Capitolo 1

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(Vi annuncio che è una storia mia, però alcuni fatti lì ho letti da altre storie, e lì ho aggiunti. Ma ripeto, è una mia idea, non è copiata!)

Narra Lali:

Sento la sveglia suonare. Un nuovo giorno è iniziato. Mi alzo dal letto e vado in bagno a farmi una doccia. Uscita, mi preparo. Scendo a fare colazione. Mia madre mi scruta, ed io incrocio le dita. Lei mi fa un accenno di un sorriso severo e mi dice -Va bene!- Forse lo dice solo perché non c'è tempo per cambiarmi, ma va bene così. Prendo un tost ed inizio a spalmarci su un po' di cioccolata. Ma lei mi guarda male. "La dieta!" Mi ricordo. Prendo una mela ed esco. Prendo le chiavi della mia nuova macchina e sorrido. Entro nella mia macchina e passo a prendere la mia migliore amica, è di strada, quindi non devo fare svolte. Lei è già pronta d'avanti casa. Entra e mi dice -è un'auto stupenda!- E mi da un bacio sulla guancia per salutarmi -Mi sei mancata!- Aggiunge in seguito, io le sorrido e le dico -Anche tu Cande!- Accendo il motore e parto alla volta della mia scuola. La Hig School Differents. è una scuola aperta a tutti.

Entro nel parcheggio. E per sbaglio finisco per graffiare una moto. Il proprietario mi guarda male, ed il sangue mi si gela nelle vene. Cande è immobile accanto a me, e sussurra -Sei nei guai amica!- Ha ragione. Peter Lanzani mi guarda più che furioso, con la faccia rossa, e non mi stupirei se il fumo dovesse uscirgli dalle orecchie. Si avvicina, e mi apre la portiera dell'auto, ma non per cordialità, oltre. Mi fa uscire, ed io mi ritrovo d'avanti a lui. Mi sento un moscerino in sua presenza, non che sia molto alta. Però vicino a lui, infuriato, mi sento ancora più piccola. Mi guarda imbestialito e mi urla contro -Ma sei impazzita!?- Sono spaventata. E Cande non è di nessuno aiuto. è lì a guardare la scena spaventata, senza poter far nulla. "Quanto ti servono gli amici nel momento del bisogno" Penso. Guardo Peter e dico -Scusami P...- Lui mi interrompe. -Mi hai quasi investito!- Mi fa notare ancora più infuriato. So che ha ragione. -Ma chi diamine ti ha dato la patente?- Mi chiede urlando. Lo guardo male, e lo affronto, non so da dove ho preso coraggio -Ho preso la patente perché me la meritavo!- Lui mi guarda con un ghigno sulla faccia, e scuote la testa, mi lascia, ed io torno a respirare. -Come no, sicuramente il tuo papino ha pagato il tipo e ti ha messo cento- Dice allontanandosi. Io lo guardo male. Dopo che non si vede più, Cande mi si avvicina e mi chiede -Da dove diamine hai preso tutto quel coraggio?- Io la guardo, alzo le spalle e gli dico -Grazie per il tuo supporto Cande- Prendo la borsa e mi dirigo all'entrata. Lei mi segue e mi dice -Sai quanta paura mi fa- Io la guardo male e le faccio notare -Anche a me, però lo ho affrontato- Lei fa cenno di si con la testa. All'entrata incrociamo Peter e la sua banda, lui mi guarda e mi dice -Bel fondo schiena Esposito- Io lo ignoro ed entro, Cande dietro di me, che tratteneva il fiato. Ecco come inizia il mio primo giorno di scuola. "Devo ammettere che promette veramente bene" penso ironica, avviandomi al mio armadietto, seguita sempre da Cande. Sono stanca che Peter e la sua banda comandino la scuola, sono stanca di avere paura, di mia madre e di quel tipo, ma questo "momento di coraggio" so che non durerà abbastanza per affrontarlo nuovamente o affrontare mia madre. Quindi penso solo a prendere i libri per la prima lezione...chimica.


My Milagro LaliterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora