Cinquantacinquesimo giorno
Il paesaggio scorreva ed il verde ricopriva gli occhi di Harry. Più verde di quelli che già erano. Non sapeva bene se quel che stavano per fare fosse una cosa giusta, in realtà non sapeva se per il ragazzo che amava sarebbe stata una buona idea, soprattutto dopo quello che era successo nell'ultimo periodo. Ovviamente gli sarebbe piaciuto di più se il tutto fosse stato più semplice, ma ormai quel dramma se lo aspettava già da tempo, se non fosse successo in quel momento, quando sarebbe avvenuto tutto quel casino? Il lago venne raffigurato velocemente nella finestrina aperta della macchina, le voci di sottofondo di Anne e di Jay lo confondevano parecchio, non riusciva a collegare tutto quello che si stavano dicendo. Ad un certo punto spostò lo sguardo verso la madre che aveva quasi gli occhi lucidi. «Dove stiamo andando?»
Fu Jay a rispondere quella volta.
«Nella villa Deaking» era pazzesco il fatto che la madre del suo (ex) ragazzo si trovasse lì con loro. Solo otto giorni prima si ricordava di come i suoi genitori gli avessero parlato male di Mark, temeva solamente che anche Jay fosse così dura, ma quasi sembrava che non lo fosse, che nella villa T si comportasse esattamente come lui, ma che non fosse veramente lei e si facesse solamente comandare dall'uomo di famiglia. L'autista, di scatto, frenò la macchina così che tutti i presenti tendessero verso avanti. «Siamo arrivati»Ok, la villa non era come quella dei Tomlinson, ma era abitabile, insomma, Jay era figlia di una contessa. Entrarono nella casa a tre piani, quando il pavimento scricchiolò. «Scusatemi, ma ormai non utilizziamo più la mia villa, ormai non ci veniamo da anni» Jay disse alzando la voce per farsi sentire dalla famiglia Styles.
«Non preoccuparti, ci arrangeremo così» rispose Anne sorridendole.
I successivi trenta minuti furono strani, poiché Gemma inseguì suo fratello vagare in tutta la casa, in modo spaesato poggiava la sua valigia, in modo spaesato parlava, in modo spaesato non era per niente connesso alla realtà.«Harry» chiamò la ragazza. «Cos'hai?»
Il riccio voltò lo sguardo verso la ragazza, inutile dire che aveva la fronte aggrottata, confuso. «Intendo, perché ti comporti così? Fra un po' tornerai con Louis e tutto si sistemerà, no?» chiese Gemma sedendosi accanto al riccio.
«E se Louis non mi amasse più? E se dopodomani sposasse Eleanor e mi avesse già dimenticato? Io non lo sopporterei Gemma, non lo sopporterei» Harry si mise le mani fra i capelli, frustrato dalla situazione.
«Sei matto? Lui ti ama, ti amerà sempre!» urlò lei avvolgendo il piccolo corpo del fratello con le sue corte braccia.
Harry, come sempre, come se fosse solo un capriccio, ciò che ovviamente non era, si rimise a piangere. Fiumi di lacrime che usciva dai suoi occhi verdi, si notava all'istante di come fosse stanco di tutto ciò, di come volesse farla veramente finita.
Che poi piangere non serviva a nulla, così si diceva nella mente, non serviva a farlo ritornare da Louis, non serviva a far evaporare la sua nuova amante. E non ce la faceva ad immaginare il suo futuro da ragazzo zitello, mentre quello di Louis, un futuro da ragazzo ricco, con una famiglia ricca e moglie ricca.
No. Non ce la faceva assolutamente.Harry trovò che quello fosse il momento giusto per rivelare il suo amore, per dimostrare che il suo amore avrebbe battuto qualsiasi cosa, ed era pronto a rivelarlo a sua sorella. «Gè?» disse lui scostandosi dall'abbraccio forse un po' soffocante. «Ci ho fatto l'amore» Harry si diede dello stupido dopo qualche secondo. Sua sorella avrebbe sicuramente pensato che non avesse seguito la regola del 'vergine fino al matrimonio', o che semplicemente non sapesse il vero significato dell'amore, ma il suo gesto lo stupì, prese le mani del ricciolo e gli baciò delicatamente le nocche. «So che lo ami, e va bene, l'amore batte tutto, giusto?»
Harry si ritrovò ad annuire, e ad essere più che d'accordo con la sorella.I ragazzi scesero al piano di sotto, trovando i loro genitori con Jay di fronte che mostrava loro dei fogli.
«Che succede?» chiese Harry continuando a scendere le scale. Des ed Anne si guardarono preoccupati, sul divano fecero spazio ai loro figli, quando Des parlò:«Sedetevi qui, vi raccontiamo tutto».
«Intanto io mi avvio» si alzò Jay dalla poltrona. «Prima che Mark mi scopra»
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17BLACK (Larry Stylinson)
Fanfiction«Che stai facendo?» chiese Harry, sedendosi accanto a lui. «Cancello la cronologia, i miei genitori non devono vederlo» rispose. Harry di scatto gli prese il polso destro per poi lasciarlo andare quando «Aspetta un attimo» disse. «Che devi fare?» gl...