Non venni mai a sapere che cosa successe quel giorno ma, quando mi rialzai quella notte, indossavo solo i miei slip e una maglia bianca extra large non mia.
Ero stesa su un letto, la stanza era illuminata solo dalla luce lunare che proveniva dall'esterno della tenda leggermente scostata.
La stanza non era sicuramente quella calda e accogliente di Stiles, ma ero certa di averla già vista.
Mi guardai attorno, tutto taceva e sembravo essere l'unica anima viva in quella casa.
I piedi gelarono al contatto con il pavimento, gli occhi si erano già abituati al buio, ma la testa sembrava scoppiarmi e non riuscivo a capire che stava succedendo.
La porta si aprì di colpo, e un fascio di luce mi colpì in pieno viso, che cercai di coprirlo con le mani.
"Ah, ti sei svegliata. Bene."
Quella voce la conoscevo.
Aprii gli occhi, e finalmente tutto tornava ad avere un senso.
"Robert." Sussurrai, osservando la figura slanciata del ragazzo nei suoi solito skinny neri.
La sua maglietta bianca sembrava così simile alla mia.
Sorrise, un sorriso così angelico che stonava su di lui, e si passò una mano nel ciuffo biondo disordinato.
"Chi ti aspettavi?" Mi chiese ironico "Stilinski?"
Un brivido di orrore mi percorse la schiena, e la voglia di sapere se Stiles stava bene si fece strada dentro di me.
"Che gli hai fatto?"
Robert rise, scuotendo il volto, avvicinandosi ed abbassandosi al mio livello.
"E' così tipico di te, Maddy." Disse, il suo fiato mi solleticava il viso e cercai di ritrarmi "Sei in un pericolo potenzialmente mortale e tu ti preoccupi del tuo innamorato, tipico."
Stavo per ribattere, ma Robert mi afferrò le caviglie, facendomi stendere a forza e mettendosi con violenza sopra di me, in modo che fossi bloccata dalle sue gambe.
Volevo piangere, urlare, scappare da quel posto e tornare dai miei amici.
Provai a concentrarmi per potermi trasformare, ma Robert mi precedette, alzando di poco la maglietta e mostrandomi un coltello lucente "Argento, una mossa sbagliata e sei morta."
Tremai, forse non era ancora ora di prendere in considerazione quella strada per quanto fosse rischiosa la situazione.
"Voglio averne ancora." La sua voce era roca, piena di desiderio, mentre baci umidi venivano impressi lungo il mio collo "Voglio le tue labbra su di me."
Ero come bloccata, mentre le sue mani gelide finivano sotto la maglia larga leggermente alzata percorrendo con una calma innaturale il mio petto senza fermarsi in nessun punto preciso.
Sentii una leggera pressione alla base del collo, poco sopra le clavicole, e il leggero schiocco mi riportò con i piedi a terra.
Le labbra di Robert erano ad un filo dalle mie, che morse subito con rabbia unendole subito dopo in un bacio pieno di desiderio.
Non osai tirarmi indietro, ma dentro stavo urlando con tutta la voce possibile che no, non era questo quello che volevo.
Robert si spostò leggermente, osservandomi con quei grandi occhi azzurri che mi sembravano così dolci.
"Non ti servirà a nulla cercare di sfuggirmi."
Volevo piangere, mentre lasciavo il mio corpo senza difese a Robert che lo modellava in base ai movimenti del suo.

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She wolf {s.s.}
FanfictionUno sparo nel buio Un passato perso nello spazio E da dove inizio? Il passato e la caccia Vuoi andartene come un lupo, un predatore mi sento come un cervo nella notte /non segue gli eventi e le rappresentazioni caratteriali della serie/ La sto...