chapter 10

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La prima cosa che Calum vide quando si svegliò fu un soffitto bianco.

Si portò una mano sul viso, strofinando via il sonno. Poi, un dolore acuto arrivò dal suo stomaco.

Cercò di mettersi seduto, ma delle flebo glielo impedirono. E dopo ricordò.

La battaglia, gli Innumerati, la ferita e, soprattutto, Ashton che gli salva la vita.

Volta la testa di lato, notando il riccio addormentato su una sedia, accanto al letto. Ha la testa appoggiata su una mano, la bocca leggermente aperta.

È così dolce, pensò Calum.

Poco più di un minuto dopo, in cui lo aveva fissato, Ashton si mosse sulla sedia, aprendo lentamente gli occhi.

"Oh mio dio, sei sveglio." disse, quasi urlando, e si alzò in fretta dal suo posto per raggiungere il lettino dov'era sdraiato Calum. "Come ti senti?" gli chiese, prendendo la sua mano nella propria e cominciando a passare il pollice sul dorso.

"Sono stato meglio." rispose Calum con una smorfia.

La porta della stanza si aprì, rivelando Michael e Luke, mano nella mano. Sorrisero caldamente nel vedere Calum sveglio.

"Hey campione." disse Luke, dandogli un pugno leggerissimo sulla spalla, attento a non fargli male.

"Ciao. Per quanto ho dormito?"

"Il Dr. William ti ha portato in ospedale d'urgenza e ti ha medicato, ma eri già svenuto. Questo è stato circa sei, sette ore fa." rispose Michael, mettendo un braccio intorno ai fianchi di Luke. Il biondo appoggiò la testa sulla sua spalla, lasciandosi avvolgere dal calore del maggiore.

"Merda." disse Calum, passandosi la mano non trattenuta dalle flebo tra i capelli. "E gli Innumerati?"

"Quelli che c'erano li abbiamo scacciati tutti. Non so esattamente se siano morti o se si siano solamente dissolti, ma per ora non attaccheranno più."

Calum cercò di nuovo di alzarsi, ma Ashton mise una mano sul suo petto, facendolo rimanere coricato. "Non sforzarti."

Calum sbuffò, facendo ridacchiare Luke.

"Be', noi andiamo a casa mia per un po'." disse Michael, "Per qualsiasi cosa chiamateci."

Gli altri due annuirono, osservando Luke e Michael uscire dalla stanza.

Calum si schiarì la voce con un leggero colpo di tosse. "Sei, uhm, rimasto qui per tutto il tempo?"

Ashton strabuzzò gli occhi. "Ma ti pare? Sono andato fino in Cina dai tuoi parenti, mentre dormivi!"

Il moro si accigliò. "Non sono cinese."

"In Corea, scusa."

Calum sbuffò. "Vaffanculo."

Ashton rise, e la sua risata era così strana e dolce, alle orecchie di Calum. "Certo che sono stato qui, coglione. Avevo detto che non ti avrei lasciato, e io mantengo le promesse."

Calum arrossì, e il riccio rise di nuovo. "Ah, sei tutto rosso!"

"Sta' zitto." rispose Calum, nascondendo l'imbarazzo crescente.

"Sei noioso." Ashton lasciò andare la sua mano, che aveva tenuto per tutto il tempo. "Vado a cercare il Dr. William per sapere se puoi tornare a casa, e intanto mi prendo un caffè. Ci vediamo dopo." disse Ashton, abbassandosi per dargli un bacio sulla fronte.

Si voltò, e Calum ringraziò mentalmente per il fatto che non lo avesse visto diventare ancora più rosso.

Quando uscì, il moro venne colpito da una consapevolezza.

Si stava innamorando di Ashton.


Sono le due di mattina e sto aggiornando, si.

Stavo per andare a dormire, poi mi è venuta in mente l'idea di Ashton che si prende cura del piccolo Cal e niente, mi sono messa a scrivere.

So che è corto, ma capitemi, volevo aggiornare e questo è quello che riesco a fare a quest'ora lmao

Al prossimo capitolo xx

negatives ❁ cashton au (Italian translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora