La bionda mi guardava impassibile, studiandomi con quegli occhi marroni così intensi "Chi sei? Come conosci il mio nome?"
Io presi subito il mio zaino, afferrando il libretto azzurro e cercando la foto di Madison, porgendogliela.
"Conoscevo tua sorella, Maddie, l'ho salvata mentre cercava di scappare da dei cacciatori."
Meredith aveva preso la foto e la guardava come un tesoro inestimabile, accarezzando l'immagine della sorella.
Io la capivo perfettamente, ma non mi sentivo ancora pronto a dirle quello che c'era stato tra noi.
"Cosa le è successo?" Chiese, alzando lo sguardo mentre una lacrima solitaria scendeva lungo la sua guancia.
Sospirai, sapevo che sarebbe arrivato questo momento ma non me la sentivo ancora di parlarne.
Così, le porsi il libretto, con tutti i dati degli esperimenti e del motivo per cui era stata rapita, ed anche la sua lettera d'addio.
Gli altri due licantropi si avvicinarono a Meredith, leggendo da sopra le sue spalle.
"È impossibile!" Strillò la riccia, guardandomi male "Tu vuoi farci credere che Madison sia morta? Lei era forte."
"Cara." La rimproverò il ragazzo, che però tornò a guardare Meredith "Non è detto che sia vero quello che c'è scritto, Mary."
La ragazza stava in silenzio, continuando a leggere le pagine con accuratezza e impassibilità.
Provai ad avvicinarmi e "Io e i miei amici abbiamo distrutto gli ultimi Argent rimasti, l'abbiamo vendicata." dissi.
Meredith alzò il suo sguardo su di me, ed io mi sentii crollare, perché era come se fosse stata lei ad incenerirmi con quegli occhi.
"Se quello che dici è vero, perché sei qui? Hai attraversato l'America per venirmi a dire che mia sorella è morta, quindi ora io ti chiedo: perché?"
La fissai, rimanendo senza fiato per la durezza delle sue parole.
"Ho passato giorni senza sapere che fine avesse fatto, e mesi per cercare di dimenticarla. Ho voluto fare questo viaggio perché era l'ultimo tassello mancante per poter chiudere il libro e, forse, incominciarne uno nuovo."
Meredith mi fissò per un paio di secondi, e capii che stava cercando di capire se si potesse fidare di me o no.
Infine fece cenno al piano di sopra "Vieni con me, dobbiamo chiarire alcune cose."
La seguii in silenzio, passando vicino ai due licantropi che mi guardavano in cagnesco, anche se non ne capivo il motivo.
"Pensano che sia stata tu ad ucciderla." Disse Meredith, sedendosi su una poltrona che dava su un piccolo tavolo.
Era una stanza da letto che faceva da studio, e anche qui i colori erano molto caldi, quasi a voler far dimenticare il freddo esterno.
"Non lo avrei mai fatto." Dissi, sedendomi al suo fianco.
Era una strana sensazione stare così vicina a lei e provare tutte le sensazioni che mi stavano facendo rivoltare lo stomaco, come se stessi facendo un torto alla memoria di Madison.
Meredith aprì un cassetto alla scrivania e ne tirò fuori un anello con impresso un triskele.
"Questo anello apparteneva a Jason, un farshee, una specie di banshee maschio. Ed è l'unica cosa che è rimasta del suo cadavere."
Mi dispiaceva per questo Jason, però non avevo la più pallida idea di cosa centrasse con Maddie.
Meredith sospirò, iniziando a giocare con l'anello e fissando la foto della sorella "Su quei fogli c'è un errore: l'alfa non ero io, ma Madison."

STAI LEGGENDO
She wolf {s.s.}
Hayran KurguUno sparo nel buio Un passato perso nello spazio E da dove inizio? Il passato e la caccia Vuoi andartene come un lupo, un predatore mi sento come un cervo nella notte /non segue gli eventi e le rappresentazioni caratteriali della serie/ La sto...