Capitolo 1.

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Lali's pov.
Mi sveglio come ogni giorno alle 7:00. Come ogni mattina devo buttare Cande giù dal letto.
Svegliati!

Sempre cosi gentile!

Non rompere gia da ora mocciosa!

Non sei poi cosi tanto più grande!

Dai Cande non rompere! Dico preparandomi. Scendiamo in salotto dove c' è Sandra, cioè la mia madre adottiva. Ciao mamma. Dice Cande baciandole la guancia.
Ciao Sandra. Dico salutandola con la mano. Non la chiamo mamma da quando mi hanno detto che sono stata adottata. Lei sa che non lo faccio per qualcosa e infatti non mi dice nulla. Buongiorno ragazze. Dice salutandoci.
Lali oggi vieni a pranzo?

No, ho gli allenamenti, torno dopo cena.

Ti preparo qualcosa da mangiare?

No grazie Sandra. Se avrò fame comprerò qualcosa.

Ok piccola. Dice sorridendomi.
Candela tu alle 13: 15 devi essere a casa. Ti è chiaro?

Si. Ok. Dice Cande piagnucolando.
Io rido per la scena.
Lali non ridere di tua sorella.

Sandra, sai che io e Cande non siamo sorelle.

Lali! Urla Sandra, odia il fatto che io non voglia Cande come sorella. Io prendo lo zaino e la borsa per la palestra e corro verso scuola. Arrivo, come al solito nessuno mi si avvicina, hanno tutti paura della famigerata regina di ghiaccio. Mi siedo al mio solito banco da sola.
Entra una ragazza alta, bionda, magra. Devo dire proprio una bella ragazza.
È libero? Chiede indicando il posto accanto al mio. Ma è matta o che?! La prenderanno sicuro in giro se si siede accanto a me.
Allora?

Ma fai sul serio? Ti prenderanno in giro se ti siedi qui con me.

Non mi importa. Posso sedermi.

Se vuoi si. Dico cercando di nascondere un sorriso.
Piacere io sono Maria Eugenia, ma chiamami Euge o China.

Piacere io sono Mariana, ma preferisco Lali. Dico stringendole la mano.
Noto che ha una foto di una ragazza che gioca a pallavolo sul diario. Mi accorgo che è lei.
Giochi a pallavolo?

Si, giocavo nella squadra della vecchia scuola.

Se vuoi c'è anche qui una squadra.

Perfetto! A chi posso chiedere?

Ti ci porto io dopo. Comunque anche io gioco a pallavolo.

Bene! Allora saremo compagne di squadra! Dice abbracciandomi. Passiamo le prime due ore a raccontare delle nostre vite. Gli ho raccontato della mia vita fuori e dentro da queste 4 mura.
Sai che c'è? Tu non hai il cuore di ghiaccio, sei molto più, come posso dire, dolce. Sei molto più dolce di molte persone qui dentro.

Mi giudicano cosi perchè loro conoscono la Mariana Esposito qui dentro, non fuori.
Finita la ricreazione rientramo in classe e in men che non si dica ci ritroviamo alla fine delle lezioni. Euge, io vado agli allenamenti ti va di venire?

Ok. Ma ho fame!

Ci fermiamo al bar a prendere qualcosa.

Ok. Andiamo al bar e Euge mangia una pizza, io non ho fame. Andiamo in palestra e c'è la nostra allenatrice. Mi avvicino con Euge.
Ciao Emilia, lei è Eugenia, vorrebbe far parte della squadra.

Ehi Lali. Eugenia, ti va di farmi vedere cosa sai fare?

Si, certo. Solo che non ho il giusto abbigliamento.

Non preoccuparti Euge. Io ho due cambi, te ne presto io. Dico io.
Grazie Lali. Andiamo negli spogliatoi e ci cambiamo.
E tu chi sei? Chiede Martina. Io odio Martina, è la solita ochetta odiosa. È la fidanzata di Peter Lanzani.
Martina lasciala in pace, è una mia amica. Ti è chiaro?! Le ringhio contro. Lei indietreggia impaurita. Finiamo l' allenamento e torniamo negli spogliatoi. Euge farà parte della squadra. Tutte le ragazze vanno via mentre io resto ancora ad allenarmi.
Peter' s pov.
Oggi una ragazza si è seduta accanto a Lali, e si sono anche abbracciate un paio di volte, forse non è cosi dura come sembra. Finiti i miei allenamenti mi cambio negli spogliatoi. Stavo per andarmene ma sento rumori in palestra. Mi affaccio alla porta e vedo Lali allenarsi.
Non ti sembra tardi? Ineffetti sono le 10:30.
Che vuoi Lanzani?!

Niente, solo che sei tutta sola qui e sono le 10 e 30.

Vattene, la tua ragazza è andata via molto tempo fa.

Ma non me ne frega nulla. Posso chiamarti Lali?

Me lo stai chiedendo? Chiede incredula.
Si, allora?

Certo. Risponde fredda.

Bene. Perchè rimani fino a tardi qui? Dico avvicinandomi a lei.
E a te che importa?!

Niente, cosi. Io mi avviccino ancora di più.

Te ne vai?!

No, è tardi. Aspetto che ti cambi e ti do un passaggio.

No grazie, posso tornare a piedi. Dice cercando di andarsene, ma io la fermo per un braccio. Siamo vicinissimi.
Allora acetti il mio passaggio?

Ok, aspetta qui. Entra negli spogliatoi e dopo dieci minuti esce. Saliamo nella mia macchina.
Rimango fino a tardi perchè quando gioco posso essere me stessa. Io non sono la persona che appaio. Non so nemmeno perchè lo dico a te.
Mi giro a guardarla.
Io voglio conoscere la vera Lali.

Forse la conoscerai, o forse no.

Dai, la Lali versione cuore di ghiaccio la conosco gia.

Non la conoscerai Lanzani, grazie per il passaggio. Ciao.
Esce dalla macchina. Mi ha incuriosito con la storia della Lali fuori dalla scuola. Io la conoscerò. Parto con la macchina e torno a casa.

Fanculo tutti, io voglio te.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora