"Jason mi ha detto che se voglio veramente avere una storia seria con te devo essere sincero con tutti. Io e te dobbiamo uscire allo scoperto" mi disse Zayn tutto d'un fiato.
A quella affermazione un mare di emozioni si scatenarono dentro di me. Gioia, paura, rabbia, gelosia, eccitazione e felicità esplosero dentro di me. Ma davanti a lui rimasi fredda e impassibile. Non gli risposi neanche, lo guardai fisso negli occhi senza battere ciglio.
"Ehi piccola hai capito?" mi chiese lui distogliendomi dai miei pensieri. A quel punto mi sbloccai e mi avvicinai maggiormente a lui e lo abbracciai. Il sole stava calando e cominciavo ad avere freddo in quella piscina, ma con le sue forti braccia a riscaldarmi e a proteggermi non sembrava poi così freddo.
"Per me va bene Zayn basta che questo non comprometta la nostra relazione in qualche modo" risposi finalmente.
"Jane te l'ho già detto una volta. Niente e nessuno si metterà tra noi due" mi rispose lui tenendomi ancora più stretta al suo petto tatuato.
Rimanemmo così per qualche minuto ancora fino a quando decidemmo di uscire e di asciugarsi. Quella sera mi fu difficile prendere sonno. Continuavo a ripensare alla cosa che mi aveva detto Zayn. Questo avrebbe significato paparazzi, giornali, zero privacy e gli occhi di tutti addosso. Avevo troppa paura di non esserne all'altezza e soprattutto di non essere all'altezza per lui.
Il mattino dopo il sole era già alto nel cielo e mi accorsi che il posto accanto al mio era vuoto. Sentii l'acqua della doccia e capii che Zayn non era andato via. Un sospiro di sollievo lasciò involontariamente le mie labbra. Non mi piaceva per niente rimanere a casa da sola aspettando il suo ritorno la sera. Volevo averlo tutto per me per tutto il giorno. Ma capivo anche che per un cantante così famoso e così impegnato era un po' difficile soddisfare tutti i miei desideri.
Mentre pensavo a tutto questo uno Zayn tutto bagnato, a torso nudo e con solamente una asciugamano in vita comparve sulla soglia della camera. I miei pensieri si interruppero all'istante dando spazio ad altri poco casti e i miei occhi lo squadrarono da capo a piedi. Quando lo guardai in faccia Zayn mi sorrideva compiaciuto. All'improvviso una goccia d'acqua si staccò dai suoi capelli e scese giù fino al collo e al petto attraversando le due ali tatuate di Zayn. La seguii con gli occhi fino a quando corse ancora più giù fino a finire nella "V" che si intravedeva sotto alla asciugamano. Ingoiai rumorosamente la mia saliva per evitare che mi cadesse dalla bocca dopo quella visione.
"Ti piace quello che vedi?" mi chiese subito lui. I miei occhi erano peggio di due calamite non riuscivano a staccarsi un attimo dal suo corpo stupendo.
"Ehm no....voglio dire si..cioè.." cominciai a balbettare come un neonato e non riuscivo più a fermarmi. Ero ridicola. Una figura di merda più grande di questa non potevo farla.
Zayn rise rumorosamente alla mia reazione e io arrossii come mio solito. Poi si avvicinò a me e dolcemente mi lasciò un bacio sulle labbra. Durò qualche minuto fino a quando lui non mi prese il labbro inferiore tra i denti e lo tirò delicatamente verso di lui. Un piccolo gemito scappò dalle mie labbra ormai torturate dalle sue. Quando si staccò da me mi guardò con uno sguardo talmente sensuale e eccitante che avrei potuto morire lì in quell'istante.
"Dai principessa preparati che dobbiamo andare!" disse lui all'improvviso lasciandomi incuriosita.
"Dove andiamo?" chiesi titubante.
"Vieni con me in studio, ti faccio sentire un paio di pezzi. Non vorrai restare da sola in casa anche oggi?" mi disse lui scherzando. E ringraziai il cielo di avermi fatto incontrare quel ragazzo. Riusciva anche a leggermi nella mente. No non avevo proprio nessuna intenzione di restare a casa ad aspettarlo. Volevo stare con lui. Così tutta felice mi alzai subito e mi diressi verso il bagno per prepararmi quando una mano mi prese il polso bloccandomi e girandomi.
Mi ritrovai petto a petto con Zayn e sussultai per la velocità della cosa. Le nostre labbra erano talmente vicine che potevo già sentire il loro sapore. I nostri volti erano così vicini l'uno all'altro che potevo sentire il suo respiro su di me.
Zayn mi spinse ancora di più verso il muro fino a bloccarmi e le sue mani scesero fino alle mie cosce per poi sollevarmi. Quasi automaticamente avvolsi le gambe attorno al suo bacino e le mie mani si posarono sul suo petto ancora leggermente bagnato. Stavo cominciando ad avere caldo. Il moro si avvicinò ancora di più a me e cominciò a baciarmi il collo con voracità. Alzai la testa per permettergli di continuare e socchiusi gli occhi per il piacere. Lui arrivò fino al mio orecchio.
"Dovremo finire quello che abbiamo cominciato prima sai?" mi sussurrò sensualmente. Sapendo che si riferiva al sensuale bacio che avevamo avuto un attimo fa immaginai in che modo volesse continuare e sorrisi lievemente.
"Per me va benissimo" ammisi con gli occhi ancora chiusi per godermi ogni attimo di quel momento.
Lo studio di Zayn era abbastanza grande e pieno di un sacco di cose che non avevo idea a cosa servissero. C'erano poche luci e lo studio era leggermente al buio ma a me andava bene così. Ciò che notai immediatamente invece era la presenza di alcune ragazze giovani e di altri uomini che probabilmente lavoravano lì. Non ci feci troppo caso ma la cosa mi dava evidentemente troppo fastidio.
Entrammo in uno studio più piccolo e ci sedemmo. Mi guardai attorno e quando Zayn chiuse la porta finalmente parlai.
"La compagnia di certo non ti manca qui" dissi un po' socciata.
"Si ci lavorano parecchie persone. Ma io lavoro qui per conto mio quindi non ti preoccupare" mi disse lui sorridendomi.
Forse non aveva ben capito quanto grave fosse per me e quanto mi faceva male. Il solo pensiero che tutti i giorni venisse qui da solo con tutte queste tipe mi dava fastidio. La gelosia per me era un problema molto grosso ma non volendo rovinare quel momento per lui così importante decisi di rimandare la conversazione a quando sarebbe diventata più grave la cosa.
Durante la giornata Zayn mi fece ascoltare parecchie delle basi e dei pezzi che aveva composto lui stesso e osservandolo notai un sorriso così sincero che non vedevo da tempo quando era nella band. In quel momento capii che solo allora stava facendo ciò che gli piaceva veramente. Vederlo così sorridente mi spinse a baciarlo e mi risollevò di morale. Ciò che davvero importava era solo la sua felicità.
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Mi devo veramente scusare tantissimo per l'enorme ritardo ma purtroppo ho avuto dei problemi e con le feste di mezzo non sono riuscita proprio a trovare il tempo per scrivere! vi chiedo enormemente scusa e appena potrò aggiornerò di nuovo! intanto godetevi questo capitolo e ditemi cosa ne pensate! :) Alla prossima!
ps: scusate eventuali errori!
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HOOREY HENRY
FanfictionJane Stevens è una semplice ragazza di 19 anni. Capelli castani, occhi scuri e una carnagione chiara. Dall' Italia arriverà nella grandissima Los Angeles alla ricerca disperata di un lavoro e di una vita migliore. La spogliarellista per lei sarà un...