Epilogo

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«Stai benissimo, fratellino» sussurrò Gemma. Harry era un po' nervoso, lo stavano aspettando tutti lì fuori, quel banchetto sarebbe stato un banchetto diverso dagli altri. Se lo sentiva, ed era per questo che si era sistemato bene, aveva una camicia bianca, che non aveva abbottonato fino al collo, solo fino al petto, così che le due rondini sui suoi muscolosi pettorali si potessero intravedere, e poi una giacca elegante nera, molto semplice, ma molto costosa.
I suoi jeans neri non erano un optional, se li era già indossati, ma ci stava bene ed erano dei jeans comodi, quindi che problemi c'erano se li stava indossando di nuovo? I capelli arrivavano fino alle sue spalle, tanti boccoli e tanti capelli che scendevano come un salice piangente. Il ragazzo sudava freddo, si asciugava il sudore delle mani di continuo, per il nervosismo, ma soprattutto per l'agitazione.

«Hey Haz» lo chiamò Gemma, mettendosi accanto a lui, guardandogli gli occhi attraverso lo specchio che avevano di fronte. «Devi stare calmo» disse lei.
«Non ci riesco Gem» rispose un po' nervoso.
«Quindi tu oggi compieresti ventun anni? A me non sembra, ti stai cagando sotto, fratellino!» lo provocò spingendolo dalle spalle, ovviamente senza riuscirci, ora che Harry era il suo doppio.
«Come è passato veloce il tempo?» chiese lui sorridendo, facendo spuntare le sue due fossette ai lati della bocca.
«Tanto tempo, e mi ricordo anche quando piangevi perché ti rubavo le caramelle!» Gemma continuò a scherzare con il fratello fino a quando non erano stati chiamati dalla voce ottusa del padre.

Harry si fece subito serio, l'ansia stava cominciando a crescere piano piano che si dirigeva verso le scale di casa, che portavano direttamente al salone. Frequentare Zayn per tutto quel tempo non lo aveva aiutato più di tanto. Zayn era un ragazzo fantastico, sì, veniva corteggiato da lui, ma entrambi sapevano che i loro cuori non si sarebbero mai appartenuti. Tant'è, che un anno prima, dopo un gran bel sesso, Zayn gli aveva ammesso di essersi innamorato di un altro. Liam, così si chiamava. Certamente, all'inizio il riccio non l'aveva presa piuttosto bene, come chiunque avrebbe reagito, ma lo capiva, lo capiva dal profondo del cuore visto che era il primo ad essere innamorato di un altro ragazzo.

Erano passati cinque anni, e Harry ancora amava Louis.

Quel giorno sarebbe stato il giorno decisivo, il giorno in cui si sarebbero rivisti e si sarebbero amati come da tanto attendevano.

Harry sentiva il vociare dei suoi famigliari attraverso la porta, così, con la mano tremante, la aprì e con un tonfo allo stomaco, scrutò immediatamente con gli occhi la possibile presenza del ragazzo che amava. Nacque un volto deluso quando non lo aveva trovato, la sua presenza era importante, insomma, quel giorno sarebbe stato un giorno importante. Era il suo ventunesimo compleanno, ventuno anni che viveva, e cinque fottuti anni che continuava ad andare dietro ad una persona a cui era stata fatta una promessa, non mantenuta.
Ma in fondo, dopo aver spostato lo sguardo sui suoi parenti, capii che non doveva preoccuparsi in quel modo, se Louis non era venuto ai suoi precedenti compleanni, come era possibile che sarebbe stato presente al suo ventunesimo compleanno, così anonimo, poi?

Alla festa c'erano tutti, a partire da Gemma, Niall, fino a Zayn, ed era stato invitato anche Liam, visto che erano diventati amici nell'ultimo periodo. Harry era un ragazzo impegnato, aveva cominciato a lavorare nell'azienda del padre a soli 20 anni compiuti, e stava bene con il suo lavoro, aveva anche un suo ufficio, sebbene avrebbe presto ereditato il ruolo del padre nell'azienda Styles. Dalla storia con Zayn aveva inoltre imparato che usare qualcuno per poter nascondere le proprie emozioni, era una cosa estremamente assurda, e si sentiva in colpa per questo.
Ma Zayn ora stava bene, e per Harry era questo l'importante.

Non voleva che la gente soffrisse per lui, insomma, perché avrebbero dovuto soffrire per lui? Ragazzo di ventuno anni, complicato, impegnato, ma soprattutto ancora pazzamente innamorato? La sua mente vagava ancora ai momenti passati con Louis.

17BLACK (Larry Stylinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora