" Mi dispiace ma ti giuro che mi hanno proibito di cercarti e di vederti per via dei paparazzi, perdonami non è colpa mia avrei voluto farlo" mi disse Zayn. Era ormai il decimo mi dispiace e la decima scusa che usava per farsi perdonare e per dare una spiegazione valida ma non mi convinceva molto.
Stavo lì ad ascoltarlo mentre mi chiedeva scusa in mille modi diversi ma quello che ancora non capivo era perché si era fatto fotografare con un'altra. Certo non potevo essere gelosa, sarebbe stato ridicolo. Ma un po' di rispetto per quel poco che c'era stato tra noi doveva averlo. Era il tipico comportamento da stronzo, così lo interruppi e feci la mia prima domanda dopo 10 minuti.
"Chi era quella con te sulla rivista?" gli chiesi secca. Lo stavo guardando dritto negli occhi e aspettavo una sua risposta.
"Anche questo era un modo per allontanare i paparazzi e per farti riavere un po' di privacy" mi rispose abbassando la testa in modo quasi colpevole.
"Mi sembrava di averti già detto che a me dei paparazzi non interessa niente quando sono con te" gli risposi. Continuavo a guardarlo e alzai un po' il volume della voce per fargli alzare la testa. E infatti funzionò.
"Me lo hanno suggerito i miei manager, scusami Jane veramente. Non c'è stato niente con quella ragazza te lo giuro" mi disse. Questa volta mi stava guardando dritto negli occhi ed era come se il suo sguardo mi supplicasse di credergli.
Rimasi in silenzio perché non avevo proprio idea di quale fosse la verità. Abbassai io la testa sta volta e cominciai a guardarmi le scarpe. Sentii Zayn fare un sospiro e avvicinarsi di qualche passo verso di me. Tenni la testa bassa e pensai seriamente se credergli oppure no.
"Senti Jane facciamo così" interruppe lui il silenzio e in quel momento rialzai la testa per guardarlo e ascoltarlo.
"Che ne dici se per farmi perdonare domani ti porto a cena in un bel posto che conosco?" mi chiese. Ora ero ancora più incasinata. Che cosa avrei dovuto rispondergli? Ancora non sapevo se credergli o no e lui se ne usciva fuori con questa proposta. Si avvicinò ancora di più a me e mi prese una mano accarezzandomela molto delicatamente.
"Non sarà come l'ultima volta te lo prometto" mi disse e questa volta mi sembrava sincero perché lo disse quasi in un sussurro.
"Non lo so Zayn devo pensarci" gli risposi molto in fretta. I dieci minuti erano passati da molto ed ero preoccupata che Stuart non mi trovasse alla mia postazione a lavorare.
"Ti prego Jane dammi questa possibilità" mi fermò lui supplicandomi ancora una volta. Lo guardai negli occhi ed era molto difficile per me dirgli di no. Solo a stare a così pochi centimetri da lui mi toglieva il fiato ma non potevo perdonarlo dopo non essersi fatto sentire per così tanto tempo e per essere uscito con quella tipa.
"Va bene ci vediamo domani Zayn" gli dissi rapidamente cercando di scansarmi per tornare al lavoro. Ma ancora una volta la sua mano mi bloccò.
"Ah Jane, posso rimanere a guardarti questa sera? Se non ti dispiace ovviamente..." mi chiese Zayn con uno sguardo da cucciolo. A quella richiesta arrossii perché dall'ultima volta che mi aveva vista ero molto migliorata.
"Va bene a più tardi" gli dissi con un piccolo sorriso. Ero veramente tanto rossa e cercai di non farmi vedere da lui. Mi diede infine un bacio sulla fronte e tornammo di là.
Mi guardò per tutta la sera e sembrava molto più concentrato dell'ultima volta. Ero contenta perché almeno sapevo che i miei turni servivano a qualcosa. Sembrava davvero compiaciuto di quello che vedeva e ne ero molto felice ma allo stesso tempo anche un po' imbarazzata. La serata finii in fretta e quando terminai di lavorare Zayn venne a chiedermi scusa per la millesima volta e mi salutò.
"Eri bellissima su quel palco" mi sussurrò in un orecchio prima di andarsene con le sue guardie del corpo. Arrossii anche a quella affermazione perché lo aveva detto in modo veramente molto sensuale.
Quando mi ripresi tornai a casa anche io e pensai in quale posto mi avrebbe portata Zayn di così tanto speciale. Una parte di me lo avrebbe perdonato all'instante ma una altra parte di me era ancora titubante. Mi addormentai velocemente ma dopotutto ero contenta di come era andata con Zayn.
***
Il giorno dopo quando (dopo quasi 30 minuti di strada) arrivammo nel bel mezzo del bosco ad una capanna abbandonata, pensai che mi stesse prendendo in giro. Scendemmo e ci dirigemmo verso la porta d'ingresso. Mentre Zayn apriva rimasi senza parole nel vedere il meraviglioso panorama che avevo davanti. Non pensavo che a Los Angeles ci fossero posti così belli. La piccola casetta si affacciava su un enorme precipizio e le rocce erano grandi e appuntite ma sotto di esse si estendevano una marea di pini e di cespugli. La natura era ovunque e mi lasciava senza fiato quella visione.
"Ti piace?" mi chiese Zayn. Mentre ero girata a guardare quello spettacolo lui aveva aperto la porta e mi stava aspettando. Così mi diressi verso di lui.
"Si molto" gli risposi con un timido sorriso ed entrai all'interno della casetta.
"Wow" quelle parole uscirono involontariamente dalle mie labbra vedendo quello che avevo davanti. Sotto la finestra c'era un piccolo tavolo da due persone e dall'altra parte della stanza c'era un letto singolo un po' messo male. Mi sforzai di non pensare male e notai che l'intero spazio era pieno di candele e che l'unica luce che c'era era quella della fiamma sulla cera. Era una cosa veramente dolce e romantica e non me lo sarei mai aspettato da lui.
"Speravo che ti piacesse" mi disse Zayn guardandomi con un lieve sorriso. Se tutto questo era veramente tutto lavoro suo aveva un bel potenziale. Mi avvicinai alla finestra per guardare fuori e notai che sul tavolo era già tutto pronto: la tovaglia rossa a quadri, due bicchieri , due forchette e un paio di tovaglioli di carta.
"Non ci credo..." dissi più a me stessa che a lui. Mi aveva veramente lasciato a bocca aperta e chissà cos'altro aveva preparato per la serata.
"Accomodati" mi disse Zayn spostandomi la sedia per farmi sedere. Come un vero e proprio gentiluomo. Penso che avesse veramente intenzione di farsi perdonare.
"Ho comprato del pollo allo spiedo perché non so cucinare" mi disse ad un tratto. Aveva una faccia da cucciolo indifeso e mi dispiaceva perché non faceva differenza per me.
"Non ti preoccupare mi piace molto il pollo" gli risposi cercando di rassicurarlo con un sorriso e infatti lui ricambiò. Ci guardammo per qualche istante negli occhi e non potei fare a meno di notare quanto fosse bello quella sera.
La camicia sbottonata lasciava intravedere le ali sul suo petto e metteva in risalto tutti i suoi muscoli. Mi toglieva il fiato. Presi un profondo respiro e cercai di distrarmi perché a quanto pare la serata si stava facendo parecchio calda.
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SCUSATEMI ANCORA IL RITARDO MA SCRIVERE QUESTO CAPITOLO È STATO UN PARTO! WATTPAD NON MI AIUTAVA. MA ALLA FINE CI SONO RIUSCITA 😁 SPERO VI PIACCIA E FATEMI SAPERE COSA NE PENSATE! ALLA PROSSIMA BYE 🍗🍗🍗🍗
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HOOREY HENRY
FanfictionJane Stevens è una semplice ragazza di 19 anni. Capelli castani, occhi scuri e una carnagione chiara. Dall' Italia arriverà nella grandissima Los Angeles alla ricerca disperata di un lavoro e di una vita migliore. La spogliarellista per lei sarà un...