5. Tuffo nel passato

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Cooosa?? Scott Brayden che chiedeva un appuntamento alla mia migliore amica? Non esiste, le avrebbe spezzato il cuore come ha fatto con me quando ero al secondo anno. Avevo solo 15 anni ai tempi, ero la classica e stupida ragazzina convinta dell'esistenza del vero amore, del ragazzo perfetto e tutte quelle stronzate sdolcinate. Ma nessuno è perfetto, solo Dio lo è.

*Flashback*

Era una mattinata, una come tante altre, o almeno fino alla ricreazione, quando vidi Scott appoggiato ad un muro con dei ragazzi. Cominciò a fissarmi tra una risata e l'altra con i suoi amici, finchè non lo vidi attraversare il corridoio per venire nella mia direzione. Si fermò a pochi centimetri da me e cominciò a farmi dei complimenti e poi mi chiese il numero.

Io ero la classica sfigata della classe, quella brutta e ossuta che vestiva sempre male, con i grandi occhialoni tondi più grandi della faccia, l'apparecchio e i brufoli. E ovviamente, come la grande stupida che ero, mi lasciai abbindolare da quelle paroline smielate e caddi nella trappola.

Quel pomeriggio cominciammo a messaggiare, e la sera stessa lui mi chiese di diventare la sua ragazza. Senza pensare a quel che facevo, accettai subito, ero al settimo cielo, non potevo credere che il figo della scuola fosse il mio fidanzato. Dopo le prime settimane cominciò a chiedermi su WhatsApp delle foto di me nuda e delle mie intimità; all'inizio non ero convinta ma poi gliele mandai senza dare troppo peso al grosso errore che ancora non sapevo di aver commesso.

Trascorsero i mesi e uscivamo in coppia raramente, nonostante ciò Scott mi chiese di andare a letto, ovviamente sempre per messaggi. Là lasciai passare dei giorni prima di dare risposta, ci pensai senza tregua giorno e notte, ma non chiesi il parere a nessuno, avevo troppa paura del giudizio altrui. Alla fine gli dissi di no, non mi sentivo pronta, e poi mi sembrava anche la cosa più giusta da fare. Lui andò su tutte le furie e mi minacciò, dicendomi che se non avessi accettato avrebbe fatto girare in tutta la scuola le foto che gli avevo mandato mesi prima.

Ero terrorizzata solo al pensiero...cosa avrebbero pensato i miei compagni? Cosa ne sarebbe sta della mia reputazione? Non che fosse una tra le migliori, ma ne avevo anche io una. Quelle immagini sarebbero girate ovunque, anche fuori dall'istituto, e sarebbero arrivate ai miei genitori prima o poi. Mi avrebbero uccisa molto probabilmente, buttata fuori di casa. Non ebbi altra scelta. Fu così che scopammo, e posso dire con certezza che fu la mezz'ora peggiore della mia esistenza.

Non che non mi piacesse, ma perchè sapevo che era sbagliato, ed era anche contro la mia volontà. Insomma alla fine successe la cosa che temevo più di tutte: rimasi incinta. Ero nel panico dopo aver fatto il test di gravidanza, risultato positivo, e, non sapendo cosa fare, mi decisi a consultare un amica esperta in questo campo. Questa mi fece una ramanzina di circa un quarto d'ora, spiegandomi anche che l'aborto costava circa sui 400 euro, ma anche se avessimo avuto tutti quei soldi, sarebbe servito un accompagnatore maggiorenne per entrare in ospedale e richiedere l'operazione.

Alla fine mi consigliò di mangiare pochissimo, meno che potevo, almeno fino al secondo mese, il bambino non ricevendo niente da mangiare sarebbe morto. Sapevo che mi sarei odiata per quello che avrei fatto: uccidere un bambino indifeso, ancor prima di farlo venire al mondo. Ero una persona orribile, mi detestavo con tutta me stessa.

Avrei dovuto capire prima che Scott mi stava solo usando, non aveva mai avuto il coraggio di guardarmi in faccia, nè quando mi chiese di essere il mio ragazzo, nè per le foto, nè per la scopata, tutto solo per messaggi. Non gli raccontai mai nulla di tutto quello che aveva causato il suo desiderio sfrenato di sesso. Fatto sta che dopo tutto quello che successe lo lasciai, senza dargli spiegazioni. Quella fu l'unica cosa buona che avessi mai fatto da quando mi parlò per la prima volta in corridoio, oltre a maledirlo ogni notte, tra le lacrime. L'aborto è una cosa orrenda, è il grido del bambino che dice "Ti avrei voluto bene mamma".

*Fine flashback*

Dal giorno in cui ruppi il nostro rapporto non ci parlammo più, fino a quel momento, sull'autobus.

Uscii dai miei pensieri.

-Cosa c'è? Il puttaniere della scuola ha finito tutte le troiette con cui uscire? Hai fatto in fretta Brayden- ora ero incazzata, colpa dei ricordi.

-Ahah, molto carina Cash, davvero- dissi lui a denti stretti.

-Ehm, non saprei Scott ci devo pensare, ti faccio sapere all'uscita di scuola- disse Letty incerta.

-Va bene, allora ciao...ah quasi mi dimenticavo, questo ti potrebbe essere utile- rispose passandole un bigliettino bianco, ripiegato più volte su sè stesso.

Mentre Scott si alzava per andarsene, Jace, che non aveva ancora spiccicato una parola gli sussurrò qualcosa all'orecchio, così piano che non potetti sentire, ma riuscii a leggere le sue labbra, mentre scandivano quelle parole

-Se le spezzi il cuore ti spezzo le gambe-

Questa non era una frase da Jace, ma come dargli torto? Voleva un bene dell'anima a Letty, e nemmeno lui si fidava di Scott.

-Oh porco cazzo ragazzi guardate!- urlò Let allarmata, ma nel suo volto era evidente l'entusiasmo.

-Cosa succede?- domandammo subito in coro io e Jace.

-Sc-Scott...ri-ri-risposte...i-io- non riusciva più a parlare ma aveva un sorriso da ebete stampato sulla faccia.

-Ora parli arabo anche tu?Da qua- dissi impaziente strappandole il foglietto stropicciato dalle mani.

- OH PORCO PENE! Jace guarda un pò qua!- gli urlai, anche se era nel sedile accanto a me, mentre gli sventolavo sotto i suoi occhi il pezzo di carta.

-Ehi Alex sta ferma, fammi vedere- disse lui ridendo mentre cercava di prendermi il biglietto, e non appena ne guardò il contenuto cambiò totalmente espressione.

SPAZIO AUTRICE

Brutto il passato eh? Non ditemi che nessuno di voi non vorrebbe cambiare almeno qualcosa, lo so che anche tu che stai leggendo in questo momento da dietro lo schermo hai dei rimorsi o dei rimpianti, proprio come me che scrivo dall'altra parte dello schermo. Vabbè, ma cosa ci sarà mai scritto in quel biglietto? Qualcosa di così frizzante da far cambiare totalmente l'umore dei tre amici, sarà una bella o una brutta notizia? Quale informazione così importante avrebbe mai potuto possedere Scott da fargli allarmare tanto? Beh lo scoprirete nel prossimo capitolo!

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