Narra Peter:
Guardo Nico avvicinarsi, si toglie il cappuccio della felpa e mostra l'occhio violaceo, ed il labbro con un filo di sangue. Lo guardo interdetto. -Nico, ma che diamine ti è successo?- Lui sorride, come se fosse un bene che fosse stato picchiato a sangue. Sospira e dice -Nulla, mi sono fatto una tipa, però il fidanzato lo ha scoperto, era uno del Nord, ed insieme alla sua banda mi hanno ridotto così- Lo guardo male, sapeva che non doveva mettersi contro quelli del Nord, però ciò che gli dicevo, gli entrava da un orecchio e gli usciva dall'altro. -Nicolas, esci subito fuori!- Disse la voce di Theo Smit, guardai male il mio amico, e mi alzai dalla sedia. Mi avviai alla porta ed uscii. Mi tirai sopra le maniche della maglietta, e mi avvicinai a Theo, lui sorrise ai suoi amici, e tutto ciò che ricordo è il vuoto.Narra Lali:
Alle 8 di Domenica mattina, chi diamine può chiamarmi? Sospiro, allungo una mano e prendo il telefonino, me lo porto sotto le coperte e rispondo -Pronto?- La voce assonnata, e roca. -Pronto, Lali? Mi faresti un gran favore?- Alzai un sopracciglio. Rocio che mi chiedeva un favore?Guardai la casetta, piccola e tutta bianca, con qualche macchia nera e grigia, una di quelle case vecchiette. Vado alla porta e busso, ma mi accorgo immediatamente che la porta è aperta. Entro. -Sono qui- Dico, entrando in salotto. Chiudo la porta alle mie spalle. -Oh, finalmente!- Dice Rocio, uscendo da una camera ed abbracciandomi. Io mi irrigidisco. -Buon giorno Rochi- Le dico, non sapendo cosa dire. Lei si stacca e mi sorride, poi mi prende per un braccio e mi conduce nella stanza da cui era appena uscita. Appena entro in quella stanza, sento il forte odore di sangue, e di chiuso. Ed era tutto chiuso, e tutto al buio. Guardo il letto, dov'era steso Peter, pieno di lividi e ricoperto di sangue. -Ma che ti è saltato in mente?- Lo rimprovera lei. Lui fa un piccolo sorriso, penso che gli faccia male la faccia. Lo guardo e mi siedo sul letto, prendo la scatolina del pronto soccorso. Prendo un po' di ovatta e la bagno col disinfettante, poi la passo sulle ferite più in vista. Lui si lamenta un po' per il dolore. -Allora, vuoi spiegare?- Gli chiedo, con gentilezza, che poi non so da dove mi è uscita, ne perché sia io quella che lo sta curando. Lui mi guarda -Grazie Lali, ma non dovresti- Io faccio cenno di no con la testa, e gli premo l'ovatta su un brutto livido. Lui mi guarda, sospira ed allontana la mia mano, poi mi dice -Avevano picchiato Nico, e lo volevano pestare ancora, quindi mi sono messo in mezzo- Lo guardo male, lui mi sorride, e solo in quel momento noto che ha i denti tutti sporchi di sangue. -Be dovresti pensare a te- Gli dico. Lui fa cenno di no con la testa, alza la mano, e mi scosta una ciocca di capelli da davanti agli occhi. Poi mi dice -Scusami Lali, ma tu mi hai detto di pensare a me e questo mi rende felice- Mi attira a se e mi da un bacio dolce sulle labbra. Sento un sapore di ferro, differente dall'altra volta, ma che mi piace lo stesso, un bacio, uno di quelli di Peter, stupendi...
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My Milagro Laliter
FanfictionPer loro due il ballo è tutto. In due modi completamente diversi. Per Lali il ballo classico, e per Peter il ballo di strada. Tutti e due vanno nella stessa scuola, però non si sono nemmeno mai guardati. Lei bella, ricca, vive per il ballo...Lui il...