0Capitolo 11°

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Dopo aver vagato per tutta la sala riesco a trovare i bagni che sono vuoti.
Apro la porta. Mi fermo sul ciglio della porta. Luke è per terra con la schiena appoggiata al muro e la testa tra le mani. Mi avvicino cautamente.

Luke's pov
Non so da quanto tempo sono in bagno fermo in questa posizione.
Il fatto di mentire a tutte quelle persone non piace affatto. E la cosa più brutta è che adesso non si può più tornare indietro. Alla fine di questa serata, la notizia di me e Ail la saprà mezzo mondo. E io non posso fare niente per negare il tutto. Non posso neanche dire che abbiamo avuto una discussione e ci siamo lasciati, perché la notizia si sa da poco e tutti capirebbero che li abbiamo presi in giro.
Quando, a casa con i ragazzi e Ail, abbiamo deciso questa cosa non ero molto convinto. Avrei preferito che fosse stata la finta ragazza di Ash o di Cal. Adesso sto anche peggio di come stavo prima. Tutti si congratulavano con noi e ci facevano gli auguri e solo io, Ail e i ragazzi sapevamo la verità. Stavamo mentendo a tutti. La cosa mi fa star male, anche perché non voglio che Ail si illuda e che soffra. Okay, è vero non so se prova qualcosa per me ma, non voglio correre il rischio comunque.
Due mani mi si poggiano sulle ginocchia. Alzo la testa. Una chioma bionda e un paio di occhi azzurri mi si presentano davanti.
-Che ci fai qui?- domando
-Che ci fai tu ancora qui?- mi domanda di rimando. Non rispondo, mi limito a ritornare alla posizione di prima ma, mi alza la testa con le sue mani e mi costringe a guardarla.
-Cosa c'è che non va Luke?-
-Niente..-
-Non prendermi per il culo Luke, okay? Lo vedo che c'è qualcosa che non va...parlamene- la sua voce è determinata.
-C'è che io non voglio mentire a nessuno. Né ai giornalisti, né alle fans....né tanto meno a te.-
-Perché dovresti mentire a me?-
-Io non voglio illuderti, non voglio farti soffrire. Siamo dentro una cosa che è più grande di noi Ail....adesso tutti sanno che noi stiamo insieme e invece non è così e io...-
-Luke tu non mi farai soffrire né mi illuderai. Sappi che io non provo niente per te, solo che ci tengo a te anche se ci conosciamo da poco. E si, so che ci siamo messi dentro una cosa più grande di noi ma, ci vuole tempo. Tra un paio di settimane annuncerai alla stampa che ci siamo lasciati e tutto sarà risolto. È una piccola ma grande bugia lo so, e so anche se è colpa mia se adesso stai così, se adesso stai mentendo a tutto il mondo. Se non mi avreste incontrata tutto questo non sarebbe successo. Scusa, ma purtroppo nella mia vita non ho fatto che fare disastri. Sono un disastro e mi dispiace davvero che in questo disastro ci siate capitati voi....- una, due, tre lacrime le rigano le guancie e piano si accascia per terra accanto a me.
-Ail non sei un disastro, fino ad adesso sei la migliore persona che io abbia mai incotrato. Tutta questa situazione si risolverà nel migliore dei modi. E non piangere, sei venuta qui per consolare me, non al contrario- le dico ultimando con un sorriso e le alzo il viso per guarda meglio negli occhi. Fa una risatina e tira su con il naso.
-Si hai ragione- quel poco mascara che si era messa, è colato tutto sulle sue guancie e i suoi occhi adesso sono meno neri e molto lucidi e rossi. Qualcuno qui deve rialzarsi e farsi forza. La incito ad alzarsi come ho fatto io ma, non mi risponde. Le prendo le mani e la tiro su. Cerco di confortarla con un sorriso ma non basta. La stringo forte a me, accarezzandole i capelli.
-Devi pulirti la faccia Ail, dobbiamo tornare di la- annuisce, si stacca da me e si bagna il viso con l'acqua fresca.
-Okay, ci sono. Possiamo andare- si incammina verso la porta ma la fermo afferrandole un polso.
Mi paro davanti a lei. Poggio le mie mani sui suoi fianchi e l'avvicino a me per poi abbracciarla una seconda volta
-Sii sempre così forte, Ail- in risposta stringe la mia giacca e annuisce. Andiamo verso la porta e già una voce annuncia che tra poco ci saranno le premiazioni. Usciamo dal bagno e come da copione le prendo la mano intrecciando le nostre dita. Fa un mezzo sorriso e io parto verso il tavolo seguito da lei con il suo passo sicuro e determinato.

Arrivati al tavolo ci accomodiamo e i ragazzi mi informano che tra meno di cinque minuti ci chiameranno per la presentazione e che quindi dobbiamo avviarci al palco.

Lasciamo Ail li da sola e andiamo.

Sul palco, il presentatore, sta premiando Demi Lovato per il suo nuovo singolo "Cool for the summer" e tra poco saliremo io e i ragazzi sul quel palco. Sono agitato, non è la prima volta che partecipiamo a questi eventi, ma l'ansia c'è sempre. Un grosso applauso mi distrae. Demi sta scendendo dal palco e ci sta salutando.
-E adesso la band più acclamata del momento. Si ispirano a molte band già famose ma i loro pezzi sono unici! Sto parlando dei FIVE SECOND OF SUMMER!- un boato di applausi e voci si fa spazio nella sala mentre saliamo sul palco. Il presentatore si congratula con noi e ci consegna il premio. Ash prende parola

-Grazie mille davvero a tutti, per il supporto che ci date e che spero continuerete a darci. E ancora non posso, non

non possiamo, credere di essere arrivati fino a qui, fino a questo punto su questo palco e con questo premio nelle mani- completa con uno dei suoi sorrisi a trentadue denti e un'altro boato si scatena.

-Bene, congratulazioni ragazzi e buona fortuna per i prossimi brani- lo ringraziamo e salutiamo tutti con un cenno della mano. Raggiungiamo Ail al tavolo che ci segue con lo sguardo e continua a sorriderci.

-Perché sorridi?- le chiede Cal

-Sorrido perché....perché ragazzi insomma, chi me lo avrebbe mai detto che un giorno sarei stata seduta a uno di questi fantastici tavoli, che prima vedevo solo in tv, e ci sarei venuta con voi? Io ancora non ci credo e credetemi mi trattengo dal piangere per l'emozione perché questo è un sogno. Mi sono resa conto che la vita può riservare tante sorprese e che può rivelarsi unica.-
Mi sorridono come non li ho mai visti sorridere e mi raggiungono per un abbraccio di gruppo.

Come la vita può rivelarsi unicaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora