chapter 16

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Ashton corse verso uno degli Innumerati, colpendolo con un bastone sul retro del collo, e l'uomo cadde a terra rovinosamente. Lasciò cadere la pistola che aveva in mano e Calum fu veloce ad afferrarla.

Ashton prese un respiro, poi gli ruppe il collo. L'Innumerato scomparve, e nello stesso istante sentirono il rumore di una macchina che frenava improvvisamente sulla strada.

Si voltarono, vedendo Luke e Michael correre nella loro direzione.

Michael e Calum si scambiarono un'occhiata, e Michael notò una strana luce negli occhi del moro.

E capì che Calum sapeva qualcosa che non aveva detto.

"Michael, Calum, voi andate laggiù. Io e Ashton ci occupiamo questa zona. Facciamola finita una volta per tutte." ordinò Luke, e gli altri obbedirono.

Non avevano altra scelta, comunque.

Mentre correvano verso la zona che aveva indicato Luke, Michael si avvicinò a Calum.

"Cosa sai?"

Calum sussultò, ma cercò di nasconderlo. "Niente."

Michael si fermò, prendendo per il braccio il moro e costringendolo a fermarsi. "Ne va della vita di molte persone innocenti, Calum! Dimmi cosa sai!"

Calum sospirò, guardando verso Ashton. "Ne va di una sola vita, e non è quella di un innocente." disse, così piano che Michael fece fatica a sentirlo, ma riuscì a distinguere le parole.

"Chi?" chiese, ma Calum era già corso verso alcuni Innumerati.

Michael imprecò, ma non aveva tempo per preoccuparsi. Doveva salvare la vita sua e di Luke, questo era il suo unico obbiettivo.

Non poteva perderlo proprio ora che si erano promessi di rimanere insieme per tutta la vita.

Nel trambusto, persero la vita alcune persone. La loro morte era segnata da quei numeri sulle loro teste, e non c'era molto che i quattro ragazzi potessero fare.

Se una cosa è decisa, non avevano modo di contrastarla. Doveva andare così, anche se era una cosa orribile da pensare, e purtroppo non avrebbero potuto aiutare quelle persone con uno zero.

Ashton superò il cadavere di una bambina e provò un'immensa pena nel guardare quel corpo così piccolo ed immobile.

La vita non guarda in faccia nessuno, nemmeno una graziosa bambina di appena cinque anni.

"Luke, dietro di te!" gridò, e il biondo si girò immediatamente. Aveva due Innumerati a circondarlo, entrambi pronti a sferrare il colpo di grazia.

Ma, all'ultimo secondo, Luke si abbassò, e i due uomini si colpirono a vicenda, scomparendo.

La battaglia andò avanti per ore. Gli Innumerati sembravano non finire mai, e i ragazzi avevano capito che erano tutti lì. Quello sarebbe stato il giorno della vittoria o della sconfitta definitiva.

Michael era esausto. Ormai erano rimasti pochi Innumerati, ma stavano combattendo da un tempo che pareva infinito, e non avevano più forze.

Per questo Michael non si accorse della donna che gli stava puntando la pistola contro.

Calum, però, la vide, e spinse il ragazzo a terra nel momento il cui il colpo partiva.

Con un fucile che recuperò da terra, sparò alla donna, che si dissolse in un istante.

Michael lo guardò. Non era lui che avrebbe perso la vita, lo vedeva negli occhi scuri e stanchi di Calum.

Mormorò un grazie, ma il rumore di una macchina che frenava lo distrasse.

Ashton uccise l'ultimo Innumerato, e i ragazzi stavano quasi per urlare di felicità, ma dall'auto uscirono quattro Innumerati, e capirono che non era ancora finita.

Riconobbero quattro donne, e Luke notò delle cicatrici sulle loro fronti.

Erano dei segni.

Una delle quattro donne aveva un segno positivo, e le altre tre uno negativo.

Ma non erano luminosi, come quelli dei quattro ragazzi. Quelli erano segni bianchi incisi sulla pelle.

Calum sapeva chi erano.

"Le Prime." disse agli altri tre, che lo guardarono confusi. "Se uccidiamo loro, avremo vinto. Gli Innumerati saranno scomparsi per sempre. Ma, se ci uccidono, creeranno altri di loro, e il mondo come lo conosciamo non esisterà più."

"Tu come sai queste cose?" chiese Ashton.

"Lui è il Cervello." disse Luke, guardando il loro dritto negli occhi. "Lo ha sempre saputo."

"E scommetto che sai anche come andrà a finire, vero?" chiese Michael, che si avvicinò a Luke.

Durante tutto il tempo, i ragazzi si tennero a debita distanza dalle Prime, le quali non mostravano segni di volersi avvicinare.

Calum annuì. Lo sapeva da tempo, ma sapeva che uno di loro non sarebbe sopravvissuto, e non voleva che Ashton, Luke e Michael perdessero la speranza.

Lui l'aveva persa anni prima.

Ashton prese la sua mano, porgendo poi quella libera a Luke, che la intrecciò con quella di Michael.

Non dissero nessun'altra parola, semplicemente sciolsero la stretta e si lanciarono contro le quattro donne.

Sembrava svolgersi tutto al rallentatore; i colpi, il corpo di una delle Prime che si disintegrava sotto uno sparo di Luke, Michael che veniva ferito ad una spalla, ma che uccideva un'altra delle donne.

Quando rimasero due contro quattro, i ragazzi sentivano già la vittoria imminente.

Ma non si accorsero del pugnale che afferrò la Prima con il segno positivo.

Non lo vide nessuno, tranne Calum.

E vide anche che il bersaglio era Ashton, così non ci pensò due volte.

Urlò il suo nome ed incontrò per l'ultima volta gli occhi verdi e nocciola del ragazzo, pieni di confusione e paura.

Gli sorrise tristemente, poi mimò con le labbra quel ti amo che avrebbe voluto dirgli in altre circostanze, e si interpose tra il pugnale e Aahton.

Sentì delle grida, un urlo più forte degli altri. Riuscì a distinguere i corpi delle ultime due Prime dissolversi prima di cadere a terra.

L'ultima cosa che sentì furono le parole di Ashton.

Ti amo anche io. Non lasciarmi.

Poi vide solo buio.

Mi odiate, lo so.

Questo era l'ultimo capitolo di negatives.

Manca solo l'epilogo, che dovrei postare entro il prossimo weekend.

Lasciatemi qualche commento e un voto.

negatives ❁ cashton au (Italian translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora