loro famiglie fossero omofobe complicava veramente il tutto. Non potevano continuare in quel modo, prima o poi avrebbero sicuramente ceduto alle loro bravate, a tutte quelle tradizioni del cazzo che facevano andare avanti gli affari dei Tomlinson.
«Cosa significa, padre?» chiese incredulo Louis spostando lo sguardo.
«Louis, significa che anche tu ti sposerai, forse anche prima di tua sorella» sospirò prima di continuare «Il matrimonio è fissato per il primo di settembre, così che anche gli Styles possano assistere visto che tu ed Harry siete dei grandi amici»Harry, senza pensarci due volte, senza pensare alle possibili conseguenze corse via dirigendosi verso le scale che portavano alla loro camera, con le lacrime agli occhi, con difficoltà a respirare, chiuse a chiave la porta.
Louis davvero non capiva, era un'altra delle tradizioni di famiglia?
«Figliolo, cos'ha Harry?» chiese Mark guardando e aggrottando la fronte per la strana reazione dell'amico del figlio. «Oh, non fa niente» riabbassò lo sguardo «Comunque ti consiglio di passare il pomeriggio con loro, appena finisce la festa mi dici chi di loro ti interessa di più» annunciò sempre lui, con la mano gli diede una pacca riuscendo a scuoterlo.
Il liscio ne era ancora allibito, non era possibile una cosa del genere, non ora, non in quel momento. Lui voleva il suo ragazzo, lui voleva solo lui, a lui non piacevano le ragazze, a lui piaceva solo Harry. Ma la paura di deludere il padre, la madre, tutta la famiglia, era troppa. Qualsiasi cosa avesse fatto, lo avrebbero obbligato a montare una storia con una ragazza più o meno ricca che avrebbe contribuito con i loro affari.
Louis non era egoista, ma prima che nella sua volta arrivasse Harry, era anche lui ossessionato dall'immagine che voleva dare. Il perfetto figlio viziato.Ma lui era cambiato, voleva davvero così tanto ribellarsi a quella scelta, anche se sarebbe stato impossibile, ma sapeva che sarebbe stato un gioco perso sin dall'inizio.
Louis, con le speranze ormai perse, era afflitto da due personalità a cui teneva tanto, l'immagine della famiglia ed Harry.
Quel ragazzo così genuino, innocente, piccolo, molto piccolo.
La camera la notò troppo buia, in quella casa, in una frase, si sentì di troppo. Quasi volle rompere la finestra della stanza del suo ragazzo per poter fuggire da tutto quel male. Harry non si meritava quel dolore, quel dolore che in realtà poteva sembrare infantile, ma non lo era. Sapeva che Louis avrebbe scelto la sua famiglia per renderli fieri, sapeva che Louis era un tipo che non voleva mai deludere la famiglia, quindi sapeva, sapeva che la loro storia sarebbe finita quella sera stessa appena sarebbe rientrato in camera per chiarire con lui. Ma lui non voleva chiarire, di cosa avevano bisogno di parlare? Del fatto che gli avessero fissato un matrimonio entro un mese e mezzo da quel giorno? No, lui non ce l'avrebbe fatta.
E Mark con quel modo, con quel modo di esprimersi, aveva davvero voglia di bastonarlo, di ucciderlo. Le lacrime continuavano a scendere come le gocce dell'acqua in un tubo, erano quasi scarse, come se fossero finite, asciutte. Quella volta erano state asciutte dal dolore.
Ogni tanto sentiva la porta bussare, ma non rispondeva mai, se non solo per assicurare la madre che stesse bene e che avesse solo "un problema di stomaco", ma non era così, era qualcosa di peggio, quelle farfalle colorate che spruzzavano amore, stavano morendo piano piano, mangiandogli tutto quello che gli rimaneva di buono, nei suoi pensieri correvano solo idee per non assistere a quel matrimonio del tutto finto, una fuga a casa, pensò.Tornerò a New York prima che si sposi.
Non glielo avrebbe detto, così che non l'avesse visto soffrire. Perché sapeva che Louis provava anche un pizzico di amore.
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17BLACK (Larry Stylinson)
Fanfiction«Che stai facendo?» chiese Harry, sedendosi accanto a lui. «Cancello la cronologia, i miei genitori non devono vederlo» rispose. Harry di scatto gli prese il polso destro per poi lasciarlo andare quando «Aspetta un attimo» disse. «Che devi fare?» gl...