Nineteen

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Mi sentivo quasi come un soldato in partenza per una guerra in quel momento, nella mia stanza, mentre mi infilavo il mio giubbino in pelle quasi fosse una sorta di armatura.

Era mattina presto, i miei amici stavano già andando tutti a scuola per non dare sospetti, mentre Derek mi aspettava al piano di sotto per accompagnarmi in un posto isolato e inscenare la mia cattura.

Mi diedi un ultimo sguardo allo specchio e percorsi con un dito le profonde occhiaie che circondavano i miei occhi marroni.

Il mio viso era cambiato radicalmente in quelle settimane, mentre prima stava diventando roseo e sano ora metteva in mostra i segni del sonno e lo stress.

Presi lo zaino con i libri, tanto per rendere la scena più realistica, e andai con calma al piano di sotto.

Non sentivo alcun rumore, ma non me ne stupii, Derek parlava solo se aveva qualcosa da dire e non era la tipica persona che faceva rumore inutile.

Entrai in cucina, pensando di trovare il licantropo insieme a mio fratello, e quasi mi si fermò il cuore quando riconobbi il profilo di Stiles.

"Scott ha pensato che se fossi stata io a portarti sarebbe sembrato tutto più normale." Disse, quasi leggendomi nella mente.

Annuii, ancora sorpresa "Andiamo?"

Lui non disse nulla, limitandosi ad uscire di casa con me al seguito ed entrare nella sua amata Jeep.

Il viaggio non doveva essere particolarmente lungo, ma il silenzio tombale rendeva l'atmosfera più pesante da sopportare.

Ogni tanto mi ero sorpresa ad osservare il ragazzo al mio fianco, distogliendo subito l'attenzione quando i miei occhi arrivavano sulle sue labbra.

Ancora non credevo possibile quello che era successo la sera prima.

"Il posto deve essere questo." Dissi, riconoscendo l'auto di Robert in un parcheggio sul ciglio della strada.

Stiles si limitò a girare il volante ed entrare nella piccola piazzetta nello stesso momento in cui il corpo sinuoso di Robert scese dalla sua vettura.

La Jeep si fermò, e quasi mi aspettai un qualche commento dal ragazzo prima che scendessi, ma non successe nulla.

Vidi Robert mordersi il labbro aspettandomi, e aprii la portella, guardando un'ultima volta Stiles, che aveva gli occhi fissi davanti a sé.

"Stiles."

Mi morsi le labbra, quasi avessi detto una brutta parola, ma vidi che il ragazzo non diede segni di avermi sentito e, avendo recepito il messaggio, scesi dall'auto andando incontro ad un Robert sorridente che mi prese subito tra le sue braccia.

"Pronta?" Mi chiese, aprendomi la portella posteriore.

Annuii, sorridendogli appena mentre entravo nella macchina nera.

Robert entrò velocemente, chiudendo le portelle con la sicura "Per rendere tutto più reale."

Io gli sorrisi comprensiva, e presi a guardare fuori dal finestrino, notando subito che la Jeep verdastra se ne era già andata.

"Non preoccuparti per lui."

Non parlai, la situazione era già abbastanza stressante senza iniziare a parlare di Stiles.

Il viaggio fu tremendamente silenzioso fino fatto solo di sguardi sfuggenti tra me e il biondo.

"Forse dovremo inscenare qualche ferita" Disse a un certo punto lui "Tanto per rendere tutto più realistico."

Ero d'accordo con quella proposta e, dopo essermi concentrata per farli comparire, mi lasciai dei leggeri tagli lungo tutto il corpo come se tante pallottole mi fossero passate vicino senza colpirmi.

"Lasciamene qualcuno sulle braccia, come se ti avessi preso e avessi cercato di liberarti."

"Mentre guidi?" Chiesi perplessa.

Lui sorrise "Tranquilla, non succederà nulla."

Non ne ero totalmente convinta e mentre facevo come mi aveva chiesto controllavo attentamente il suo volto, che non lasciava trasparire quasi nessuna emozione.

"Madison, ci deve essere una borsa sotto il sedile."

Abbassai lo sguardo sulla pedana della macchina e, leggermente nascosta, vidi una piccola borsa che non avevo notato.

"Dentro c'è un siero che ti farà intontire leggermente" Mi informò "Dovrai prenderne un po', altrimenti la mia famiglia non crederà alla mia storia vedendoti calma seduta sul sedile."

Non volevo rendermi più debole proprio ora che andavo a casa di un nemico, ma la teoria di Robert non aveva buchi e mi vidi costretta a fare come diceva.

Presi la borsa e la aprii, vedendo una serie di armi tra cui coltelli e pistole di piccola dimensione.

Infondo, c'era una piccola fialetta in plastica con un liquido argenteo.

La presi e appena le mie dita stapparono il tappo mi andarono letteralmente a fuoco.

"C'è una piccola percentuale di argento."

Fulminai Robert, avrebbe potuto dirmelo prima che mi ustionassi una mano.

"Mi devo fidare di te?" Chiesi, portandomi alle labbra la fiala.

Robert sorrise, guardandomi dallo specchietto "Non hai scelta."

Aveva ragione, ancora una volta, e con questa consapevolezza bevvi tutto il liquido chiaro.

Non ebbi che il tempo di guardare dritto negli occhi azzurro cielo, così innocenti, che mi stavano guardando, che ogni piccola molecola del mio corpo parve prendere fuoco.

"Che succede?!" Urlai, tenendomi la testa in preda dal dolore, gli artigli mi perforavano la pelle facendo scendere piccole gocce di sangue lungo il collo.

Robert tornò a guardare la strada senza dire una parola, e in quel momento capii quanto fossi stata stupida.

"Robert!" Urlai ancora, continuando a chiamarlo fino a quando la mia voce non divenne che un sussurro e mi accasciai sul sedile dell'auto.

La vista mi si era appannata, la mente era in tilt e stavo provando il dolore peggiore della mia vita, come se qualcuno mi stesse squarciando in mille pezzi dall'interno.

Prima che perdessi del tutto la conoscenza la macchina si fermò e la portella vicino alla mia testa si aprì silenziosamente e il mio corpo venne portato di peso al posto anteriore.

"Sai cosa sei ora?" Le labbra di Robert percorsero il mio viso e, con estrema fatica, riuscii ad alzare lo sguardo vedendo che gli occhi del ragazzo scuri dal desiderio.

Le mie labbra vennero invase da quelle del biondo con rabbia e con fatica cercai di non piangere quando sentii il suo fiato caldo di nuovo contro il mio orecchio.

"Ora sei mia."

Mio angolo!

Ommiodio 8k di visualizzazioni, quasi piango.

Vi adoro, davvero sjfixciscn.

Annuncio: cancellerò tutte le mie altre ff sui 5sos e, forse in futuro, penso di scriverne un'altra su Ashton Irwin oppure la Layden, che io adoro troppo aw (no haters please).

In ogni caso, spero di leggere alcuni vostri pareri sul capitolo.

A presto,

Giulia.

She wolf {s.s.} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora