CAPITOLO 14

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Un rumore improvviso proveniente da un cespuglio ci interruppe e tutti e due ci girammo di scatto per vedere che cosa fosse. In quel preciso momento un flash ci accecò e capimmo immediatamente di chi si trattasse.

"Porca troia!!" imprecò Zayn. E alla velocità della luce uscì dall'acqua per correre dietro a quel paparazzo. Io rimasi ferma immobile nella piscina senza sapere che cosa fare, rimasi allibita.

"Fermati coglione!!" Zayn urlava contro quel fotografo e lo stava rincorrendo per tutta villa. Come cavolo ci era arrivato fino a qui?

"Dammi quella cazzo di macchina fotografica!" Zayn continua a urlare e io non sapevo che fare. Così uscii dalla piscina e andai a prendere delle asciugamani per coprirmi. A quel punto decisi di intervinere.

"Zayn vieni qui! Torniamo dentro!" gli urlai  sperando che mi sentisse. Era inutile continuare ad inseguirlo. Pochi minuti dopo Zayn tornò tutto incazzato e prendendomi per mano mi portò di corsa dentro casa sua.

E' incredibile come un fotografo del cazzo poteva rovinare la nostra serata. Quando rientrammo in casa Zayn chiuse tutte le tende e tutte le porte e le finestre. Era veramente incazzato e ne aveva tutte le ragioni. Salimmo in bagno e ci asciugammo, Zayn mi diede dei vestiti suoi asciutti e andammo in camera sua. Ci stendemmo sul suo letto e lui mi fece appoggiare al suo petto tenendomi stretta a lui con le sue possenti braccia tatuate. Mi sentivo protetta e al sicuro tra le sue braccia, era l'unico posto in cui stavo bene.

"Mi dispiace per quello che è successo" Zayn aprì bocca dopo essere stato in silenzio fino a quel momento.

"Non ti devi dispiacere, sono cose che capitano" gli dissi piano giocherellando con il bordo della sua canottiera che lasciava intravedere i tatuaggi sul suo petto.

Certo la cosa mi preoccupava perché ora quelle foto sarebbero state pubblicate e tutto il mondo le avrebbe viste. La mia privacy sarebbe praticamente scomparsa e non sarei più stata in grado di svolgere il mio lavoro.

"Qualsiasi cosa succeda io non voglio perderti e farò di tutto per risolvere qualunque problema ci sarà" mi disse Zayn quasi bisbigliando.

Non poteva dire cosa più dolce di questa. In quel momento avevo una voglia irrefrenabile di saltargli addosso e di urlargli i miei sentimenti per lui ma mi trattenni. Quando fu lui ad alzarmi il viso e posare le sue morbide labbra sulle mie non potei chiedere di meglio. Ogni volta che mi baciava con tale delicatezza e dolcezza tutto il mio stomaco andava in subbuglio. Mi accarezzava e mi baciava, le nostre lingue mescolavano e si assaporavano l'una con l'altra. Amavo il suo sapore, il suo odore, il suo tocco, amavo tutto di lui. Nessuno mi aveva mai fatta sentire come lui.

"Andrà tutto bene piccola" mi sussurrava mentre lentamente i miei occhi si chiudevano e mi addormentavo tra le sue braccia. Era la cosa più bella del mondo. Dormire con lui, sentire il suo profumo mentre dormivo mi faceva fare sogni tranquilli e mi faceva sentire in paradiso.

Il giorno dopo quando mi svegliai non trovai Zayn accanto a me così scesi in cucina e infatti lo trovai lì seduto davanti al pc. La cosa mi preoccupava perché aveva uno sguardo abbattuto e molto ma molto stanco.

"Ehi...che succede?" chiesi a Zayn mentre mi avvicinavo a lui. Non mi rispose. Così mi misi davanti a lui e presi il suo viso tra le mani. Aveva delle occhiaie enormi ed era triste. Mi guardava negli occhi ma il suo sguardo era perso.

"Zayn sta notte hai dormito?" gli chiesi sperando in una sua risposta sta volta.

"Non tanto...dai ti riporto a casa piccola" mi disse. Sbirciai un attimo sul suo pc e vidi un articolo che probabilmente era la causa di tutto il suo malessere.

"NUOVO AMORE PER ZAYN MALIK" diceva il sito su cui era. Questo spiegava tutto, si sentiva una merda per aver distrutto la mia privacy e non sapeva che cosa fare. Nell'articolo c'erano tutte le foto che erano state scattate ieri sera mentre io e Zayn eravamo in piscina.

"Zayn lo risolveremo insieme" gli dissi per tranquillizzarlo. Ma non sembrava funzionare. Si alzò dalla sedia così approfittai e mi avvicinai a lui. Avvolsi le mie braccia intorno al suo busto mi appoggiai a lui. Lo abbracciai fino a quando non sentii le sue braccia ricambiare e le sue mani accarezzarmi la schiena. Mi lasciò una bacio sulla fronte e ci staccammo continuando a guardarci negli occhi.

"Non voglio perderti" mi disse semplicemente. E neanche io avevo l'intenzione di perderlo. Per nulla al mondo.

***

Stavo stendendo la mia biancheria pulita appena lavata quando sentii l'ennesimo urlo da parte dei paparazzi sotto casa mia che mi imploravano di scendere per rispondere a qualche domanda. Certo era stressante come situazione ma per Zayn avrei sopportato questo e altro. Una telefonata interruppe i miei lavori casalinghi.

"Pronto?" chiesi con voce squillante.

"Jane" era il mio capo, Stuart

"Oh buongiorno signore, devo fare un altro turno questa sera?" chiesi curiosa di sapere il motivo di quella telefonata.

"No in realtà ti ho chiamato per chiederti una cosa, tu ti ricordi le regole del nostro lavoro vero?" mi chiese con voce minacciosa. Che avesse saputo dell'articolo?

"Si signore.." risposi preoccupata.

"E sai anche di averne appena infranta una?" mi chiese. Feci mente locale per ricordare le regole che ci aveva detto il primo giorno di lavoro e una in particolare risuonò nella mia testa: ' non avere relazioni con i clienti '. Merda. Mi lo ero completamente dimenticato.

"Oh.." non seppi che altro dire.

"Mi dispiace Jane ma sei licenziata" dopo quella frase attaccò e io rimasi con il cellulare all'orecchio per altri cinque minuti buoni. Ero scioccata. Ero riuscita a perdere anche l'unica cosa che mi permetteva di rimanere in quella città.

Qualche minuto dopo il mio cellulare squillò di nuovo ma questa volta era mia zia. Non le risposi e lasciai squillare il telefono fino a quando non smise di suonare. Ero sul punto di cadere in depressione. Ero a Los Angeles, senza lavoro e senza soldi e se non avevo i soldi non potevo neanche pagare l'affitto per il mio appartamento. Perfetto.

Il mio cellulare squillò ancora ma questa volta era Zayn. Risposi immediatamente perché avevo bisogno di lui ora.

"Pronto" dissi con una voce molto bassa.

"Ciao tesoro. Che succede? " mi chiese notando anche lui qualcosa di strano nel mio tono. A quel punto una lacrima rigò il mio volto e non riuscii più a rispondere a Zayn. Tirai su col naso e lui se ne accorse.

"Piccola che succede perché piangi? Non farmi preoccupare" mi supplicò lui. Così parlai.

"Mi hanno licenziata" dissi. Una semplice frase che lo fece zittire immediatamente. Non parlò per qualche secondo probabilmente per pensare a che cosa dirmi.

"Ehi...dai non ti preoccupare troveremo una soluzione" mi disse

"Zayn non ho soldi e fra un po' non avrò più neanche una casa, mi dici come si può risolvere ?" gli chiesi interrompendolo. Cercai di trattenere le lacrime che ancora una volta minacciavano di uscire. Ancora una volta non parlò e io aspettai.

"Ok vieni a stare da me" disse di getto.

"Che cosa?" chiesi incredula. Avevo sentito bene?

"Hai sentito bene piccola, starai da me fino a quando non troveremo una soluzione" mi disse. Non sapevo veramente che dire. Era la cosa giusta?

"Ma Zayn..." cominciai ma lui mi interruppe subito.

"Che c'è non vuoi?"  mi chiese.

"No no certo che mi piacerebbe ma..." mi fermai e cercai di immaginare di vivere nella stessa casa con Zayn. Non era una cattiva idea ma aveva anche i suoi rischi.

"Allora passo domani mattina a prenderti tesoro, preparati" mi disse e riagganciò. Sembrava abbastanza felice di questa cosa e anche io lo ero. Ma ero anche abbastanza spaventata delle conseguenze. Vivere con un cantante internazionale sarebbe stata una cosa stupenda ma anche rischiosa. Cercai di non pensarci e cominciai a preparare la mia roba per il giorno seguente.
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CIAO 🐷 ECCOMI QUI ! SPERO CHE CONTINUIATE A LEGGERE QUESTA STORIA! SCUSATE MA LA SCUOLA MI PRENDE MOLTO 😭 BUONA LETTURA E AL PROSSIMO 💕🙈

HOOREY HENRYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora