Ero completamente pietrificata dal trovarmi Zayn davanti, era una sensazione bellissima ma allo stesso tempo terrificante. Non sapevo davvero che dire o che cosa fare, insomma avrei voluto chiedergli una marea di cose, ma in quel momento il mio cervello era completamente sconnesso. Tutti i miei sensi erano sconnessi dal resto del mio corpo. Fino a quando la sua voce non mi svegliò dal mio stato di trans e non mi sbloccò.
"Allora che fai? Non ti siedi?" disse lui sorridendo. Sorridendo! Perché sorrideva? Lo trovava divertente? Trovava divertente il mio comportamento? Che cosa si aspettava? Lentamente mi diressi verso il tavolino e mi sedetti di fronte a lui. Non avevo ancora detto una parola quindi lui si sporse verso di me guardandomi con un sorriso e spezzò il ghiaccio.
"Ciao Jane" disse. Era piuttosto contento di vedermi così. A quel punto avrei potuto dirgli tutte le cose che mi frullavano nella testa. Per esempio: per quale motivo mi aveva prenotata? Voleva per caso farsi una scopata? Non poteva prenotare un'altra ragazza? Essendo ancora vergine quella era la mia paura più grande. Avrei voluto che la mia prima volta fosse stata speciale e soprattutto con una persona che amavo davvero e che ricambiava quei sentimenti e non di certo con il primo che passa, neanche se è un cantante famoso come Zayn. Avevo troppe cose in testa e non potevo dirle tutte in una volta.
"Ciao Zayn" così risposi semplicemente con un lieve sorriso. Ero spaventatissima ed eccitatissima. Che cosa voleva?
"Come stai?" sorrise così dolcemente che mi sciolsi. Davvero voleva solo chiacchierare?
"Abbastanza bene, grazie e tu?" risposi educatamente.
"Mi sembri un pochino agitata o sbaglio?" mi chiese questa volta seriamente.
"Si ecco...nessuno mi aveva mai 'prenotata' prima d'ora. Lavoro da poco in questo locale" risposi il più sinceramente possibile.
"Sta tranquilla non ho pagato il tuo capo solo per usarti sessualmente. Volevo solo risparmiarti una serata troppo faticosa di lavoro" sorrise ancora. Non risposi. Non sapevo che cosa dire, sembrava gentile da parte sua. Cos'era una tecnica per rimorchiare?
"Come mai hai scelto proprio me?" le parole mi uscirono troppo velocemente dalle labbra e non le controllavo più. Ormai la mia mente voleva delle risposte.
"Perché sei l'unica ragazza che qua dentro non si è buttata o strusciata su di me appena sono arrivato. E poi perché non mi sembri una ragazza adatta a questo tipo di lavoro. Sembri diversa." Rispose esaurientemente alla mia curiosità. Sembrava sincero dopo tutto. Ma avevo bisogno di altre risposte.
"Che ci fai da queste parti Jane?" mi chiese lui precedendomi. Dalle riviste e dai gossip lo avevo sempre immaginato un tipo arrogante e uno che pensasse solo a soldi e donne, invece era totalmente diverso.
"Mi sono trasferita qui dall'Italia perché avevo bisogno di soldi e di cambiare vita" risposi secca.
"Ah...anche io sono qui per cambiare vita sotto un certo aspetto" sorrise lui.
"Si ho saputo. Abbiamo una cosa in comune allora" sorrisi anche io. Forse davvero sarebbe stata una serata diversa e molto più piacevole.
" Quanti anni hai?" mi stava tartassando di domande quando sarei dovuta essere io quella a fargli l'interrogatorio. Ma risposi ugualmente. Non capita tutti i giorni di farsi una tranquilla chiacchierata con un cantante famoso. Presi questa serata come una occasione per conoscerlo meglio.
"19, quasi 20 ormai" dissi. Subito dopo ci fu un momento di silenzio. Lui non mi chiedeva più niente e io neanche. Ci stavamo semplicemente guardando, i nostri occhi erano di nuovo uniti e si cercavano sempre. Era bellissimo e il suo sguardo era qualcosa di unico. Ogni volta che lo guardavo mi perdevo dentro ai suoi occhi color cioccolato.
"Mi piacciono i tuoi occhi" disse lui interrompendo poi quei minuti di silenzio e non staccando mai i suoi occhi dai miei. Diventai improvvisamente rossa per la frase che aveva appena detto ed abbassai la testa guardandomi le scarpe che in quel momento mi sembrarono veramente bellissime.
"Dai raccontami un po' di te" continuò poi lui. Feci un sospiro di sollievo. Grazie al cielo cambiammo argomento.
Parlammo per ore e ore in cui io gli raccontai praticamente tutto della mia vita e dei miei genitori ed anche della mia cotta adolescenziale per lui (rise per questo). Sentivo che con lui mi potevo aprire e parlare non sentendomi giudicata come di solito succedeva con praticamente tutte le altre persone con cui cercavo inutilmente di aprirmi. Mi faceva domande solo lui ed io sapevo ben poco di lui oltre a quello che mi dicevano i giornali che come avevo constatato erano tutti dei bugiardi. Zayn era una persona del tutto diversa ed anche un tipo molto simpatico.
Erano ormai quasi le 05:00 del mattino. Avevamo riso, scherzato e anche parlato di cose serie allo stesso tempo.
"Scusami ho parlato sempre e solo io. Mi dispiace. Raccontami qualcosa di te, qualcosa che i giornali non dicono" dissi io imbarazzata e un po' impacciata.
"Beh per esempio potrei dirti che mi piacciono i cani" disse lui ridendo. Le nostre risate si mescolavano e non si sentiva nient'altro e nessun altro in quel momento.
"Comunque purtroppo ho pagato al tuo capo solo per poterti tenere fino a sta sera, quindi che ne dici se ti raccontassi di me a cena? Magari in un ristorante carino in cui non ti debba pagare come un oggetto?" mi chiese lui sorridendo irresistibilmente. Ero di nuovo imbarazzata dalla sua proposta e abbassai di nuovo la testa alle mie scarpe.
"Mi dispiace Zayn ma purtroppo i miei orari di lavoro non mi permettono di andare a cena in ristoranti carini" dissi io dopo un po' alzando lo sguardo.
"Ah si...giusto" disse lui dispiaciuto e guardandosi le mani. Anche io ero dispiaciuta nel dirgli di no. Dopo tutto avevamo passato una bella serata, mi aveva risparmiato una giornata di lavoro e non si era approfittato di me. Ma come potevo uscire con lui? Non avevo nessun vestito carino da mettere e avevo una paura immensa a farmi vedere con lui.
"Beh potrei sempre passare domani sera a vederti e poi magari potremmo uscire a cena lunedi! Visto che è il tuo giorno libero" disse lui soddisfatto. Come faceva a sapere che il lunedì era il mio giorno libero? Sicuramente avrà chiesto a Stuart.
"Mmm...va bene accetto. Si potrebbe fare" annui sorridendo e soddisfatta anche io. Dopo tutto che cosa c'era di male?
"Va bene allora ci vediamo domani Jane" sorrise guardandomi intensamente negli occhi come aveva fatto per tutta la sera.
"Mi sono divertito sta sera, grazie" aggiunse poi.
"Anche io Zayn, grazie e a domani" sorrisi timidamente guardandolo un'ultima volta negli occhi dopo quella bellissima serata.
Entrambi ci alzammo e uscimmo dalla saletta dirigendoci all'uscita e separandoci. Prima di uscire dalla porta principale Zayn si fermò un secondo e subito dopo si girò guardando. Mi fece un cenno con la mano per salutarmi ed uscì. Aveva un sorriso sorprendentemente bello.
Dopo aver ricambiato il suo saluto uscii anche io dalla porta sul retro, presi la macchina e mi avviai verso casa, cioè verso il mio buco di casa. Ero stranamente felice della serata appena trascorsa e prima di addormentarmi pensai anche a quello che sarebbe successo il giorno seguente e quando lo avrei rivisto. Una cosa mi era sfuggita, veniva a trovarmi quindi io avrei dovuto ballare davanti a lui. Ballare in quel modo? Un'altra paranoia ora gironzolava per la mia mente. La paura si impossessava di nuovo di me.
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CIAO A TUTTI DI NUOVO 😊 TUTTO BENE? HO AGGIORNATO COME POTETE VEDERE E SPERO OVVIAMENTE CHE VI PIACCIA! 😋 QUESTO CAPITOLO MI È PIACIUTO MOLTO QUINDI SPERO SIA DI GRADIMENTO ANCHE PER VOI 😁 DITEMI CHE COSA NE PENSATE! BUONA LETTURA E AL PROSSIMO CAPITOLO 💟💋
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HOOREY HENRY
FanfictionJane Stevens è una semplice ragazza di 19 anni. Capelli castani, occhi scuri e una carnagione chiara. Dall' Italia arriverà nella grandissima Los Angeles alla ricerca disperata di un lavoro e di una vita migliore. La spogliarellista per lei sarà un...