CAPITOLO 9

61 4 0
                                    

È la prima volta che passò la giornata a casa da sola da quando mi sono trasferita qui a Los Angeles. Mi sarei aspettata di passare la giornata con Zayn e di parlare con lui di quello che era successo il giorno prima. Ma purtroppo le cose andarono così e io mi rassegnai.
Appena finii di mettere in ordine tutti i miei vestiti e il disordine che c'era in camera mia ricevetti una chiamata inaspettata.
"Pronto?" risposi cautamente non riconoscendo il numero
"Jane tesoro! Ho visto sul giornale! Ma che combini con quel ragazzo eh?!" mi chiese mia zia Betta senza giri di parole. Andava dritta al punto.
"Zia Betta! Ma no tranquilla non è successo nulla! Siamo solo usciti una volta a cena tutto qui. Sono i giornalisti che ingigantiscono tutto" risposi cercando di calmarla e sperando che avrebbe chiuso lì l'interrogatorio. Ma mi sbagliavo.
"Tesoro guarda che quello è un ragazzo molto famoso. Devi andarci piano. E poi scusa come hai fatto a conoscerlo?" mi chiese. Mi venne un colpo al cuore. E ora che cosa avrei dovuto risponderle? Rimandi zitta e immobile.
"Sul giornale c'è anche scritto che ha dormito con te! Jane santo cielo non fare stronzate perfavore!" continuò mia zia vedendo che non le rispondevo. Non capivo perché se ne preoccupava così tanto, mi ha sempre lasciata libera di fare quello che volevo e ora cercava di fare la brava zia? Bah.
"Zia stai tranquilla è tutto sotto controllo e non credere ai giornali. Ora scusami ma devo veramente scappare" gli dissi per chiudere la conversazione. Speravo veramente che mi lasciasse in pace.
"Va bene ciao cara" rispose e riattaccò il telefono. Appena chiusi la chiamata tirai un enorme sospiro di sollievo e tornai tranquillamente a fare le mie cose. Siccome non riuscivo ad uscire di casa nemmeno per fare la spesa o altro, decisi di prendermi una giornata di riposo e di guardarmi un po' di Tv. Qui era tutto diverso dall'Italia e anche i programmi televisivi erano completamente diversi.
***
Era passata ormai una settimana e di Zayn non ce ne era più traccia. Non mi aveva cercata. Non mi aveva mandato un messaggio. Non mi era venuto a trovare al lavoro. Niente di niente. Era strano ma me lo sarei dovuto immaginare. Pieno di lavoro e di soldi poteva avere tutte le donne che voleva. Invece aveva scelto me.
Per fortuna che non ci avevo fatto niente con lui e che era scappato solo qualche bacio e qualche coccola. Ci ero rimasta davvero male perché mi aspettavo veramente tanto una sua telefonata, un suo messaggio o qualsiasi altra cosa. Ma nulla.
In quei giorni ero riuscita ad andare al lavoro di nascosto e non far parlare troppo di me. Evidentemente anche i paparazzi avranno pensato che sia stata solo una cosa occasionale e piano piano stavano scomparendo da sotto il mio appartamento. La mia vita stava tornando normale come lo era all'inizio e quando mi trasferii qui.
Quando tornai al lavoro Stuart non mi fece tante storie e capì anche lui che era stata solo una cosa passeggera con Zayn. Infatti si congratulò con me e mi aumentò lo stipendio di qualche dollaro per premiarmi.

Ero al lavoro come al solito e stavo facendo il mio turno. La serata stava passando tranquillamente e normalmente come tutte le sere anche se ero particolarmente stanca. Ad un certo punto Stuart mi raggiunse di corsa, sembrava piuttosto nervoso. Mi trascinò nello stanzino dietro al palco e mi fece vedere il giornale odierno.
C'era una foto di Zayn a braccetto con un'altra ragazza che non conoscevo.
Mi si fermò il cuore a quella visione e non potei fare altro che rimanere in silenzio.
"Cos'è questa storia?" Mi chiese Stuart interrompendo il silenzio che avevo creato.
"Ehm...io non lo so" risposi balbettando. Insomma che avrei dovuto dire? Non ero mica la sua fidanzata. Zayn aveva il diritto di uscire con chi voleva.
Che si fosse comportato di merda,però, non c'erano dubbi.
"Jane questo ragazzo è il tuo migliore cliente! Ed è anche il più importante di tutto il locale! Perché vuoi fartelo sfuggire così?" Mi chiese nuovamente Stuart.
"Sinceramente non si è comportato molto bene con me quindi credo che abbia il diritto di uscire con chi vuole" risposi sinceramente.
Sentii Stuart sospirare rumorosamente e ad un certo punto guardare l'orologio che aveva al polso.
"Adesso devi continuare il tuo turno ne riparleremo " concluse lui , congedandomi velocemente.
A grandi falcate raggiunsi il mio palchetto dove continuai il mio lavoro per il resto della serata.
Quando tornai a casa quella sera ripensai a quella faccenda. Di Zayn e della ragazza misteriosa. Come aveva potuto trattarmi così? Voglio dire avrebbe potuto almeno chiamarmi per dirmelo o anche mandarmi un messaggio. Non aveva fatto niente di tutto questo. Non si era fatto sentire per una settimana e subito dopo mi trovo una foto del genere sulle prime pagine di tutti i giornali.
Inutile dire che ero veramente triste e depressa per quello che era successo. Quella notte non chiusi occhio, così il giorno seguente mi toccò andare al lavoro come uno zombie.

Come da routine stavo ballando sul mio palchetto quando dopo qualche ora, nel pieno della notte, le porte si spalancarono e ritrovai Zayn sulla soglia. Questa volta era da solo, stranamente.
Appena mi vide iniziò a camminare a passo svelto verso di me. L'ansia crebbe dentro di me a dismisura. Che cosa voleva adesso? Lo avrei mandato semplice a fanculo. O forse gli avrei potuto dare un'altra ciance. Non sapevo neanche io che cosa volevo fare con lui. Ormai era uscito con un'altra. Che cosa voleva ancora da me?
"Dobbiamo parlare " mi disse Zayn sbloccandomi dai miei pensieri. Non avevo più tempo per pensare a che cosa fare o come rispondergli quindi decisi di improvvisare.
"Sto lavorando Zayn " risposi fredda senza neanche degnarlo di uno sguardo. Doveva pur capire di essersi comportato di merda.
"Jane per favore solo 10 minuti " insisté lui.
" Zayn ti ho detto che non posso sto lavorando " risposi anche io. Doveva lasciarmi in pace.
Zayn sospirò abbassando leggermente la testa verso il pavimento.
" Per favore " disse nuovamente. Questa volta lo guardai dritto negli occhi e capii che forse voleva veramente scusarsi o spiegarmi qualcosa.
" Va bene ma solo dieci minuti" risposi io. Decidendo di dargli un'ultima possibilità.
Scesi, così, dal palco e ci avviammo in una delle stanzine appartate del locale.
_______
SCUSATE IL MIO ENORMEMENTE RITARDO MA PURTROPPO NON È UN BEL PERIODO TRA SCUOLA ECC. 😢
QUESTO È IL NUOVO CAPITOLO E SPERO CHE VI PIACCIA! 😁 FATEMI SAPERE COSA NE PENSATE E ALLA PROSSIMA 💘

HOOREY HENRYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora